Dei ricercatori hanno creato una nuova interfaccia cervello-computer (BCI) che permette a chi la utilizza di giocare ai videogiochi semplicemente usando la mente. Sì, questo impiego può sembrare triviale, ma è la tecnologia che c'è dietro che conta.
Lo studio in questione, pubblicato sulla rivista PNAS Nexus, mostra come il dispositivo in oggetto possa essere usato da chiunque, anche senza bisogno di lunghe calibrazioni, per non parlare dell'assenza di procedure chirurgiche, lasciando quindi le porte aperte a un impiego ben più universale di così.
Parliamo di una sorta di cappello con degli elettrodi che rilevano le onde cerebrali, dotato di un "decoder" che, testato su soggetti senza esperienza, ha dimostrato di permettere un apprendimento rapido nell'uso della BCI per controllare semplici giochi e dispositivi.
Proprio questo fatto è particolarmente importante. Solitamente usare una BCI richiede settimane se non mesi di allenamento. Qui parliamo di una questione di minuti.
L'idea è quindi quella di aiutare persone affette da disabilità, oltre ad aprire la strada a strumenti di controllo molto più intuitivi, perché non basati su dispositivi fisici da stringere in mano, ma di fatto solo sul pensiero. Ci vorrà ancora tanto studio per renderla una soluzione mainstream, ma le premesse sono senz'altro incoraggianti.