Due chiacchiere con Marco Colletta, il ragazzo italiano che ha stregato Apple

2 years ago 207

Ventitré anni da compiere. Al contrario della passione per la fotografia che lo accompagna da sempre, e dunque giovane non è, ha tutta una vita davanti Marco Colletta, il ragazzo di Taranto che nei giorni scorsi è salito su un aereo diretto a New York per farsi fotografare - questa volta lui - di fianco la sua The Cave, incorniciata e appesa nei locali di Apple. E non poteva che essere sorridente e serena l'espressione dello studente di ingegneria meccanica nella foto pubblicata sul suo profilo Instagram (quella in apertura), che con l'eco mediatica della sua vittoria - condivisa con altri nove appassionati di tutto il mondo - ha guadagnato decine di follower in poche ore.

Quest'anno la competizione Shot on iPhone mirava a valorizzare la fotografia macro, una delle novità introdotte con l'ultima generazione Pro di iPhone. Una giuria di esperti ha vagliato le centinaia realizzate da partecipanti di tutto il mondo con iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max per scegliere dieci foto, tra le quali c'è quella del 22 enne pugliese con cui ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere. Il soggetto è un ibisco, arbusto semplice, molto diffuso in Italia e per questo a portata di obiettivo, tanto che è stato beccato fuori la porta di casa.

'CERCO LA BELLEZZA OVUNQUE'

Del resto Marco Colletta, alla prima partecipazione ad una challenge di Apple, confessa di amare la fotografia fin dalla tenera età per una ragione molto semplice: "Ti spinge a cercare la bellezza ovunque, anche nelle cose più piccole, anche nei luoghi più impensabili". Non è imperativo spingersi chissà dove: intercettando l'ispirazione e scegliendo prospettiva e illuminazione in grado di valorizzare il soggetto, si può vincere una challenge internazionale anche dal giardino di casa.

Certo, poi serve pure uno strumento capace di valorizzare il mix (che nel caso di Colletta è un iPhone 13 Pro) oltre che la sensibilità per intervenire sui parametri giusti senza eccedere con i ritocchi: "Per l'editing ho utilizzato l'app Foto inclusa negli iPhone, regolando solamente vividezza e brillantezza".

"Volevo che l'inquadratura naturale dell'ibisco ci facesse sentire pienamente parte della sua bellezza", e con il senno di poi diremmo che ha colto nel segno, prima con la giuria, poi con la stampa nazionale e non, che ne parla da giorni. Lui, dal suo profilo Instagram, ha documentato tutto, postando nelle storie link e schermate di ogni blog o giornale che lo abbia citato. Ne ha inviate "molte" di foto ad Apple, Marco, stimolato dalla voglia di mettersi in gioco e dall'ascendente che la fotografia esercita in lui.

A convincere la giuria ed Apple - che gli riconoscerà indirettamente un premio in denaro acquistando la licenza per l'utilizzo commerciale della foto - è stato però il pistillo, come stretto in un morbido abbraccio dai petali dell'ibisco protagonista di The Cave che gli ha ricordato "una grotta profonda, pronta per essere esplorata".

Credo che scattare una bella foto - dice - vada ben oltre l'ottenere un'immagine piacevole da guardare: si tratta di dar voce a emozioni e sentimenti, di esprimere se stessi e la propria visione del mondo.

'L'INTERFACCIA MINIMAL DI IPHONE AIUTA A TRASFERIRE LE EMOZIONI'

E per questo loda l'interfaccia di iPhone, al centro di un'atavica disputa tra chi ne apprezza il minimalismo e chi al contrario preferisce l'approccio Android, che lascia all'utente la libertà di intervenire sui singoli parametri di scatto. Colletta non tentenna:

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Android 06 Mar

Il mio approccio alla fotografia si sposa perfettamente con quello di iPhone, che grazie a un'interfaccia semplice e intuitiva a mio parere consente una connessione diretta tra le emozioni dell'artista, quindi chi compone la sceneggiatura, e chi osserva la foto. È il plus di non dover fare troppe regolazioni prima di scattare: ci si può concentrare su quel che è essenziale per davvero.

'AD APPLE CHIEDEREI UN TELE CON PI ZOOM'

Se il giovane capace di stregare Apple potesse rubare qualcosa ai concorrenti di iPhone, prenderebbe un teleobiettivo dalla lunghezza focale maggiore. Nonostante il "tele" degli iPhone 13 Pro rispetto alla generazione precedente offra uno zoom maggiore, 3x invece che 2x, se Apple gli chiedesse un consiglio su come rendere fotograficamente più incisivi gli iPhone del futuro Colletta, ancora una volta, non avrebbe dubbi:

Apprezzo molto che il mercato degli smartphone stia introducendo teleobiettivi con lunghezze focali sempre più elevate. Mi capita spesso di fotografare degli animali ma non posso avvicinarmi molto, per non spaventarli: in questi frangenti avere uno zoom performante permette di ottenere uno scatto nitido e naturale.

'RISULTATO D FIDUCIA. PER IL FUTURO...'


A chiusura del nostro incontro virtuale chiedo se il riconoscimento da parte di Apple e gli occhi della stampa mondiale possano in qualche maniera indurlo ad approcciare seriamente la fotografia, a trasformare cioè una passione in una professione. Del resto il suo profilo Instagram è già molto ricco di foto.

Colletta risponde schietto e con la pacatezza da adulto navigato che lo ha caratterizzato fin qui, ma anche con la "potenza" di chi, a ventidue anni, ha ancora un ventaglio di opzioni davanti:

Indubbiamente si tratta di un risultato che accresce la fiducia in me e nei miei scatti. Sono appassionato di fotografia da molti anni e non escludo la possibilità di trasformare questa passione in professione, ma sono anche entusiasta di quel che studio nel mio corso di laurea in ingegneria meccanica. Per il momento quindi non escludo nulla, voglio solo fare del mio meglio per vivere appieno ogni mia passione.

(aggiornamento del 28 febbraio 2022, ore 09:48)


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