Bici elettriche: cosa devi sapere per scegliere il modello adatto alle tue esigenze

1 month ago 47

Scordati i limiti delle tue gambe: con le biciclette elettriche, puoi muoverti agilmente nel traffico, trasportare più facilmente pesi o i bambini, arrivare meno sudato al lavoro, o semplicemente raggiungere luoghi che ti sembravano troppo lontani o con salite troppo impervie. 

Prima di correre a comprarne una, però, dai un'occhiata ai nostri consigli su come scegliere una bici elettrica. Sul mercato ci sono infatti diverse tipologie, e a seconda di telaio, potenza del motore, batteria o altro potrebbero fare o meno al caso tuo.

Scopriamo quindi quali sono le caratteristiche a cui devi prestare attenzione, perché se le categorie delle bici elettriche sono le stesse di quelle "normali", in realtà la questione diventa più complessa quando si prendono in considerazione altri aspetti che potrebbero disorientare i meno esperti. E, visto che sul mercato c'è una notevole variabilità in termini di prezzo, è bene fare una scelta consapevole.

A questo proposito, una volta che avrai capito di quale tipo di bicicletta hai bisogno, non dimenticarti di dare un'occhiata ai modelli che abbiamo selezionato:

Indice

Cosa bisogna sapere prima di acquistare una bici elettrica

Fiido C22

Una bici elettrica è, come si può ben immaginare, una bicicletta dotata di motore elettrico, alimentato da batteria, che consente di far girare la ruota.

Attenzione, però, perché il Codice della Strada è molto preciso in questo senso, e determina chiaramente cosa intendiamo per bicicletta elettrica. 

Nell'Articolo 50 del Codice della Strada viene stabilita una chiara differenza tra biciclette, biciclette a pedalata assistita e biciclette elettriche (anche chiamate eBike).

Se le biciclette sono definite velocipedi a due o più ruote funzionanti esclusivamente a propulsione muscolare, le biciclette a pedalata assistita sono invece velocipedi dotati di un motore ausiliario elettrico con potenza nominale continua massima di 250 W (500 W se adibiti al trasporto di merci).

Non solo, ma il motore elettrico deve smettere di funzionare quando si raggiungono i 25 km/h, o prima se il ciclista smette di pedalare. Queste biciclette possono essere alimentate solo a motore elettrico tramite pulsante apposito e con i pedali fermi, ma a patto che non si superino i 6 km/h.

Le biciclette elettriche propriamente dette sono invece regolamentate diversamente, in quanto possono superare i 250 W di potenza e arrivare a 45 km/h (con potenze fino a 1000 W e velocità massima di 25 km/h per la categoria L1eA e con potenza fino a 4000 W e velocità massima di 45 km/h per la categoria L1eB). 

In questo caso, però, sono classificate come ciclomotori e devono avere assicurazione e targa, mentre il guidatore deve essere dotato di casco e patentino, oltre a dover soddisfare altri requisiti. 

In realtà la distinzione tra biciclette elettriche e biciclette a pedalata assistita è più burocratica che altro, in quanto molti modelli sono bloccati per poter circolare sulle strade italiane, e possono essere sbloccati facilmente per chi vuole provare la piena potenza del motore, ma solo in strade private e in condizioni controllate.

Per i fini di questo articolo, e perché ormai entrato nel gergo comune chiamarle così, in questa guida ci riferiremo a "biciclette elettriche" intendendo generalmente quelle a pedalata assistita, che poi sono quelle che interessano al grande pubblico. 

In genere le bici elettriche (a pedalata assistita) sono dotate di modalità che consentono di dosare la potenza del motore a diversi livelli, a volte anche con la possibilità di intervento automatico a seconda delle condizioni, che consentono di ottenere migliori prestazioni, al costo di una minore autonomia o viceversa. 

Le biciclette elettriche sono dotate in genere di due sensori: un sensore di movimento in grado di azionare il motore quando si pedala, più economico, o un sensore di sforzo in grado di modulare la potenza del motore a seconda della pedalata, e di un sensore sul freno, che interrompe l'apporto del motore quando si frena.

Ovviamente, essendo dotate di motore elettrico, le bici elettriche hanno una batteria, quasi sempre rimovibile per poterla ricaricare comodamente a casa, e a volte anche integrata nel telaio della bicicletta nei modelli più cari per una migliore estetica.

A seconda del costo della bicicletta, la batteria può avere una diversa capacità, espressa in Wh o Ah (wattora o ampere-ora), e garantire una certa autonomia, espressa in km.

Per dare qualche numero, le batterie possono andare da 250 Wh e arrivare a oltre 1000 Wh, per autonomie che vanno da 25-30 km per i modelli più economici a ben oltre 100 km, che garantiscono gite anche impegnative. Ti ricordiamo che puoi convertire facilmente Wh e Ah con la formula Carica (Ah) = Energia (Wh) / Tensione (V).

