Lo sapevate che all'interno della navicella spaziale Orion c'è un iPad? E che è possibile inviare un messaggio che una telecamera riprenderà per condividerlo con tutto il mondo? Un fatto apparentemente curioso, ma la presenza del tablet Apple nello spazio è prevista dalla missione Artemis I in qualità di componente del payload dimostrativo Callisto realizzato da Cisco, Lockhead Martin e Amazon.
E vista la partecipazione di quest'ultima, non è difficile credere che lassù ci sia anche Alexa, che per una volta ha scalzato Siri in qualità di assistente virtuale del tablet. La sua presenza è importante in quanto l'obiettivo del test è proprio quello di verificare l'eventuale apporto che può dare all'interno della navicella, non tanto in Artemis I - priva di equipaggio - quanto in Artemis III, missione che porterà nuovamente l'essere umano sulla Luna.
TELEMETRIA E NON SOLO
L'iPad che ospita Alexa è integrato all'interno di un hardware progettato appositamente da Lockheed Martin per resistere a urti, vibrazioni e radiazioni. Come preannunciato da Amazon al CES di Las Vegas dello scorso gennaio, nelle missioni future l'assistente potrà fornire informazioni tecniche agli astronauti, così come fare loro compagnia: insomma, sarà in grado di comunicare dati di telemetria, così come di rivelare il risultato finale di un match sportivo appena concluso sul nostro pianeta.
Callisto dimostrerà come la tecnologia vocale, l'IA e le videoconferenze tramite tablet possano aiutare a migliorare l'efficienza e la consapevolezza per coloro che sono a bordo del veicolo spaziale, fornendo accesso alle informazioni sulla missione in tempo reale e una connessione virtuale con le persone e le informazioni sulla Terra. Il suo obiettivo è esplorare come queste tecnologie commerciali possano supportare gli astronauti nelle future missioni nello spazio profondo verso la Luna e oltre.
Se volete provare a inviare un messaggio nello spazio, date un'occhiata a questo LINK. Potreste anche non essere selezionati, ma tentar non nuoce. Il messaggio deve avere un massimo di 120 caratteri e sarà sottoposto a moderazione. Poi sarà inviato a Orion tramite il Deep Space Network. Il messaggio può essere inviato anche tramite app Explore Orion.
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