Yandex viene definito la Google della Russia, con tanto di motore di ricerca e "suo smartphone Pixel" - lo Yandex Phone: forse è un paragone azzardato, tuttavia è anche vero che proprio Yandex offre sul territorio gran parte di quei servizi a cui noi accediamo tramite Google, ricerca in primis. Ebbene, in tempi di guerra non poteva non essere coinvolta anche lei, accusata di avere accesso ai dati personali degli utenti (localizzazione soprattutto) per condividerli con il Cremlino.
IL CODICE NEL SOFTWARE E MILIONI DI UTENTI COINVOLTI
In pratica, Yandex avrebbe inserito del codice "malevolo" all'interno del software development kit AppMetrica che viene fornito agli sviluppatori di app destinate a iOS e Android - si parla di circa 52.000 app con centinaia di milioni di persone coinvolte. Gli utenti si troverebbero così nelle mani smartphone e tablet con applicazioni controllate, che continuamente inviano metadati ai server dell'azienda. E la preoccupazione è proprio questa, ovvero che le informazioni personali possano essere consegnate al governo russo per controllare la popolazione ed eventualmente identificare dissidenti e ricercati.
La società di Mosca - ma di proprietà a maggioranza americana e operante in tutto il mondo - ha riconosciuto che il suo software raccoglie dati sul dispositivo, la rete e l'indirizzo IP, ma si tratterebbe di informazioni "non personali e molto limitate":
Anche se è teoricamente possibile, nella pratica è estremamente difficile identificare gli utenti unicamente sulla base di questa tipologia di informazioni raccolte. Yandex non può assolutamente farlo.
SERVER RUSSI E ACCUSE A APPLE E GOOGLE
La "buona fede" dell'azienda - che ha sempre cercato di mantenere una posizione neutra a livello politico - potrebbe tuttavia trovare un ostacolo nel momento in cui i dati raccolti raggiungono i server russi: a questo punto del processo, infatti, il governo potrebbe obbligare la stessa Yandex a condividere le informazioni, volenti o nolenti. Stando poi ad alcuni esperti informatici, la tipologia di dati raccolti tramite l'SDK senza diretta autorizzazione consentirebbe l'identificazione dei singoli utenti, a differenza di quanto espresso dalla società.
Il capogruppo della commissione finanza del Senato americano Ron Wyden - nonché una delle prime firme della regolamentazione del web negli USA - punta il dito contro Google ed Apple, che giustificano i loro monopolistici app store in nome della sicurezza. "Finché sugli store ci sono app sviluppate con l'SDK della russa Yandex la sicurezza dei consumatori che tanto sbandierano è un'illusione", dice.
Tra le app che hanno rinunciato all'SDK di Yandex c'è Opera, ma contestualmente ce ne sono centinaia di nuove che sono state introdotte sugli store. Una di queste si chiama Call Ukraine, app sviluppata ufficialmente per consentire alle persone di restare in contatto (gratis) con i propri cari rimasti nel Paese martoriato dalla guerra. Attenzione, però: una rapida analisi fa emergere come l'app sia in grado di raccogliere tutti i dati possibili dell'utente, inclusi i suoi contatti. Curioso - ma non troppo - che la mail per il supporto abbia dominio .ru...