Amazon Echo Buds 2: migliorate, ma c'è ancora margine | Video recensione

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Amazon Echo Buds 2: migliorate, ma c' ancora margine | Video recensione

13 Marzo 2022 0

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A quasi un anno dall'annuncio a livello globale, Amazon ha deciso di portare in Italia i propri Echo Buds di seconda generazione, cioè le cuffie true wireless caratterizzate dall'integrazione con Alexa.

Rispetto alla prima generazione, che in Italia non era mai arrivata - ma che noi avevamo recuperato negli Stati Uniti - promettono di migliorare sotto diversi aspetti basandosi sui feedback condivisi dagli utenti, a partire dalle dimensioni e dalla comodità per arrivare alla presenza della vetusta porta microUSB per la ricarica, senza dimenticare la qualità della riproduzione musicale.

Senz'altro dei miglioramenti ci sono stati, ma il prezzo di listino che le vede partire da 119 euro per la versione senza ricarica wireless rende loro difficile inserirsi in un segmento di mercato particolarmente competitivo, popolato da parecchie altre alternative molto valide. Ecco qui la recensione al netto di qualche giorno di utilizzo.

INDICE

DESIGN CONSERVATIVO, SENSAZIONE CHEAP

Se mi avessero chiesto di immaginare delle cuffiette true wireless a marchio Amazon me le sarei figurate proprio come queste Echo Buds 2, perché riprendono le finiture e la filosofia degli accessori Amazon Basics, che puntano al pragmatismo e non certo all'estetica. E infatti è questa la sensazione che si ha fin dalla custodia, realizzata in plastica nera dalla finitura opaca, non particolarmente premium, che però ha il vantaggio di essere meno prona ai graffi rispetto a una finitura lucida.

La forma non è delle più ergonomiche da infilare in tasca, sul fondo c'è il classico logo Amazon e sul retro, in maniera pratica ma non particolarmente elegante visto che è decentrata, la presa USB-C e il tastino per l'accoppiamento Bluetooth. La cerniera del coperchio dà la sensazione di essere un po' ballerina, e una volta sollevata mostra l'interno bicolore grigio scuro e nero dall'aspetto non particolarmente attuale.

Anche gli auricolari hanno un design conservativo, ma in compenso sono abbastanza leggeri (si parla di 5,7g) e comodi: li ho indossati per due / tre ore di fila senza riscontrare particolari fastidi, e questo anche perché hanno una dotazione di accessori dedicati a trovare il fit ideale.

Nella confezione realizzata con materiali provenienti da fonti sostenibili ci sono infatti, oltre ai gommini di quattro misure diverse, anche tre coppie di inserti con alette che si infilano sugli auricolari per migliorarne la tenuta durante l'attività fisica e l'isolamento dai rumori esterni; funzionano bene, come dimostra anche il test di indossabilità presente nell'app, e una volta trovata la combinazione giusta rimangono fissi al loro posto.

Per quanto riguarda le certificazioni c'è una IPX4 contro gli schizzi d'acqua che riguarda solo gli auricolari, quindi bene gli allenamenti sudati o sotto la pioggia, mentre ovviamente non è il caso di portarseli a fare un tuffo in piscina.

TUTTO RUOTA INTORNO ALL'APP DI ALEXA

La cosa particolare di queste Echo Buds è che, essendo associate ad Amazon, si gestiscono tramite l'app Alexa, compatibile sia con Android che iOS. Quindi per associarle bisogna aggiungerle come un qualsiasi altro dispositivo compatibile, cliccando sul + in alto a destra, proprio come si farebbe con una lampadina Hue o con un Echo Dot.

Una volta effettuato l'accoppiamento, nella Home della app Alexa compare una sezione dedicata alle cuffie con indicazioni sullo stato di carica, possibilità di attivare l'ANC o la modalità Ambientale, lanciare un allenamento e spegnere o accendere il microfono. Quest'ultima funzione è particolarmente curiosa: non l'ho mai vista su nessun altra cuffia, ed è il corrispettivo del pulsante fisico che permette di gestire il microfono sui vari dispositivi Echo per la casa.

Cliccando sulla rotellina delle impostazioni si accede al menù, la cui grafica potrebbe essere più chiara, dove si può attivare il risparmio energetico, il controllo del rumore ambientale, Alexa a mani libere (che permette di evocarla semplicemente con la voce), ma anche gestire i controlli touch disattivandoli o personalizzando la pressione prolungata. I controlli funzionano bene, sono molto reattivi, e l'impostazione di default prevede:

  • un tocco per pausa/riproduzione
  • due tocchi per il brano successivo o rispondere / chiudere le chiamate
  • tre tocchi per il brano precedente
  • una pressione prolungata per passare da modalità ANC a quella ambientale (in alternativa si può configurare per il volume o per altri assistenti vocali; peccato dover sacrificare il controllo del volume all'ANC).

