Devil May Cry sbarca gratuitamente su Android e iOS con lo spin-off Peak of Combat: ma è gratis davvero o c'è il trucco?

8 months ago 158

Devil May Cry: Peak of Combat ha fatto capolino sugli store dedicati ai dispositivi mobili già da qualche giorno, ma in realtà i server hanno aperto solo da poche ore. Come si intuisce dal titolo, si tratta di uno spin-off della celebre serie di casa Capcom il cui primo capitolo risale a oltre 20 anni fa.

Nel corso di questi ultimi due decenni Dante e compagni sono diventati piuttosto famosi e apprezzati dai fan dei giochi di azione, e l'idea di avere una versione tascabile dello stesso gioco non può che stuzzicare la curiosità di tutti.

Spesso però i giochi mobile che si propongono come spin-off di serie famose si presentano con meccaniche free-to-play e gatcha che vantano ben poco gameplay e dinamiche atte a spingere sempre di più verso spendere soldi veri. È così anche per Devil May Cry: Peak of Combat? Sì e no.

Un biglietto da visita sbagliato

Aprendo la scheda del gioco su Google Play ci si trova di fronte a una serie di screenshot palesemente e pesantemente modificati, atti a far credere all'utente che il gioco sia superlativo. Già si parte male: quando i giochi hanno un biglietto da visita del genere all'atto pratico si dimostrano tutt'altro.

Purtroppo gli "errori" di traduzione ci sono anche in gioco.

Devil May Cry: Peak of Combat ovviamente non è come negli screenshot presenti su Google Play, ma fortunatamente non è così male. Proprio non c'era bisogno di modificare le immagini in quel modo, perché all'atto pratico il gioco mobile in questione ha una grafica 3D niente male, con impostazioni scalabili, tanti particellari e ambientazioni sufficientemente buone ed evocative. Non aspettatevi miracoli, è pur sempre un gioco gratuito per smartphone, ma rimane il fatto che non è così male.

Le dinamiche sono quelle che ci si aspetterebbe da un action 3D su smartphone: levetta analogica virtuale sulla sinistra per muoversi, quella destra per la telecamera e tanti pulsanti sempre sulla destra per attaccare, scansare, saltare e per l'uso di abilità speciali.

Il gioco, sulla falsa riga dei titoli originali, vi premia a seconda di quante combo riuscite a concatenare. È insomma facile sentirsi a casa se si è fan della serie.

Dov'è l'inghippo?

Devil May Cry: Peak of Combat è comunque un titolo free-to-play. Dopo qualche minuto di gioco si intuiscono le meccaniche gatcha, che alla fine ritroviamo in titoli molto diffusi come banalmente Genshin Impact. Inizialmente si manovrano personaggi assegnati dal gioco, ma ben presto si scopre di poterne collezionare di nuovi. Ora, i personaggi di Devil May Cry sono quelli, e non è che lo spin-off se ne inventi di nuovi. Si pescano in sostanza varianti più potenti (e con costumi diversi) di quelli già in proprio possesso, e ci sono ovviamente anche mostri che richiedono personaggi e poteri specifici per essere abbattuti più facilmente. Se non altro un po' di sostanza c'è: i livelli sono sempre più impegnativi, si sbloccano armi, esperienza, personaggi e sfide e si gioca davvero, non come alcuni gatcha che fanno tutto da soli.

Se gli volete dare una chance, perché mossi da curiosità o perché fan della saga, ecco i link per scaricarlo gratuitamente. Come avrete intuito, di acquisti in-app ce ne sono, quindi occhio.

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