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Citroen e-C3 è l'elettrica di segmento B che debutta insieme alla Citroen C3 a benzina o hybrid a 48 V (una micro-ibrida sotto steroidi). Questa è la nuova gamma con cui i francesi, a cui va dato atto di essere fra i pochi che ancora credono e investono nel segmento delle compatte, provano a riprendersi il mercato Europeo e, soprattutto, quello italiano fatto di utilitarie che devono necessariamente contenere i prezzi.
Citroen C3 lo fa con un listino che parte da 14.990€, Citroen eC3 elettrica, invece, ha un listino di 23.900€. Con gli incentivi si poteva portare a casa a 10.150€... ma sono finiti proprio nel giorno della prova dinamica. Vedremo, però, come si evolverà la situazione dato che Federauto ha chiesto un'indagine a riguardo.
Abbiamo già visto le caratteristiche sia dell'elettrica, sia della termica (le trovate nei due articoli qui sopra). Oggi, e dopo una lunga attesa, è il tempo della prova su strada di Citroen e-C3, prima cartina tornasole per rendersi conto delle prestazioni in un test drive più approfondito.
COME VA? PROVA SU STRADA
Il primo approccio fa capire subito la nuova categoria di auto elettriche di cui eC3 fa parte: addio elettriche super prestazionali, anche nei segmenti più bassi, e benvenute alle auto elettriche per tutti. Così e-C3 non risulta troppo dissimile dalla C3 a benzina per prestazioni: il suo motore elettrico da 113 cv è abbastanza brillante in città ma servono sempre 11 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Il contraltare è rappresentato da una guidabilità estremamente facile, perché chi dovesse passare da un'utilitaria termica a questa C3 elettrica non subirà traumi, a differenza di chi è passato ad una MG4 ad esempio che, con i suoi (minimo) 170 cv, rischia di diventare quasi pericolosa per conducenti abituati da sempre a guidare auto meno reattive.
Citroen e-C3 è l'elettrica "tranquillona", che riesce ad avere una marcia in più rispetto a Dacia Spring: in questo è quindi più a prova di extra-urbano e meno pericolosa nelle manovre d'emergenza e negli inserimenti.
Il comfort nei trasferimenti quotidiani, se escludiamo o limitiamo molto l'autostrada, è garantito da una taratura morbida delle sospensioni tanto pubblicizzate da Citroen, e effettivamente efficaci nel non farci percepire buche e sconnesso. Resta però presente un rollio marcato che si nota quando cerchiamo di alzare il ritmo, così come in autostrada l'eccessiva morbidezza la rende troppo suscettibile ai giunti autostradali di media profondità.
Insomma, si corica un po' e non è certo un kart, ma la sua natura cittadina la fa uscire vincente per comfort e praticità in questi contesti. E per i viaggi più lunghi, considerata la batteria non enorme che costringe a qualche sosta in più del solito,
BATTERIA, RICARICA E TEST CONSUMI
Una delle chiavi per risparmiare sui costi e poterla proporre ad un prezzo inferiore a 24.000€ è sicuramente la batteria. Citroen ha utilizzato sulla e-C3 una LFP da 43,7 kWh realizzata dalla cinese SVOLT. Il vantaggio è che potete caricarla al 100% e tenerla carica senza preoccuparvi. Lo svantaggio è che pesa di più, a parità di capacità, rispetto ad una NMC. Oltre a ciò, le attuali LFP hanno ancora dei limiti in termini di velocità di ricarica: qui il massimo raggiungibile è di 100 kW, con una ricarica dal 20 all'80% in 26 minuti considerando una curva di ricarica più appiattita verso il basso.
A casa, invece, si carica a 7 kW in corrente alternata e non possiamo sfruttare le colonnine trifase (o una casa con linea trifase) perché il caricatore AC da 11 kW è un optional da pagare a parte.
Con i quasi 44 kWh della batteria Litio-Ferro-Fosfato, Citroen e-C3 promette 320 chilometri di autonomia nel ciclo WLTP, e il primo contatto conferma un'efficienza molto interessante visto che nel traffico urbano ed extra-urbano della prova è stato facile raggiungere, in pianura, consumi di soli 12/13 kWh / 100 km. E, anche esagerando, l'elettrica non è andata oltre ai 14 kWh / 100 km (autostrada esclusa), cosa che non si può dire del tre cilindri a benzina che, se spremuto, sale ben sopra al dichiarato WLTP.
ABITACOLO E TECNOLOGIA
Dentro risulta spaziosa in altezza per ospitare anche passeggeri più alti del solito, ed è il minimalismo quello che trionfa. D'altronde la Smart Car è una piattaforma fatta apposta per limitare i costi, ma Citroen è riuscita a fare un buon lavoro nel cercare di creare varietà nell'abitacolo e nel proporre comunque quello che serve, dall'head-up display della strumentazione piccolo e posto in alto per dare al volo le informazioni essenziali, alle regolazioni disponibili per il conducente.