Bisogna considerare che a causa del motore e della batteria, le biciclette elettriche sono molto più pesanti delle controparti non elettriche, e per questo in genere sono dotate di freni a disco per una frenata efficace in tutte le condizioni.

Inoltre le bici elettriche presentano dei comandi sul manubrio, spesso associati a uno schermo digitale, che consentono di selezionare le modalità di funzionamento e indicano lo stato di carica della batteria, oltre ad altre funzioni più o meno avanzate a seconda dei modelli, come un'app per smartphone complementare per una gestione integrata ancora più smart. 

I tipi di bici elettriche: pieghevole, MTB, città

Fafrees F20 Max

Tra quali tipi di bicicletta elettrica possiamo scegliere? Come per le bici normali, le bici elettriche sono disponibili in diversi telai, tra cui mountain bike, bici da corsa, biciclette da città (city bike), biciclette pieghevoli, fat bike e persino biciclette cargo

Se le mountain bike sono più specifiche per utilizzi particolari, con pneumatici più larghi e telai più resistenti, per l'utilizzo fuori strada, mentre le bici da corsa sono leggere e con copertoni sottili.

Le city bike sono più versatili, in quanto possono essere utilizzate sia per l'uso commuter, ovvero per il tragitto casa - lavoro in città, ma anche per il trekking leggero, se dotate di copertoni più larghi.

In questo caso, le bici sono definite come biciclette da trekking, e rappresentano un'ottima soluzione per chi cerca un veicolo robusto, adatto a diverse condizioni e sicuro. Inoltre queste bici sono spesso dotate di portapacchi anche molto robusti (o quantomeno di una predisposizione alla loro installazione), e di vari accessori. 

In alternativa, puoi optare per una bicicletta elettrica pieghevole, che permette di affrontare il tragitto per andare al lavoro ed eventualmente prendere anche un mezzo pubblico, come per esempio il treno. Dotata di ruote tra i 14 e i 20 pollici e numerosi accessori, questo tipo di bici è estremamente versatile. 

Infine, per chi ha necessità particolare come il trasporto dei pacchi ci sono le bici elettriche cargo, a volte omologate anche appositamente per il trasporto dei bambini, mentre sicuramente avrai visto sfrecciare i modelli fat bike, che si fanno notare per il design originale, la grande robustezza a fronte di un peso maggiore e spesso una peggiore manovrabilità.

A cosa prestare attenzione: batteria, motore e altri aspetti

Ora che hai visto le diverse tipologie di biciclette elettriche e deciso quale faccia al caso tuo, è arrivato il momento di decidere le caratteristiche adatte alle tue esigenze.

Abiti fuori città, magari in collina? Sicuramente avrai bisogno di una maggiore autonomia per poter arrivare senza patemi al lavoro, o di un motore più potente per affrontare le salite.

Partiamo dal motore, che come abbiamo anticipato non può superare i 250 Wh, mentre la coppia, ovvero la forza di rotazione del motore, può essere tra 35 e 90 Nm, in alcuni casi fino a 120 Nm. Una coppia più elevata può essere più utile se devi affrontare salite, il che forse è più utile per mountain bike o bici da trekking.

C'è un altro aspetto da considerare: la posizione del motore, che si può trovare nel movimento centrale o in uno dei due mozzi, posteriore o anteriore. 

Nel primo caso, la potenza viene trasmessa direttamente ai pedali, e offre una guida più equilibrata, dando quasi la sensazione di essere su una bicicletta normale.

Lo svantaggio più grande è che si tratta di una soluzione più costosa, mentre il motore sul mozzo è più semplice, quindi più economico.

Lo svantaggio, in questo caso, è che la guida sarà sbilanciata, soprattutto nel caso del motore sul mozzo anteriore. Il peso e la trazione, con un motore davanti, possono non essere perfetti in condizioni non ottimali, come sul bagnato. La soluzione più comune, comunque, è quella con il motore posteriore (hub), che almeno all'inizio potrebbe sorprendervi con il suo spunto quando entra in funzione. 

Tieni presente che cambiare una gomma sulla ruota dove è montato il motore potrebbe essere più complesso. 

Inoltre il motore sul mozzo presenta il sensore di velocità, mentre la soluzione con il motore centrale sfrutta un sensore interno di cadenza e coppia, molto più preciso ed efficace.

Generalmente, si può dire che i motori centrali si trovano nelle bici più prestanti e care, mentre i motori sul mozzo si trovano in quelle più semplici (sul mercato si trovano persino ruote con il motore già incluso e la batteria, per trasformare una bici normale in elettrica).

Engwe P275 ST

Per quanto riguarda la batteria, invece, come abbiamo detto può essere integrata nel telaio o esterna. Nel primo caso si tratta di una soluzione molto più elegante, oltre che pratica in quanto occuperà meno spazio, ma si trova nei veicoli più costosi come mountain bike, bici da corsa o city bike.

Una batteria esterna si trova invece sulle bici più economiche, fissata in maniera più o meno elegante al telaio o anche sul portapacchi. 

