Quante volte avreste voluto cercare una richiesta specifica o un'informazione ottenuta in precedenza con ChatGPT? A noi è capitato molto spesso e a quanto pare OpenAI ha ascoltato i tanti feedback ricevuti, annunciando la possibilità di effettuare ricerche all'interno della cronologia delle conversazioni con il chatbot. La funzione era in realtà già disponibile per gli abbonati ChatGPT Plus, ma la grande novità è che sarà estesa agli utenti gratuiti nelle prossime settimane.
Ma come Funziona la modalità di ricerca? Il nuovo strumento, accessibile sia via web che tramite le app mobili per Android e iOS, permette agli utenti di ritrovare facilmente conversazioni precedenti. Sul web, è sufficiente cliccare sull'icona della lente d'ingrandimento nell'angolo superiore sinistro per accedervi. Durante la digitazione, il sistema mostra corrispondenze sia nei titoli delle chat che nel contenuto delle conversazioni, complete di date.
Nell'app mobile, la casella di ricerca si trova nell'angolo superiore destro dell'interfaccia, accessibile dopo aver toccato il pulsante della barra laterale. La sincronizzazione delle conversazioni avviene automaticamente tra web e mobile per gli utenti che utilizzano lo stesso account.
Per i più meticolosi e pignoli OpenAI ha implementato diverse opzioni per la gestione della privacy. Gli utenti possono ad esempio.
- Eliminare singole conversazioni o l'intera cronologia
- Gestire la "memoria" di ChatGPT, che mantiene informazioni personali come professione o preferenze
- Controllare l'utilizzo dei propri dati per il miglioramento del modello
Per gestire questi aspetti, gli utenti possono accedere alle impostazioni del proprio account. La sezione "Personalizzazione" permette di attivare o disattivare la funzione di memoria e di eliminare singoli ricordi o l'intera memoria del chatbot. Inoltre, attraverso i "Controlli dei dati", è possibile scegliere se contribuire al miglioramento del modello di intelligenza artificiale.
Sebbene al momento la funzione di ricerca sia basilare, senza opzioni avanzate come la combinazione di termini o l'esclusione di parole specifiche, rappresenta un significativo passo avanti nella fruibilità del servizio. Per gli utenti della versione gratuita ci sarà da attendere alcune settimane per poterne usufruire, ma la notizia del suo arrivo è in ogni caso molto positiva.
OpenAI sta implementando moltissimi aggiornamenti per migliorare l'esperienza utente di ChatGPT, confermando l'impegno dell'azienda nel rendere il suo chatbot sempre più accessibile e funzionale. Una delle più grandi modifiche dell'ultimo periodo è sicuramente l'arrivo delle funzionalità di ricerca, disponibili per gli abbonati a pagamento. Si chiama SearchGPT e anche in questo caso sarà estesa nelle prossime settimane agli utenti gratuiti, aziendali ed educativi.