Antifurto per auto: quale scegliere

10 months ago 191

Se siete soliti parcheggiare la vostra auto in strada, almeno una volta vi sarà capitato di provare una stretta allo stomaco al pensiero che forse non l'avreste ritrovata perché vi è stata rubata. 

Purtroppo i furti alle auto sono piuttosto frequenti (anzi, molto frequenti), ma potete minimizzare il rischio, o quantomeno rendere più difficile l'impresa ai ladri con un antifurto per auto: ma quale scegliere

Andiamo a scoprire le diverse tipologie, meccanico, elettronico o satellitare, ma non prima di ricordarvi di controllare il nostro elenco dei migliori siti dove trovare le assicurazioni online più economiche.

Indice

Perché usare un antifurto per auto

Forse ci si potrebbe chiedere perché usare un antifurto per la propria auto. La spiegazione sta nei numeri, in quanto l'Italia detiene il poco invidiabile primato europeo per il numero di furti di auto per 100.000 abitanti.

Stando ai dati della Polizia Stradale, nel 2022 sono state rubate ben 75.465 auto su un totale di oltre 123.000 mezzi rubati, e tra queste il 33% dei furti di SUV di ultima generazione avviene in appena 30 secondi. 

Questo significa che ogni ora in Italia vengono rubate 10 auto, e molte volte la procedura è estremamente rapida. Ecco perché, quantomeno per invogliare meno il malintenzionato, ci si può orientare su un antifurto. 

Certo, la vostra auto è dotata di serie probabilmente di un qualche tipo di protezione, come il bloccasterzo, l'immobilizer e i sistemi keyless di ingresso e avviamento, ma spesso e volentieri non risultano adeguati e anzi in alcuni casi rendono estremamente semplice al ladro il furto.  

Ma gli antifurto non sono tutti uguali. Se infatti un antifurto per definizione è un sistema atto a impedire il furto del veicolo, a disposizione abbiamo varie tipologie: andiamo a scoprirle, evidenziandone punti di forza e debolezze, per capire quale possa fare al caso nostro.

Antifurto per auto: quale scegliere

Ci sono infatti diverse tipologie di antifurto per auto, che fondamentalmente si dividono in tre categorie: meccanico, elettronico e satellitare. A questi poi si possono poi aggiungere tipi più particolari di antifurto, che afferiscono alla serie di antifurto elettronici, come il volumetrico e il blocco motore.

Gli antifurto meccanici sono quelli più semplici ed economici, in quanto bloccano il volante, i pedali o in alcuni casi le ruote, mentre quelli elettronici presentano diverse soluzioni, sempre più moderne, per arrivare a quelli satellitari di ultima generazione, che aumentano il livello di sicurezza e affidabilità.

Ogni modello ha i suoi pro e contro, oltre che costi, e ovviamente la scelta dipende da una serie di fattori, come il valore dell'auto e considerando anche la frequenza di furti nella zona in cui si abita (anche se ovviamente una volta che ci rubano l'auto tutte le statistiche non contano).

Meccanico

Gli antifurto meccanici sono le tipologie più tradizionali e vistose, ma la loro semplicità può essere un valore aggiunto, perché i loro punti di forza sono proprio l'affidabilità e il fatto di rendere comunque più lento il furto.

Inoltre essendo in genere molto ben visibili dall'esterno sono un adeguato deterrente, perché necessitando di più tempo per la rimozione possono far desistere un ladro che teme di essere colto in flagrante.  

Tra i diversi tipi di antifurto meccanici troviamo quelli che bloccano:

  • Il volante
  • Il cofano
  • I pedali
  • Il cambio
  • Le ruote

I punti di forza degli antifurto meccanici sono l'estrema semplicità di utilizzo e installazione, che può essere fatta in autonomia, il basso costo e il fatto di servire da deterrente.