Anche nel caso della batteria si ha un effetto sulla guidabilità, in quanto una batteria fissata al tubo obliquo del telaio, meglio se integrata, offrirà una maggiore stabilità di una batteria sul portapacchi posteriore o sul manubrio. 

Un aspetto importante, sempre relativo alle batterie, è la capacità, che ovviamente determina l'autonomia della bici elettrica. Le batterie più capienti si trovano sulle bici più costose, ma tieni presente che pesano anche di più. Se non devi compiere tragitti troppo lunghi, forse questo non è un particolare in cui è necessario investire, in quanto hai la possibilità di ricaricarla di frequente.

Tieni inoltre presente che alcune bici consentono di utilizzare due batterie contemporaneamente, il che consente di raddoppiare l'autonomia.

Come anticipavamo nel primo capitolo, una batteria può partire da 250 Wh, per arrivare anche a 1.000 Wh, mentre la ricarica richiede in genere fino a 5 ore. Un aspetto importante da considerare è che sia rimovibile in modo da poterla caricare a casa, in quanto spesso si lascia la bici in un cortile o in un garage, dove non si ha la possibilità di collegarla a una presa elettrica. 

Considera la qualità dei componenti, e a quanto sei disposto a rinunciare in termini di sicurezza o funzioni. Proprio come su una normale bici, i freni, i pneumatici, i cambi e le trasmissione di alta qualità saranno più resistenti e reattivi.

La maggior parte dei telai per bici elettriche sono in alluminio, ma come nelle bici normali ci sono diverse opzioni, come l'acciaio o la fibra di carbonio.

Un modello più leggero offre una guida migliore, più agile, ma dipende da voi se ha senso investire in questi aspetti.

Un altro aspetto importante da considerare, soprattutto se utilizzi la bici per attività sportive, è la presenza di un sensore di sforzo, che aiuta nella partenza e in alcune situazioni rispetto a quelle con il sensore di movimento.  

La maggior parte delle bici elettriche offre 3 o 4 livelli di assistenza alla pedalata: ma assicurati che quella che stai considerando ne sia dotata, in quanto consentono di scegliere tra maggiori prestazioni e maggiore autonomia. 

Inoltre è consigliato orientarsi su bici elettriche dotate di freni a disco, in quanto essendo più pesanti potrebbe essere d'aiuto. Per le mountain bike o le bici a elevate prestazioni, questo aspetto diventa poi fondamentale. 

Anche la presenza di accessori, che ormai sono diventati numerosissimi e sempre più smart, è un particolare da tenere presente. Le luci sono indispensabili soprattutto in città, ma non solo, e dovrebbero essere sufficientemente potenti.

Anche un display LCD montato sul manubrio è una bella comodità, in quanto consente di tenere sotto controllo le modalità di assistenza e lo stato di carica.

Alcune bici, soprattutto quelle da trekking e da carico, sono dotate di portapacchi o predisposizione, il che potrebbe essere indispensabile in alcuni contesti. 

Altri accessori meno importanti ma sempre utili sono l'integrazione con lo smartphone, per localizzare la bici, a volte bloccarla da remoto o interagire con il computer dello schermo, e la sicurezza, come una serratura integrata nel telaio per bloccare la ruota posteriore. 

Infine, una parola sulla manutenzione. Essendo più pesanti e dotate di più componenti come batteria e motore, le bici elettriche necessitano di più manutenzione e accortezze rispetto alle bici tradizionali.

Prima di tutto, il peso maggiore comporta maggiori sollecitazioni alle parti che si usurano normalmente, come pneumatici, freni e trasmissione. Il che comporta maggiore frequenza nei controlli e, eventualmente, nella sostituzione. 

Inoltre la batteria è soggetta a usura, quindi nel tempo perde la capacità di carica e dopo qualche anno deve essere cambiata. Questi aspetti hanno dei costi, che bisogna prendere in considerazione al momento dell'acquisto di una bicicletta elettrica.

Quanto si deve spendere per una bici elettrica

Le bici elettriche sono più costose delle bici normali, e non di poco. Una bici elettrica è considerata "economica" sotto i 1.500 euro, una cifra piuttosto importante per il modo delle due ruote, soprattutto per chi vi si avvicina non da appassionato.

Per esempio, sotto questo prezzo è difficile trovare un motore centrale o alcune caratteristiche avanzate, e la qualità dei componenti, al di sotto dei 1.000 euro, comincia a lasciare a desiderare. 

Se vuoi farti un'idea, puoi dare un'occhiata alle nostre recensioni di bici elettriche, dove troverai buoni modelli intorno ai 1.200-1.300 euro come Engwe E26, o Fiido C22, per arrivare a soluzioni più avanzate e appaganti come Engwe P275 ST, che già si avvicinano ai 2.000 euro.

Per una mountain bike elettrica, invece, le cifre superano facilmente i 2 - 3.000 euro per componenti e marchi di qualità, e così per le bici cargo, che occupano una nicchia e quindi costeranno di più. 

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