Gemini un nuovo modello di intelligenza artificiale annunciato da Google giusto ieri, e quello che trovate qui sotto è un video dimostrativo delle sue capacità (questa è chiaramente Gemini Ultra, la versione più potente). La peculiarità di Gemini, rispetto ad altri concorrenti, è quella di essere multimodale, di poter cioè lavorare sulla base di vari input, anche visivi.
Gemini è in grado di interpretare disegni, simboli e in generale tutto ciò che è "reale", anche la sua posizione nello spazio, e di reagire di conseguenza, risolvendo magari dei puzzle, o dando informazioni pertinenti in base alle richieste dell'utente.
Gemini può creare piccoli giochi dal nulla, oltre a immagini e testi, rispondere e comprendere varie lingue, e fare collegamenti rapidi, sia logici che visivi. Può comprendere riferimenti di natura sociale o culturale, e potremmo andare avanti ancora a lungo ad annoiarvi.
Allora facciamo una patto: noi stiamo zitti, e voi guardate il video qui sotto, sono solo 6 minuti, con sottotitoli in inglese (purtroppo non ancora in italiano, ma si segue bene).
Guardatelo e pensate che le due persone che stanno interagendo tra loro non sono due persone: sono un uomo e "una macchina", una IA per la precisione, che fa anche qualche battutina qua e là. Lasciate stare tutte le visioni che vi si affolleranno nella mente in seguito ai tanti film di fantascienza che avrete visto: qui non ci sono Cyloni, Terminator, HAL 9000 o Johnny 5: c'è solo il futuro prossimo venturo.
Un anno fa il mondo non sapeva nemmeno cosa fosse l'intelligenza artificiale, oggi non solo abbiamo la possibilità di sfruttarla in molteplici attività, ma il suo potenziale è chiaramente stato appena scalfito. È questa la rivoluzione che guiderà il mondo tecnologico nei prossimi anni, e sarà una cosa che probabilmente cambierà in parte il nostro modo di vivere, lavorare e non solo, un po' come hanno fatto internet, gli smartphone e le altre grandi rivoluzioni tecnologiche degli ultimi 50 anni. È emozionante vederla nascere, e anche un po' "spaventoso", ma solo quando pensiamo a Skynet.