A quanto pare Google ha detto addio a “Ferrochrome”, un’app pensata per permettere ai dispositivi Android di eseguire con facilità Chrome OS. Il colosso di Mountain View l’aveva dimostrata negli scorsi mesi su un Pixel 8, ma si era affrettata a precisare che era un tool pensato soprattutto per sviluppatori. Rovistando nel Gerrit dell’Android Open Source Project (AOSP), i colleghi di Android Authority hanno scoperto diversi riferimenti alla cancellazione dell’iniziativa. La decisione non è ancora stata “ufficializzata” (nel senso che non c’è ancora stato il merge del codice specifico nel ramo di sviluppo principale), ma dovrebbe trattarsi solo di una formalità.
Gli sviluppatori di Google hanno anche spiegato le ragioni di tale decisione, pur mantenendosi abbastanza sul vago: semplicemente, l’idea è di basarsi su Linux (per la precisione la storica distro Debian) invece che su Chrome OS per permettere agli addetti ai lavori di testare e lavorare con la tecnologia di virtualizzazione sottostante.
Questa tecnologia si chiama AVF e sta per Android Virtualization Framework. Google ci lavora da Android 13, ma è solo recentemente, con la versione 15, che la società ha introdotto tecnologie di virtualizzazione più sofisticate, per esempio con la capacità di emulare interfacce grafiche complete con accelerazione hardware della GPU.
Ciò significa in soldoni che a livello teorico è ancora possibile virtualizzare Chrome OS su Android, solo che richiede un po’ più di lavoro - come del resto tutti gli altri sistemi operativi. Ferrochrome avrebbe permesso, con un singolo tasto, di scaricare, configurare, installare ed eseguire una build compilata per processori ARM64 della piattaforma operativa.