Android 13 Developer Preview 1: le novità nascoste e non documentate

2 years ago 267

Android 13 Developer Preview 1: le novit nascoste e non documentate

14 Febbraio 2022 0

Come da copione, con la diffusione della prima Developer Preview di Android 13 sono emerse diverse novità non documentate dal changelog ufficiale di Google. Prima di partire con il riassunto, è importante precisare che, dato il loro status, potrebbero o non potrebbero essere cancellate, posticipate o radicalmente modificate: vale comunque la pena tenerne traccia per capire come si muoverà lo sviluppo del sistema operativo.

  • "Hub Mode". Questa funzionalità è nascosta ed è stata scoperta da Mishaal Rahman di Esper.io. Per il momento abbiamo solo supposizioni e teorie, ma pare che si tratti di una funzionalità che permette di condividere le app tra più utenti - e quindi ha particolarmente senso su dispositivi come i tablet. Non è ben chiaro come funzionerà: a quanto pare ci sarà un'area dell'interfaccia in cui è possibile scegliere quali app saranno accessibili a tutti gli utenti. Inizialmente si ipotizzava che quest'area fosse, banalmente, il lock screen, e invece sembra più collegato in qualche modo al fatto che il dispositivo sia o meno collegato a una docking station.
    I punti interrogativi sono ancora molti. In qualche modo è stato possibile accedere a una parte dell'interfaccia in cui è possibile specificare un elenco di reti fidate, a cui il dispositivo deve essere connesso affinché questo "Hub Mode" funzioni. Potrebbe anche essere che in ultimo la funzionalità sarà disponibile solo a livello dei produttori che potranno implementarla come meglio credono nei loro dispositivi.


  • Cambio profilo più semplice. Come avviene nei più conosciuti sistemi operativi desktop, nella schermata di blocco sarà presente l'icona dell'utente attuale corredata da nome; un menu dropdown permetterà di scegliere eventuali altri account configurati sul dispositivo, oppure l'account ospite se abilitato. Anche in questo caso, si tratta chiaramente di una funzionalità rivolta più che altro a tablet e dispositivi condivisi. Come avevamo già osservato in precedenza, tra l'altro, la modalità ospite sarà più completa: gli utenti potranno specificare quali app rendere disponibili, decidere se permettere la ricezione di chiamate e molto altro ancora.


  • Privacy Dashboard più panoramica. Sarà introdotta una nuova visualizzazione che mostrerà lo storico dati degli ultimi sette giorni: l'implementazione attuale di Android 12 si ferma a 24 ore. Non è impossibile che, se Google deciderà di mantenerla, arriverà anche sui dispositivi basati su Android 12.
  • Più privacy nella clipboard. Onde evitare spiacevoli incidenti, Google sta implementando un algoritmo che cancelli automaticamente i contenuti copiati dopo un'ora.
  • Nuovo layout per i controlli multimediali. Pare che Google sia intenzionata a far sparire l'album art (o comunque l'immagine di anteprima) e che i pulsanti siano più piccoli, anche per fare posto a una seek bar completa per spostarsi agilmente tra una parte e l'altra del contenuto in riproduzione.


  • Sempre più Quick Settings. Sembra che Google stia lavorando anche a un toggle che permette di visualizzare gli eventuali processi in esecuzione, un po' come il Task Manager di Windows. Inoltre, una nuova API chiamata Quick Settings Placement permetterà agli sviluppatori di facilitare l'installazione di un toggle rapido personalizzato delle app di terze parti: in fase di installazione verrà mostrata una notifica che chiede all'utente se si vuole aggiungerlo o no.
  • Screen Saver più versatile. Non è ancora perfettamente chiaro, ma pare che Google stia lavorando all'implementazione delle "complicazioni". Chi usa smartwatch Wear OS sa che si possono aggiungere alla propria watchface e permettono di mostrare più dati e informazioni. Sostanzialmente dei widget, potremmo dire. Ricordiamo che gli screen saver non sono il lock screen: sono ciò che appare quando il dispositivo è collegato a una docking station, per esempio.
  • Più scelta per le notifiche. L'utente dovrà espressamente confermare se vuole attivare o no le notifiche all'installazione di una nuova app.
  • Audio Bluetooth LE. Potrebbe essere il primo sistema operativo a supportarlo.
  • Tap to Transfer. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa prima del lancio della Dev Preview: sembra una procedura per inviare a un ricevitore specifico i contenuti multimediali. Sembra che sfrutterà anche il protocollo UWB.
  • Lancio giochi più rapido. Google starebbe prevedendo la possibilità di attivare un "turbo" al processore proprio in fase di apertura di un videogioco, in modo da velocizzare il processo di caricamento.

VIDEO


Read Entire Article