Gli svantaggi sono invece che spesso e volentieri il malintenzionato non perde neanche tempo a cercare di tagliare il blocco, che spesso è in acciaio ad alta resistenza, ma attacca la serratura, che il più delle volte rappresenta l'anello debole. Su questo a volte le serrature codificate possono aiutare, ma non sempre.

Altri svantaggi sono insiti nel tipo di dispositivo. Per esempio i blocca pedali per auto con cambio manuale bloccano frizione e freno, ma un ladro potrebbe avviare il motore e cambiare marcia senza usare la frizione, e usare il freno manuale per frenare.

Il sito tedesco AutoBild ha stilato una classifica dei dispositivi di questo tipo più efficaci, oltre alla deterrenza (infatti sono sempre in colori molto vistosi) andando a valutare la resistenza della serratura e altre caratteristiche, e ha rilevato come i migliori siano quelli che bloccano il volante o contemporaneamente sterzo e pedaliera.

In alternativa c'è un altro tipo di antifurto, che si potrebbe definire meccanico anche se in realtà non lo è: la marchiatura dei finestrini e della targa. Un sistema come quello di IdentiCar consente di apporre un marchio indelebile su targa e finestrini con un codice che viene inserito nella banca dati delle Autorità di Pubblica Sicurezza.

La sua efficacia anche in questo caso è data dalla deterrenza, in quanto sostituire i cristalli in genere è costoso e poco conveniente, mentre lo svantaggio è che se si ruba un'auto per i pezzi di ricambio (la Fiat Panda è l'auto più rubata in Italia per questo motivo) al ladro potrebbe non interessare particolarmente.

Elettronico sonoro

Gli antifurto elettronici sono sistemi piuttosto variegati e versatili, a cui appartiene anche la soluzione ormai integrata in tutte le vetture, l'immobilizer, che vedremo nel capitolo dedicato

C'è anche però un'alternativa piuttosto usata che consente, tramite telecomando, di bloccare l'auto in diversi modi, ovvero tramite il circuito elettrico agendo sui fusibili per impedirne l'avviamento o interrompendo il flusso di elettricità per causare l'arresto del veicolo, oppure tramite il sistema idraulico. Al contempo molti di questi fanno suonare una sirena in modo da richiamare l'attenzione. 

Questo tipo di dispositivi variano molto per prezzo ed efficacia a seconda del modello, oltre al tipo di controlli che vanno a effettuare sulla vettura per identificare un'effrazione. 

I più efficaci sono quelli che prevedono l'utilizzo di sensori volumetrici, di movimento della vettura, l'ingresso nell'abitacolo o anche di sollevamento, e ne parleremo nel capitolo dedicato.

Qualunque sia il sistema di vostra scelta, l'antifurto elettronico presenta alcuni vantaggi, anche perché si può sommare all'eventuale immobilizer già presente sulla vettura per offrire una protezione migliore.

Prima di tutto, è molto semplice da azionare, perché in genere questo tipo di antifurto sono comandati da un radiocomando apposito, e in secondo luogo sono più sicuri degli antifurto meccanici in quanto offrono diversi livelli di protezione grazie ai vari modelli disponibili, a seconda di quanto si vuole spendere. 

Di contro, gli antifurto elettronici presentano alcuni svantaggi. Il più ovvio è il prezzo, più elevato di un antifurto meccanico, anche perché, e qui arriviamo al secondo svantaggio, non possono essere installati in autonomia ma è un lavoro che deve essere fatto da un tecnico qualificato

Questo perché andando a interagire con il sistema elettrico dell'auto non solo bisogna stare molto attenti a non mettere le mani nei punti sbagliati e fare qualche danno, ma è opportuno nascondere perfettamente i cavi in modo che un eventuale ladro non possa intervenire immediatamente e superare eventuali blocchi o interrompere il suono della sirena.

Questo significa che se un antifurto elettronico base con sirena costa anche meno di 100 euro, i modelli più performanti possono arrivare a costare anche 1.000 euro.

