Apple Intelligence sembra incredibile, ma non la vedrete presto

4 months ago 109

Come largamente anticipato, al WWDC si è parlato largamente di intelligenza artificiale: l'azienda di Cupertino ha annunciato Apple Intelligence, un insieme di nuove funzionalità basate su IA che arriveranno su iPhone, iPad e Mac con iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia.

Apple ha puntato moltissimo sul suo modello di intelligenza artificiale, con una lunga presentazione che si è focalizzata non solo sulle funzioni, ma anche su come funziona Apple Intelligence.

Come funziona Apple Intelligence

Un aspetto cruciale delle funzioni di Apple Intelligence è che sono fortemente integrate nel dispositivo: possono analizzare dati provenienti da diverse app per ottenere le informazioni necessarie, possono accedere a quel che si vede a schermo e, in generale, sono al corrente del contesto personale dell'utente. Ad esempio, durante la presentazione Craig Federighi ha chiesto a Siri se questo meeting (ossia quello visibile a schermo in una mail) gli avrebbe impedito di arrivare in ritardo per la recita di sua figlia: Apple Intelligence ha analizzato il testo della mail per ottenere luogo e ora dell'appuntamento, ha identificato qual è il contatto della figlia, recuperato le informazioni relative alla recita che da un poster condiviso dalla figlia in Messaggi e calcolato tramite Mappe la distanza e i tempi di arrivo.

Private Cloud Compute logo

Molti modelli necessari per far funzionare Apple Intelligence girano sul dispositivo e funzionano in locale, senza necessità di connessione web. Per alcune richieste, l'IA fa uso di modelli più grandi che si trovano online, ma Apple ha puntato molto sulla sicurezza e la privacy dei dati.

Per interrogare i modelli necessari per le richieste più complesse, i dispositivi inviano in modo crittografato ai server Apple solo i dati necessari per l'elaborazione della richiesta; inoltre, tali dati non vengono conservati, ma utilizzati solamente per ottenere la risposta necessaria (il sistema è stato battezzato Private Cloud Compute).

Funzioni Apple Intelligence

Le funzioni di Apple Intelligence sono varie e parecchie, spesso integrate non in specifiche app, ma al livello dell'intero sistema operativo.

Writing tools

Uno degli esempi mostrati riguardava gli strumenti per la scrittura, che permettono di riscrivere, rielaborare o riassumere testi.

Dagli esempi mostrati durante la presentazione, sembra che tali strumenti saranno a disposizione praticamente in tutti i contesti in cui ci sono campi di testo: ad esempio, permetteranno di riscrivere una mail cambiando il tono (più formale, più colloquiale, etc).

C'è poi una funzione che permette di riassumere un testo, che può rivelarsi utile in un articolo letto su Safari, su una lunga mail e in qualsiasi altro contesto in cui può far comodo avere un riassunto.

Inoltre, Apple Intelligence include anche un sistema di risposte intelligenti che permettono non solo di avere dei suggerimenti per la risposta a un messaggio o una mail, ma tali suggerimenti vengono personalizzati sul momento in base ad alcune domande che il sistema pone al volo all'utente (vedi immagine qui sotto).

La funzione Smart Reply di Apple Intelligence può porre delle domande all'utente per suggerirgli una risposta più articolata

Siri

Ovviamente, Siri beneficia molto dei modelli di Apple Intelligence: grazie all'IA, l'assistente virtuale di Apple è in grado di comprendere conversazioni naturali (anche se l'utente si corregge mentre parla), mantiene traccia del contesto (quindi ci si può riferire a qualcosa detto prima) ed è in grado di leggere e vedere quel che si trova sul display.

Grazie a queste possibilità, Siri diventa molto più utile e proattivo, ma l'aspetto più interessante è che funziona non solo a livello di sistema operativo, ma anche per eseguire operazioni all'interno delle singole app: potete farvi un'idea delle potenzialità dall'immagine di seguito.

E proprio perché ha accesso a tutti i contenuti del dispositivo, non è necessario che l'utente specifichi dettagliatamente la richiesta: as esempio, si può chiedere genericamente "A che ora atterra il volo di mamma?", Siri riuscirà a trovare le informazioni di viaggio dai Messaggi e le confronterà con i dati del volo in tempo reale per indicare l'ora di arrivo.

Inoltre, per l'occasione Siri cambia icona e diventa anche una sorta di guida virtuale per l'utente, che può chiedere delucidazioni sulle funzioni del sistema operativo o delle app.

Immagini

Tra le novità di Apple Intelligence ci sono anche diverse funzioni dedicate alla creazione ed elaborazione di immagini: grazie ad Image Playground, è possibile chiedere a iPhone di generare un'immagine da zero, scegliendo lo stile (animazione, illustrazione o sketch) e dando in input parole chiave e descrizioni, ma anche un contatto (l'app utilizza poi la foto della persona per creare un'illustrazione che le somigli).

Image Playground è disponibile in app come Keynote, Freeform e Pages, può essere integrato anche in app di terze parti con le apposite API.

Non manca ovviamente una funzione in stile "gomma magica" (chiamata Clean Up) per eliminare in modo semplice e veloce elementi non graditi da una foto e ci sono anche le nuove Genmoji, ossia emoji generate automaticamente in base al testo inserito.

Infine, l'Apple Intelligence offre anche nuove possibilità per interagire con foto e video: è possibile trovare una foto o un video tramite una descrizione testuale, ma è anche possibile generare dei "video ricordi" a partire da un titolo.

esempi di Genmoji

Alcuni esempi di Genmoji

Integrazione con ChatGPT

Oltre a tutte le richieste che può elaborare autonomamente, Siri può interagire con ChatGPT, passando all'intelligenza artificiale di OpenAI le domande alle quali non sa rispondere direttamente.

All'utente verrà richiesta l'autorizzazione di poter inviare le informazioni a ChatGPT, ma l'esperienza d'uso sarà completamente integrata all'interno di Siri.

L'uso di ChatGPT sarà gratuito, non sarà necessario eseguire il login e i dati inviati dagli utenti non verranno conservati, ma chi ha già un account a pagamento potrà eseguire il login con i propri dati se lo vuole. Inoltre, Apple ha annunciato di voler integrare anche altri GPT in futuro (e l'ipotesi più verosimile è che la prossima IA a essere integrata sia Google Gemini).

Dispositivi e lingue supportate

Apple Intelligence funzionerà sugli iPhone, iPad e Mac dotati di iOS 18, iPad OS 18 e macOS Sequoia che utilizzano uno degli ultimissimi chip di Apple. Per funzionare, infatti, Apple Intelligence ha bisogno almeno di un chip A17 Pro o di un M1 (e superiori).

Questo vuol dire che per quanto riguarda gli iPhone, funzionerà solo su iPhone 15 Pro / Pro Max (e i prossimi iPhone 16), mentre per iPad e Mac servirà un dispositivo dotato almeno di Apple M1.

Inoltre, ci sono limitazioni riguardo la lingua: al debutto, Apple Intelligence funzionerà solo in inglese americano.

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