C'è un nuovo servizio di telepedaggio in circolazione, ed è molto più semplice rispetto a Telepass e alle sue alternative, UnipolMove e MooneyGo. Niente abbonamento, niente dispositivo: solo un'app da installare sul telefono.
Stiamo parlando di TargaGO, il nuovo servizio di Autostrade per l'Italia che promette di cambiare il nostro modo di viaggiare, ma attenzione: il gestore afferma che non vuole entrare in competizione con gli altri operatori del settore. Scopriamo cos'è e come funziona TargaGO, dove si può utilizzare e cosa significa questa affermazione.
Il servizio, al momento attivo in via sperimentale, è semplicissimo da usare: vediamo tutti i dettagli e come iscriversi. E perché al suo annuncio abbia sollevato una serie di polemiche.
Indice
Cos'è TargaGo
TargaGo è un nuovo servizio di telepedaggio lanciato a luglio 2024 da Autostrade per l'Italia.
Lo strumento, che stando al sito ufficiale vuole "cambiare il modo di viaggiare", consente di pagare il pedaggio al casello autostradale senza abbonamento e la necessità di un dispositivo apposito come avviene con Telepass, UnipolMove o MooneyGO.
Ma com'è possibile? In pratica TargaGo, che è un servizio gratuito, utilizza un portafoglio digitale ricaricabile tramite carta di credito, di debito o prepagata, attraverso il sito o l'apposita app per iPhone e Android.
Il suo funzionamento è semplicissimo e sfrutta il meccanismo del videotooling: la vettura viene riconosciuta attraverso la targa tramite le telecamere posizionate presso i varchi convenzionali (che sono quelli del Telepass, ma non gli altri varchi).
Una volta rilevato il transito nelle corsie dedicate, TargaGo addebita il pedaggio scalando il relativo importo dal borsellino.
TargaGo può essere attivato al momento solo da privati e può essere utilizzato per tutti i veicoli di classe di pedaggio A e B con targa italiana, esclusi i motoveicoli e i mezzi pesanti.
Come per molti prodotti del genere, TargaGo consente di registrare fino a due targhe, e non è necessario essere proprietari del veicolo per registrare una targa, ma è necessario essere stati autorizzati dal proprietario.
Attenzione, al momento il servizio è in via sperimentale con l'accordo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è attivo solo sulla Tangenziale di Napoli con la supervisione dell'Università Federico II di Napoli.
L'infrastruttura è costata 4 milioni di euro e andrà a sostituire entro la fine del 2024 l'attuale sistema di Aspi, finora usato ogni anno da spòp 2.000 automobilisti.
In base al buon esito di questa fase di sperimentazione, a seguito di un confronto con Mit, Aiscat e le Autorità garanti, in futuro ci potrà essere un'estensione ad altri gestori esterni che siano interessati alla tecnologia.
Quanto costa TargaGo
TargaGo è completamente gratuito, così come la sua app per dispositivi mobili.
Non ci sono abbonamenti o sovrapprezzi da pagare: si paga esclusivamente il pedaggio.
Messa così, sembrerebbe il sistema destinato a cambiare veramente il modo di viaggiare, ma prima di tutto al momento è solo in via sperimentale, e non si sa se Autostrade per l'Italia (o altri gestori interessati) manterrà sempre questo modello di business.
Massimo Iossa, responsabile progetto TargaGo di Autostrade per l'Italia, ha spiegato, durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo San Giacomo, che, almeno per ora, il servizio è gratuito.
Inoltre Autostrade per l'Italia ha dichiarato di non aver intenzione di fare concorrenza agli altri gestori del telepedaggio o di entrare nel mercato.
Dove si può usare TargaGo
Come abbiamo spiegato nel primo capitolo, TargaGo al momento è attivo in via sperimentale solo sulla Tangenziale di Napoli, ma se la sperimentazione dovesse avere buon esito, nei prossimi mesi potrebbe essere esteso anche ad altre tratte.
Durante la presentazione non si è parlato solo di tratte gestite da Autostrade per l'Italia, ma anche di service provider esterni interessati.