In ogni caso se un ladro sa dove guardare ci mette molto poco a disattivare questi sistemi, mentre altri svantaggi sono che il suono della sirena non è un gran deterrente, in quanto spesso e volentieri nessuno bada a questi suoni, e in secondo luogo la sirena può essere disattivata accedendo al cofano, dove in genere viene collocata. 

Satellitare, collegato al cellulare

L'altra categoria di antifurto sono quelli satellitari. Questi dispositivi rappresentano l'ultima evoluzione degli antifurto in quanto utilizzano il GPS per tracciare la propria vettura in tempo reale. 

Il concetto è poter sempre localizzare il veicolo e in caso di furto segnalare la posizione alle Autorità di Pubblica Sicurezza per il recupero. I sistemi più avanzati non solo sono dotati di funzionalità di geofencing e notifiche in tempo reale, via SMS o chiamata, ma vi mettono in comunicazione con una centrale operativa in grado di gestire l'emergenza.

Inoltre è anche possibile in alcuni casi bloccare il motore da remoto, direttamente da smartphone, mentre nei modelli più semplici la gestione avviene tramite una chiave apposita.

Questi antifurto sono dotati in genere di SIM e batteria autonoma, che anche con la centralina manomessa continua a inviare il segnale al proprietario. Ecco perché in alcuni casi le assicurazioni offrono sconti ai proprietari di auto che installano questi dispositivi e attivano la garanzia accessoria furto e incendio. 

C'è però il rovescio della medaglia. Nonostante la tecnologia messa in campo dagli antifurto satellitari, ci sono degli svantaggi. Il primo e più ovvio è il prezzo, dovuto anche al fatto che l'installazione deve essere fatta da un tecnico professionista. 

In genere i modelli più sicuri sono dotati di centralina in un punto dell'auto e antenne GPS sparse per il veicolo per impedirne la localizzazione, il che ovviamente fa lievitare il costo, che se parte da anche 100 euro per i modelli più semplici da installare in autonomia, per quelli più elaborati può arrivare anche a 2.000 euro.

 Inoltre spesso se si vuole il pacchetto completo con connessione alla centrale operativa bisogna pagare un abbonamento mensile

Altri svantaggi sono il fatto che i ladri più furbi hanno iniziato a utilizzare sistemi di disturbo del segnale, chiamati jammer, che impediscono alla centralina sull'auto di inviare comunicazioni anche in un raggio di 100 metri, il che ne vanifica l'utilizzo.

Un altro aspetto negativo è che, vista la necessità di dover nascondere le antenne GPS nell'auto, a volte la ricezione non è delle migliori, e in alcuni contesti, come tra gli edifici o in un garage, molto probabilmente non funzionerà. Infine questa soluzione presenta spesso dei falsi positivi, quindi non è raro che gli utenti ricevano messaggi o notifiche allarmanti da parte dell'allarme, magari nel pieno della notte, quando in realtà non è successo niente. 

C'è un'alternativa a questa soluzione: gli antifurto a onde radio, che invece di utilizzare il GPS utilizzano le onde radio ad alta frequenza per stabilire la posizione.

Il vantaggio di questo dispositivo è che le onde radio non solo sono più difficilmente schermabili con i jammer, ma anche meno sensibili al'ambiente circostante. Lo svantaggio è che per individuare la vettura c'è bisogno di un'apparecchiatura apposita, e non è una soluzione diffusa tra le forze dell'ordine.

Volumetrico

L'antifurto volumetrico è un tipo di antifurto elettronico che utilizza dei sensori all'interno dell'auto per identificare una variazione nel veicolo, come l'apertura delle portiere o la rottura di un vetro.

Questa soluzione può essere abbinata a una sirena, ma nei sistemi più completi anche a un blocco del motore, oltre alla sirena, il che ne aumenta l'efficacia.