L'app comprende anche un equalizzatore molto basico che permette di settare un'unica modalità per bassi, medi e alti, e c'è anche una funzionalità per trovare le cuffie geolocalizzandole oppure facendole suonare, che di solito è una funzionalità abbastanza premium.

Peccato manchi invece la connessione multipoint, che avrebbe permesso di collegare gli auricolari a due dispositivi contemporaneamente senza dover effettuare manualmente lo switch. Altro elemento che mi ha lasciata perplessa è la tendina che compare tra le notifiche dello smartphone per comunicare che è stato connesso un dispositivo compatibile con Alexa, e con la quale tuttavia non si può interagire in alcun modo.

Quindi, quali sono le differenze rispetto a un paio di auricolari che supportano Alexa, come ad esempio i Technics AZ60 che avevo sottomano? Non tantissime in realtà: la differenza principale è che la gestione degli Echo Buds tramite app Alexa permette di evocarla "a mani libere" e quindi semplicemente con la voce, permettendo un'interazione semplificata con tutto l'ecosistema Alexa; poi ci sono alcune particolarità come la modalità Workout che permette di iniziare un allenamento chiedendo conto ad Alexa di informazioni come il proprio ritmo o la distanza percorsa.

SUONO NELLA MEDIA, BENE L'ANC

L'audio in chiamata è soddisfacente, sia per chi usa le cuffie che per l'interlocutore dall'altra parte della cornetta: i tre microfoni presenti sugli auricolari catturano la voce in maniera efficace anche in situazioni mediamente rumorose, mentre la riproduzione musicale è nella media, senza infamia e senza lode.

Su Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd, che uso in genere per questi test, il driver dinamico da 5,7 mm restituisce uno scenario sonoro non particolarmente avvolgente ma equilibrato - e quest'ultima cosa è un pregio, perché non cade nel facile stratagemma di pompare i bassi come fanno molte cuffie di fascia bassa per restituire un’impressione di qualità - ma la resa generale, soprattutto dei medi e degli alti, è un po’ metallica. Insomma, bene per ascoltare musica on the go, ma ovviamente non si parla di HiFi, anche se la cancellazione del rumore attiva funziona bene e il volume massimo è di tutto rispetto.

A proposito di ANC, la cancellazione del rumore è di buona qualità, direi un 7/10 - dove il 10 sono le Galaxy Buds Pro che al momento rimangono un riferimento per l'ANC delle cuffiette true wireless - con particolare efficacia sulle frequenze basse e sui suoni continui come quello del treno o dell’aereo; risulta più lieve invece sui suoni da ufficio come ad esempio le voci. Presente anche una modalità trasparenza che è nella media.

DUE ALTERNATIVE PER LA RICARICA

L'autonomia dichiarata è di 5 ore di ascolto con ANC e Alexa a mani libere attiva, che diventano 15 ore in totale con la custodia di ricarica, o 6 ore e mezza di ascolto senza ANC e 19,5 ore con la custodia. Devo dire che secondo la mia esperienza questi dati sono leggermente sovrastimati, il che significa che l'autonomia non è tra le migliori sul mercato. Meglio avere sempre a portata di mano la custodia in cui riporre gli auricolari, perché almeno la ricarica è molto veloce: bastano 15 minuti per avere due ore di riproduzione musicale.

A proposito di ricarica, Amazon ha introdotto una curiosa doppia possibilità, vendendo due diversi tipi di Echo Buds che si differenziano per la modalità di ricarica: c'è una versione base con ricarica solo con USB-C al prezzo di 119 euro e una versione con supporto alla ricarica wireless a 139 euro che però non comprende la basetta; se non ne avete già una casa potete acquistarne una a parte realizzata appositamente da Anker e disponibile su Amazon.

PREZZO E CONCLUSIONI

In conclusione, le nuove Echo Buds di seconda generazione sono già in vendita su Amazon e sono disponibili in due colori, bianco o nero, come le protagoniste di questa recensione.

Ritengo che i prezzi di listino sopra riportati siano un po' alti rispetto alla qualità del servizio offerto, anche perché ci sono diverse alternative sul mercato che allo stesso prezzo se non meno vantano migliori performance e un design più curato, come ad esempio le Huawei Freebuds 4i (qui la recensione) al momento a 59 euro o le ottime Samsung Galaxy Buds 2 (recensione) a 94 euro restando sulle in-ear.

Quindi il consiglio è di acquistarle nel caso in cui arrivino a uno street price veramente vantaggioso, oppure nell'ambito di qualche offerta come quella di lancio, che permetteva di preordinarle a partire da 79 euro.

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