Come attivare TargaGO
Per attivare TargaGo è sufficiente creare un account personale sul sito della piattaforma o tramite l'applicazione TargaGo, disponibile gratuitamente per Android e iOS.
Da sito, cliccate su Registrati, mentre da app acconsentite all'invio di notifiche e cliccate in basso su Avanti due volte, poi toccate Inizia. Nella schermata successiva cliccate sul pulsante verde Non hai un account? Registrati.
Ora nella schermata che si apre bisogna cliccare su Continua e inserire nome, cognome e indirizzo email. Cliccate su Continua e potrete inserire almeno una targa (fino a due).
Infine caricate il borsellino digitale inserendo i dati di pagamento della carta di credito, debito o prepagata.
Come funziona TargaGO
Come abbiamo anticipato, TargaGo non necessita di dispositivo e neanche di app in auto. Tutto quello che dovete fare è creare un profilo e caricare il borsellino digitale.
Poi dovrete andare nelle corsie apposite, quelle gialle riservate al telepedaggio (Telepass) e l'addebito avverrà automaticamente tramite il riconoscimento della targa, che secondo Autostrade per l'Italia avviene nel pieno rispetto della privacy degli utenti-
Tenete presente che nel caso in cui la targa sia associata al servizio TargaGo ma al momento del transito nella corsia dedicata sia presente a bordo un apparato di telepedaggio, l'addebito del pedaggio verrà effettuato tramite quest'ultimo e non tramite TargaGo.
Il profilo risulterà attivo se si possiede un credito di almeno 1 euro, altrimenti il servizio si disattiverà e non è possibile transitare nelle corsie dedicate effettuando il pagamento mediante TargaGo.
Se si transita comunque, il transito sarà considerato irregolare e quindi soggetto alle procedure di violazione, incluso l'invio del sollecito di pagamento al soggetto titolare/assegnatario del veicolo pari all'importo del pedaggio con l'aggiunta delle spese per oneri di accertamento.
In caso di credito inferiore a 1 euro si riceverà una notifica tramite app o un'email e potrete verificare il credito all'interno della sezione Viaggi dell'app.
TargaGo è un vero rivale di Telepass, UnipolMove o MooneyGo?
Come abbiamo anticipato, Autostrade per l'Italia ha dichiarato che TargaGo è inteso solo a sostituire il vecchio sistema ricaricabile del gruppo e non per fare concorrenza a servizi come Telepass, UnipolMove o MooneyGo.
Nello specifico, Luigi Massa, AD di Tangenziale di Napoli (Gruppo Autostrade per l'Italia), ha definito il servizio utile a snellire la congestione dei caselli in Tangenziale e abbattere le emissioni di CO2.
Nondimeno, all'indomani dell'annuncio, 2 luglio 2024, si è accesa un'aspra polemica. Alcune associazioni nazionali del settore dell'autotrasporto, come Unatras, hanno espresso parere contrario, definendo la tecnologia di videotolling "già considerata obsoleta in diversi Paesi che la impiegano da anni".
Il problema sarebbe che comporta "una media del 5% di errori di rilevazione, ed espone l'utenza a rischi di contestazione". Sulla stessa linea Confransporto, che ha chiesto l'intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
A questo proposito, Luigi Massa ha sostenuto che la tecnologia usata riduce il rischio "quasi a zero" e dal ministero fanno sapere che le sperimentazioni dimostrano come invece il videotolling sia affidabile.
Aetis, associazione che raccoglie i principali gestori per il pagamento dei pedaggi sulla rete autostradale a livello europeo tra cui Telepass, ha denunciato che sulla Tangenziale di Napoli Autostrade per l'Italia viola il regime di concorrenza nell'esazione del pedaggio, introdotto da una direttiva UE del 2019.
Il deputato del PD Luca Pastorino, invece, ha annunciato che presenterà un'interrogazione al ministro, in particolare anche per quanto riguarda la privacy. Anche su questo punto Massa sembra tranquillo, e ha ribadito come TargaGo sia attenta al rispetto della privacy dei clienti, specificando che per attivare il servizio "non servono né documenti personali né dati che riguardano l'autoveicolo".