L'attivazione può avvenire inserendo semplicemente la chiave nel blocchetto di avviamento, oppure tramite un radiocomando o anche un riconoscimento biometrico, e in alcuni casi si può regolare la sensibilità in modo da ridurre il rischio di falsi allarmi (come ad esempio un'auto che urta la nostra vettura durante un parcheggio).

Questi sistemi presentano evidenti vantaggi, in quanto offrono una protezione piuttosto completa del veicolo, soprattutto se abbinati ad altri tipi di antifurto come il perimetrico, di sollevamento o di movimento della vettura, ma ci sono anche diversi svantaggi. 

Il più notevole è il prezzo: questi dispositivi devono essere installati da un tecnico abilitato, e in secondo luogo, a seconda della sensibilità può essere un sistema soggetto a falsi positivi. Questo è soprattutto vero in caso di antifurto perimetrico, che può causare l'attivazione della sirena anche di notte in caso un'auto in fase di parcheggio urti la nostra macchina, un forte vento o altri fattori ambientali o anche che una persona si appoggi alla vettura. 

Blocco motore

Il blocco motore è un sistema che come abbiamo visto nel capitolo dedicato agli antifurto elettronici consente di bloccare il motore intervenendo sul sistema elettrico o idraulico dell'auto.

Il blocco può avvenire sia all'accensione che successivamente, e viene azionato tramite telecomando. 

In alternativa, quasi tutte le auto moderne sono dotate di immobilizer, un sistema che impedisce a chi vorrebbe rubarci la vettura di avviarla con una chiave diversa dalla nostra.

Il funzionamento è molto semplice, in quanto con questo tipo di antifurto l'autovettura non può essere avviata se non con una chiave specifica dotata di un codice elettronico associato all'antifurto e che non è possibile decodificare.

Questo sistema può variare a seconda del modello, ma in generale sfrutta l'accoppiamento induttivo della chiave con il blocchetto di accensione. La chiave è infatti dotata di un trasponder, ovvero un chip che trasmette un messaggio in risposta a un segnale, che contiene un codice elettronico.

Quando inseriamo la chiave nel blocchetto (o in caso di sistema keyless si accoppia all'auto), l'antenna della chiave trasmette il codice all'antenna del blocchetto, la quale lo invia alla centralina di iniezione del carburante dell'auto che verifica la corrispondenza.

In caso di verifica positiva, la vettura parte, altrimenti l'immobilizer impedisce la messa in moto 

Questa soluzione è molto pratica, è automatica ed è unica, in quanto il codice elettronico è a disposizione solo di chi possiede le chiavi, un po' come avviene con il riconoscimento biometrico degli smartphone, ma non è perfetto. 

Innanzitutto, negli anni sono state riscontrate numerose vulnerabilità, tra cui una piuttosto grave del gruppo Volkswagen che riguardava il sistema di cifratura (la notizia non è stata mai confermata, perché il gruppo ha bloccato la pubblicazione dell'articolo). Inoltre un ladro abbastanza abile può sostituire la centralina e mettere in moto la vettura.

Quello che è certo, è che l'adozione dell'immobilizer da parte dei produttori di veicoli abbia abbassato i furti d'auto del 40% (fonte: The Economic Journal su uno studio condotto in UK tra il 1995 e il 2008). 

Domande e risposte

Qual è l'antifurto più sicuro per auto?

Se cercate un antifurto sicuro, la soluzione migliore è in genere utilizzare più sistemi, uno che agisca da deterrente, come un antifurto meccanico ben visibile, e uno che, a seconda del valore dell'auto e del rischio di furto, che consenta di recuperare l'auto una volta rubata. 

Qual è il miglior antifurto satellitare per auto?

Gli antifurto satellitari per auto variano molto per prezzo e funzionalità. Per farvi un'idea dei migliori vi consigliamo di dare un'occhiata a questo elenco, costantemente aggiornato e con offerte sempre interessanti.

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