A partire dallo scorso maggio abbiamo visto Google impegnarsi particolarmente nella realizzazione della nuovissima rete Find My, quella che dovrebbe competere direttamente con la rete di localizzazione di Apple, sulla quale sono basati i popolari AirTag.
Già qualche giorno fa abbiamo parlato dell'ipotesi per cui Google abbia ritardato il lancio del suo AirTag proprio a causa di Apple, ovvero a causa della mancanza di un protocollo anti-stalking su iOS che possa avvisare gli utenti nel momento in cui il proprio tracker fosse seguito da un altro tracker.
Il primissimo annuncio della nuova rete Find My di Google è avvenuto lo scorso maggio, e a quel punto il lancio sembrava imminente. In realtà poi sono passati dei mesi, e a luglio Google ha messo in chiaro che il ritardo fosse dovuto all'attesa di Apple proprio in merito all'implementazione della funzionalità di sicurezza su iOS.
Successivamente Google e Apple hanno unito le loro forze, proprio per implementare in maniera completa tale sistema software per impedire che i tracker Bluetooth fossero usati per seguire o pedinare persone senza il loro consenso.
Per fare tutto ciò Google ha definito delle specifiche software da rispettare.
Inizialmente BigG aveva affermato che entro il 2023 sarebbero arrivate queste nuove specifiche, con Apple che poi avrebbe dovuto adeguarvisi per implementare la misura di sicurezza in esame sul suo iOS. A oggi, quando manca meno di un mese alla conclusione dell'anno, ancora non vi è traccia di questa soluzione su iOS, e di conseguenza nemmeno della nuova Find My di Google.
L'aspetto che preoccupa ulteriormente consiste nel fatto che solitamente Apple apporta degli aggiornamenti software solo di una certa rilevanza. Questo potrebbe significare che la novità su iOS possa arrivare non immediatamente.
Insomma, una situazione complicata per Google, la quale è costretta a collaborare con Apple per lanciare un prodotto, sia software che hardware, che sarà effettivamente un suo competitor. Al momento non ci sono nuovi commenti ufficiali da parte di Google e Apple, torneremo ad aggiornarvi non appena ne sapremo di più.