Dalle ceneri di Inbox (ed da ex ingegneri Google), nasce Shortwave

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Inbox è stato probabilmente uno dei servizi più amati di Google, ma nel 2019 l'azienda ha deciso di "mandare al cimitero" il tutto, promettendo di portare la maggior parte delle interessanti funzioni del clienti di posta elettronica su Gmail (anche se ci sarebbe ancora molto lavoro da fare in questo senso).

Da ex ingegneri Google (tra cui Andrew Lee, fondatore del popolare Firebase), nasce Shortwave: si tratta, in parole povere, di un "clone di Inbox", visto che porta con sé tantissime funzioni del client di Google. Shortwave tratta la casella di posta elettronica come una "to do list", ovvero una lista di cose da fare che possono essere poi riordinate tramite gesture o eliminate. Non manca ovviamente la possibilità di "pinnare" le email o di impostare dei promemoria per specifici messaggi.

Interessante poi la gestione vera e propria delle email: ad esempio, quelle con una persona "vera" sono trattate come fossero i messaggi di una chat, mentre quelle legate a newsletter o a notifiche di social network sono ben divise dai messaggi importanti. Per funzionare, il servizio si appoggia a Gmail, e dunque è al momento compatibile solo con account Google.

Shortwave è completamente gratuito da utilizzare, ma nella versione free è possibile sincronizzare solo gli ultimi 90 giorni di posta elettronica. In ogni caso, vi lasciamo al sito web ufficiale, che raccoglie tutte le informazioni circa la versione a pagamento del servizio, che è disponibile anche su mobile, tramite l'app iOS e Android (per quest'ultima, è necessario seguire queste istruzioni per l'installazione).

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