Google sta per introdurre importanti novità nella gestione delle password su Chrome per Android. L'azienda di Mountain View ha annunciato l'arrivo di significativi miglioramenti nel supporto nativo per i gestori di password di terze parti, con il rilascio della versione 135 previsto per aprile 2025.
La nuova implementazione rappresenta un notevole passo avanti rispetto alla precedente "modalità di compatibilità", che presentava diverse problematiche come lo scorrimento poco fluido delle pagine e la visualizzazione di suggerimenti duplicati tra Google e i servizi di terze parti.
Il percorso di sviluppo, iniziato nei primi mesi del 2024, ha portato a una completa revisione del sistema di compilazione automatica. La nuova versione permetterà ai servizi di terze parti di compilare nativamente i moduli, offrendo agli utenti un'esperienza più fluida e immediata. Questo miglioramento riguarda non solo le password tradizionali, ma anche le passkey, gli indirizzi e i dati di pagamento memorizzati.
Per gli utenti che hanno già configurato un servizio di compilazione automatica di terze parti nelle impostazioni di Android 14 (menu Passwords, passkeys & accounts), sarà sufficiente accedere alle impostazioni di Chrome, selezionare la voce "Autofill Services" e attivare l'opzione "Autofill using another service". Dopo un riavvio del browser, il nuovo sistema sarà operativo.
Il rilascio seguirà un calendario ben definito: la versione beta di Chrome 135 sarà disponibile dal 5 marzo 2025, mentre la versione stabile è prevista per il 1° aprile 2025. Un aspetto importante da considerare è che durante l'estate 2025, la modalità di compatibilità non sarà più disponibile su Chrome.
Google ha dichiarato che il ritardo nel rilascio della versione 135 è dovuto al feedback ricevuto dagli sviluppatori dei servizi di compilazione automatica. Questo tempo aggiuntivo è stato utilizzato per correggere alcuni bug e rendere le nuove impostazioni più facilmente accessibili agli utenti.
Le novità includono anche funzionalità per gli sviluppatori, come la possibilità di interrogare le impostazioni di Chrome per verificare se l'utente desidera utilizzare un servizio di compilazione automatica di terze parti, e la capacità di creare collegamenti diretti alla pagina delle impostazioni di Chrome dove gli utenti possono abilitare questi servizi.