Che Galaxy Z Fold 5 (avete visto la nostra recensione?) non sia un cameraphone è un fatto assodato: Samsung non ha portato particolari novità sul suo pieghevole più grande, cercando di affinare una formula vincente prima di concentrarsi su aggiornamenti strutturali.
Nondimeno, il risultato del test di DxOMark sul dispositivo sorprende. A livello di specifiche, nulla è cambiato nulla rispetto alla generazione precedente, quindi come per Galaxy Z Flip 5 ci si sarebbe attesi miglioramenti dati dal software e dal nuovo processore d'immagine. Invece se nel complesso il punteggio è aumentato rispetto al predecessore (da 124 a 128, ma con un salto in avanti dalla 57esima alla 48esima posizione nel ranking globale), andando a vedere i singoli valori scopriamo qualche risultato sorprendente, anche se probabilmente l'utente comune non noterà differenze tra i due dispositivi.
Stando alla recensione, infatti, Galaxy Z Fold 5 (in alto) migliora notevolmente nello zoom, passando da un punteggio di 92 a uno di 128, e marginalmente sui video, da 122 a 123, ma peggiora nelle foto, dove con 127 fa un passo indietro sia rispetto a Galaxy Z Fold 4 (in basso), in grado di arrivare a 131, che a Z Flip 5 (132).
Numeri, certo, ma che non sono fini a sé stessi e rispecchiano determinati aspetti come un degradamento dell'autofocus, e del rumore, su tutti, parzialmente compensati da miglioramenti nella gestione dei colori e degli artefatti.
Ma cosa rileva DxOMark? In generale, il sito loda esposizione e gamma dinamica, il rendering dei colori in foto e video, l'alto livello di dettaglio catturato nel video e la fluidità delle transizioni di esposizione nei video. Di contro, si lamenta il rumore presente in foto e video, il bilanciamento del bianco non impeccabile alla luce del giorno, errori nell'autofocus e artefatti di fusione in condizioni di bassa luminosità.
Andando nello specifico, nelle foto i recensori hanno rilevato una fotocamera piuttosto versatile, con buona esposizione, resa dei colori e bilanciamento del bianco, ma il rumore elevato era il problema più grave, oltre a un certo ritardo nello scatto quando si volevano immortalare soggetti in movimento.
Anche la profondità di campo è piuttosto stretta, con soggetti in secondo piano sfocati nelle foto di gruppo.
In condizioni di scarsa illuminazione, il recensore ha rilevato risultati decisamente peggiori rispetto a Google Pixel Fold, mentre il bokeh è molto convincente, pur con errori di stima della profondità.
L'immagine di anteprima sul display del dispositivo non era buona come sulla serie iPhone 14, ma è migliorata rispetto a Z Fold 4, anche se ci sono alcune differenze tra anteprima e cattura, specialmente durante le riprese di scene retroilluminate.
Per quanto riguarda l'ultra grandangolo, il nuovo pieghevole di Samsung offre la stessa qualità, con buoni colori e dettagli, pur con un certo rumore, mentre il teleobiettivo migliora notevolmente con maggiori dettagli, nonostante il rumore ne limiti la versatilità, soprattutto con poca luce.
Passando ai video, i miglioramenti rispetto alla precedente generazione sono marginali, ma la resa cromatica complessiva e il bilanciamento del bianco sono soddisfacenti.
Anche il rumore in interni e alla luce non è elevato, mentre tende ad aumentare notevolmente in condizioni di bassa luminosità, dove degrada anche l'accuratezza del colore e l'esposizione.
Tutto sommato, rispetto alla generazione precedente non osserviamo quei miglioramenti che avevano stupito in Galaxy Z Flip 5, anzi. Per un aggiornamento sostanziale, bisogna forse aspettare un anno.