Sembra uno schermo, in realtà non lo è. Ma non è neanche un head-up display di quelli che proiettano davvero sul parabrezza. Il sistema di Citroen è una specie di ibrido, e proietta le informazioni su un fondo nero. Permette di tagliare i costi e funziona, garantendo sempre la leggibilità.
Il volante ha i comandi rapidi, lo schermo da 10,25" è discreto nell'interfaccia, ma si può bypassare questo problema con l'utilizzo di Android Auto e Apple CarPlay Wireless e lo spazio non manca: vani nell'abitacolo, un bagagliaio da 310 litri e una panchetta 60/40.
Con un passo di 2.54 metri non si possono fare miracoli per le ginocchia, ma l'altezza consente comunque di accomodare anche taglie extra-large. Peccato per l'assenza di un frunk: sotto al cofano motore c'è tanto spazio, ma bisognerà arrangiarsi con una soluzione after-market per creare un vano che possa sfruttarlo.
PREZZI ELETTRICA E BENZINA
Citroen e-C3 You è quella d'ingresso da 23.900€. Nel video potete vedere la differenza di abitacolo rispetto alla Max. I cerchi non sono in lega, ma hanno la copertura integrale e sono da 16", sono presenti fari a LED e luci diurne a LED, i sedili sono in tessuto e l'infotaiment è sostituito dal supporto per lo smartphone che si collega all'auto. I finestrini posteriori sono manuali.
La strumentazione è digitale, un piccolo schermo a sviluppo orizzontale incastonato nella dashboard. Pur essendo una versione base ha l'applicazione per il controllo remoto, il climatizzatore automatico e i fari automatici. ADAS? Ci sono quelli obbligatori per legge: sensori di parcheggio posteriori, anticollisione con frenata automatica d'emergenza (funziona da 5 a 135 km/h), avviso di corsia e riconoscimento dei limiti di velocità.
Citroen e-C3 Max costa 28.400€ ed è più ricca nella dotazione di serie. Propone i cerchi in lega da 17", piastre protettive sottoscocca anteriore e posteriore, barre al tetto, luce posteriore 3D LED, vetri posteriori oscurati, il touchscreen da 10,25" con Android Auto e Apple CarPlay wireless, navitagore satellitare, pre-condizionamento dell'abitacolo tramite app, ricarica wireless per lo smartphone e pianificatore viaggi con l'app e-Routes. Di serie anche la retrocamera, i finistrini elettrici posteriori e gli specchietti esterni riscaldati e ripiegabili elettricamente.
Citroen C3 You con il tre cilindri 1.2 da 100 cv a benzina costa 14.990€ e monta un cambio manuale a 6 rapporti. L'auto sarà disponibile nell'estate del 2024, e verso la fine dell'anno arriverà anche Citroen C3 Hybrid 100 con il sistema a 48 V associato sempre al tre cilindri turbo. L'elettrico è nel cambio, la combinazione permette di raggiungere 205 Nm di coppia grazie ai 55 Nm dell'elettrico che aggiunge 12 cv di potenza nelle accelerazioni più intense. Nel 2025, infine, arriverà la C3 elettrica con 200 km di autonomia WLTP e costerà 19.990€.
CONCLUSIONI
Citroen e-C3 è un'auto furba: l'altezza da terra la rende adatta alle richieste di tranquillità da parte degli utenti quando si affrontano strade non certo ben mantenute, e in questo strizza un po' l'occhio al monto dei SUV/crossover (ma è più una compatta col tacco) con il taglio alto della carrozzeria (10 cm in più della precedente) e una posizione di guida leggermente rialzata.
Poi la piattaforma è quella nata i mercati emergenti e che quindi sa già come contenere i costi. Qui lo fa con uno sterzo non certo tra i più precisi e diretti, ma con una guidabilità che la rende comoda nella quotidianità.
La Smart Car nasce sulla base della vecchia piattaforma CMP di PSA che era stata ripresa per India e Sud America e sarà quella più diffusa in futuro su tutte le auto compatte del gruppo STELLANTIS..
Insomma, per far emergere i difetti andrebbe guidata o in viaggi impegnativi, dove alla lunga il rumore di rotolamento e i fruscii aerodinamici possono diventare fastidiosi, o in montagna come se fosse una sportiva... ma il motore non ce lo permette e quindi il pacchetto completo ne esce bilanciato.
Può sembrare una cosa da poco, ma in realtà esistono alcune sue concorrenti (o quasi, leggermente più costose) che puntano tutto sulla potenza, e fanno emergere quindi prima i limiti della piattaforma su cui sono basate. In tutti i contesti, comunque, i controlli elettronici e il telaio stesso aiutano a non andare mai in crisi di aderenza o stabilità.
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