È di nuovo il momento in cui iPhone batte Android sulle app?

5 months ago 87

Per tantissimi anni ho utilizzato Android come mio unico OS mobile. Sono stati i primi anni di esistenza del sistema operativo Google e di quel periodo ricordo benissimo una cosa: la differenza fra i due sistemi operativi in termini di quantità di app disponibili nello store. La crescita del numero di app nel Play Store (al tempo Android Market) è stata tutto sommato costante e questa disparità si è colmata in tempi tutto sommato abbastanza ragionevoli, anche se non abbastanza per non far guadagnare a Apple un po' di margine in alcuni mercati.

Quando un utente sceglie se comprare uno smartphone Android o un iPhone non lo fa più quindi basandosi sull'esistenza o meno di una certa app per il proprio ecosistema, quanto piuttosto per ragioni che riguardano l'hardware, le capacità dei dispositivi, l'affezione verso un certo ecosistema, l'estetica e ancora altri. Ma forse dovremmo iniziare a parlare al passato?

Ho iniziato a maturare questo pensiero qualche mese fa quando ho iniziato a cercare una nuova app per tracciare i pacchi visto che la mia preferita era stata praticamente abbandonata (qui la lista delle migliori app per tracciare i pacchi).

Ho scoperto che la migliore app, e anche la più gettonata per certi versi esisteva solo per iOS (spoiler: si chiama Parcel). E la differenza con le controparti per Android è stata abbastanza impietosa: nessuna era così completa o se lo era richiedeva il pagamento di un abbonamento estremamente costoso. Come sempre, ciascuno si può trovare meglio o peggio con varie app, ma il fatto che la migliore app (seppur anche questa con una parte a pagamento) non fosse disponibile per Android mi ha indispettito.

Ho poi però scoperto Flighty, quella che è indubbiamente la migliore app in assoluto per tracciare i propri voli, non solo per il futuro, con statistiche in tempo reale che funzionano con una precisione quasi telepatica quando si è in aeroporto, ma anche per il passato, per gli amanti delle statistiche. Ebbene non c'è assolutamente niente di simile per Android (per i curiosi consiglio App In The Air).

E allora ho indagato e ho scoperto che è un fenomeno che sta guadagnando (purtroppo) di nuovo una certa popolarità. Supponiamo perché il ritorno economico sia più garantito su iPhone per team composti da poche persone, ma i motivi potrebbero essere molteplici.

Chiedendo sui social e ai colleghi ho scoperto che questi non sono casi sporadici che riguardano solo le mie abitudini. Tre le app citate Fantastical (calendario), Things e Clear (app per i to-do), Procreate (app di disegno), Helide e Hypstamatic Classic (app fotocamera) e Overcast (app per i podcast).

È iniziata una nuova era in cui è di nuovo "accettabile" che svariate app di spessore esistano solo per iOS? Forse Google dovrebbe preoccuparsi e capire da questi sviluppatori come incentivarli ad abbracciare anche l'OS mobile più diffuso al mondo?

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