Una delle chiavi di lettura del successo di BYD, il maggiore produttore di auto elettriche al mondo, risiede nella capacità di prodursi autonomamente gran parte dei componenti, che a breve includeranno i nuovi sistemi di guida assistita sviluppati autonomamente (sapete come funziona la guida assistita?).
Il gigante cinese infatti sta investendo ben 14 miliardi di dollari nello sviluppo di una propria tecnologia di guida intelligente, e appena il mese scorso ha presentato la sua architettura Xuanji, un "cervello" in grado di percepire in tempo reale i cambiamenti nell'ambiente interno ed esterno dell'auto e di agire di conseguenza.
Ora però dalla Cina arriva la notizia che BYD dal 30 marzo rilascerà la sua prima funzione di guida assistita ai SUV Denza N7 tramite un aggiornamento, a partire dalla città di Shenzen (dove ha sede proprio l'azienda).
Il passaggio è importantissimo per BYD, che finora si è appoggiata a soluzioni di terze parti per la sua guida assistita, ma che adesso inizierà a camminare sulle proprie gambe.
Proprio nel momento in cui sta presentando veicoli di fascia alta.
E infatti è questo il punto centrale del cambiamento apportato dal produttore: il passaggio dal mercato di massa a un settore più premium. Il successo di BYD è infatti dovuto al fatto di produrre veicoli elettrici dal costo contenuto, per i quali un prezzo più basso è più importante dell'accesso a sistemi avanzati di guida intelligente.
Con il lancio però dei nuovi marchi premium Yanwang e Fang Cheng Bao, tutto cambia: se si vogliono aumentare i profitti e competere con Tesla e Rivian, oltre che con i produttori locali Nio e Xpeng, ci vogliono tecnologie all'altezza.
Ecco il perché negli investimenti nella guida intelligente, con un team di sviluppo composto da ben 4.000 dipendenti, 3.000 dei quali ingegneri del software. Per confronto, i team di sviluppo di Nio, Li Auto e Xpeng sono composti da 1.000 - 1.500 sviluppatori.
Stando a quanto trapelato dai media cinesi, in futuro, i veicoli BYD con prezzo superiore a 39.000 euro (300.000 yuan) includeranno la nuova tecnologia come standard, mentre quelli con un prezzo inferiore potranno ottenerla come optional.
A questo punto sarà interessante sapere prima di tutto in cosa consistono questi nuovi ADAS, e poi quali saranno le politiche di BYD nel mercato europeo.
In Cina infatti un'auto come la Atto 3 costa ampiamente meno dei 300.000 yuan indicati come spartiacque (139.800 yuan), mentre in Italia costa 38.790 euro, il che la pone proprio a cavallo della cifra indicata. Ma non riponiamo molte speranze: le cifre sono indicate per il mercato cinese, e se l'oggetto degli investimenti di BYD è il settore premium, ovvero auto da più di 100.000 euro come Yangwang U7 e il SUV U8, l'obiettivo è aumentare i profitti, più che spalmare una tecnologia su tutta la gamma.