Apple offrirà alcune funzioni AI tramite server cloud con processori M2 Ultra

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Apple offrir alcune funzioni AI tramite server cloud con processori M2 Ultra

10 Maggio 2024 0

Nel corso della WWDC, la conferenza mondiale dedicata agli sviluppatori che si terrà a inizio giugno, Apple annuncerà il suo debutto nel settore dell'intelligenza artificiale generativa, funzionalità di cui stiamo sentendo parlare sempre più, pubblicizzata in tutti i modi e in tutti i contesti possibili dalla maggior parte dei produttori essendo ormai vista anche come sinonimo di "innovazione".

INTELLIGENZA ARTIFICIALE ON DEVICE

Anche in questo caso, quindi, non è stata Apple a fare da apripista. Aziende come Google, OpenAI e Microsoft sono decisamente avanti nello sviluppo di funzionalità di intelligenza artificiale che hanno già integrato nei loro dispositivi e nelle loro applicazioni. Apple, anche se esternamente potrebbe essere vista come "in ritardo" rispetto ai competitors starebbe comunque lavorando già da tempo allo sviluppo di questa tecnologia.

Uno degli aspetti fondamentali a cui starebbe cercando di prestare maggiormente attenzione la società di Cupertino è la privacy dell'utente. L'intelligenza artificiale generativa, come sappiamo, ha bisogno di essere alimentata per riuscire a migliorare nel tempo. Per farlo, ovviamente, ha bisogno di conoscere l'utente, di attingere ai suoi dati che deve elaborare su dei server esterni. Di conseguenza, c'è un continuo spostamento di informazioni di informazioni tra server e dispositivi.

Quello a cui starebbe puntando Apple è l'intelligenza artificiale "on device", ossia generata direttamente sul dispositivo dell'utente, senza nessuna trasmissione e ricezione di dati. In questo modo, non solo si garantirebbe una maggiore privacy ma si consentirebbe anche di ottenere risposte e informazioni più rapide e in assenza di rete. Per renderlo possibile occorrono comunque dei processori con una NPU decisamente potente, cosa che Apple avrebbe già in parte ottenuto con il nuovo M4 che ha iniziato a utilizzare sui nuovi iPad Pro.

Ovviamente, l'intelligenza artificiale "on device" da sola non basta. Per alcune funzionalità c'è bisogno di un'elaborazione decisamente più potente che, ad oggi, solo delle server farm cloud possono offrire. Per questo, secondo indiscrezioni, per funzioni AI che richiedono un accesso limitato ai dati degli utenti, Apple sarebbe intenzionata a stringere inizialmente delle partnership con Google o con OpenAI. Nel frattempo, Apple avrebbe iniziato a realizzarsi dei server cloud che avranno proprio il compito di elaborare queste attività AI più avanzate.

In pratica, i compiti di intelligenza artificiale relativamente semplici, come fornire agli utenti un riepilogo delle notifiche perse dell'iPhone o dei messaggi di testo in arrivo, potrebbero essere gestiti "on device". Per i lavori più complicati, come generare immagini, riassumere lunghi articoli di notizie o alimentare una versione aggiornata dell’assistente vocale Siri, ci potrebbe essere un approccio basato su server cloud.

SERVER FARM CLOUD BASATE SU M2 ULTRA

In questi server, chiamati internamente Project ACDC (Apple Chips in Data Center), come già affermato nei giorni scorsi dall'analista Jeff Pu e come confermato ulteriormente da Mark Gurman di Bloomberg, che riporta delle informazioni ricevute da fonti anonime "che hanno familiarità con la questione", dovrebbero essere utilizzati dei processori M2 Ultra, lo stesso lanciato lo scorso anno e integrato nei Mac Pro e Mac Studio. In futuro, tuttavia, a questi processori si dovrebbero affiancare anche i più recenti M4 che, come detto, hanno una NPU ottimizzata proprio per le esigenze delle funzioni di intelligenza artificiale.

Nelle scorse settimane, durante la consueta earning call a margine della pubblicazione dei risultati finanziari del secondo trimestre fiscale, il CEO di Apple, Tim Cook, ha affermato che la capacità di eseguire l’intelligenza artificiale "on device" aiuterà l'azienda a distinguersi dalla concorrenza. Cook, inoltre, ha anche sottolineato il vantaggio competitivo che Apple ha ottenuto nel tempo realizzandosi internamente hardware, software e servizi.

"Crediamo nel potere di trasformazione e nella promessa dell'intelligenza artificiale e crediamo di avere vantaggi che ci differenzieranno in questa nuova era, inclusa la combinazione unica di Apple di integrazione perfetta di hardware, software e servizi"

Senza dare ulteriori dettagli, inoltre, Cook ha affermato che la capacità di realizzarsi i processori AI darebbe all'azienda un ulteriore vantaggio in questo campo ancora nascente e che l'attenzione alla privacy "è alla base di tutto ciò che creiamo".

Nel loro insieme, questi piani gettano le basi affinché Apple possa integrare in un prossimo futuro l’intelligenza artificiale in gran parte della sua linea di prodotti. Apple, secondo indiscrezioni, si concentrerà maggiormente su funzionalità che semplificano la vita agli utenti durante la giornata, ad esempio fornendo suggerimenti e offrendo un'esperienza personalizzata. Sarebbe invece da escludere un servizio in stile ChatGPT, opzione che potrebbe comunque arrivare tramite una una partnership.


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