"I fan di Apple iniziano a restituire i loro Vision Pro". Così The Verge titola un articolo riguardo il fatto che molti acquirenti del visore di Apple lo stanno riconsegnando alla casa di Cupertino, giusto perché tra poco scadranno i 14 giorni in cui è possibile fare il reso. E sia chiaro che non stiamo affatto dicendo che non ci sia del vero dietro, del resto le testimonianze parlano da sole, soltanto non siamo pronti a scommettere che questo implichi per forza uno scontento generale.
Partiamo intanto dai problemi segnalati. Molti di questi utenti lamentano mal di testa, chinetosi, e occhi secchi e irritati: tutte cose senz'altro vere, ma molto comuni con i visori VR. Col tempo si possono anche risolvere, ma comunque sarebbero successe anche con altri modelli, segno probabilmente che chi l'ha provato non aveva dimestichezza con questo tipo di dispositivi
Un'altra lamentela è relativa al peso, che però viene mitigato molto usando la fascia alternativa, senz'altro meno bella di quella predefinita, ma assai più pratica.
Oltre al comfort ci sono critiche anche sul fronte della produttività, che non riesce a giustificare il prezzo elevato, ma era anche difficile aspettarsi chissà che cosa visto che per ora il parco app non è così ampio e anche a pagamento.
Al netto di tutto ciò, osservando i profili della maggior parte degli utenti citati da The Verge è evidente che questi non siano il classico consumatore medio, ma piuttosto degli influencer in vari ambiti, che avevano acquistato il prodotto per realizzarci sopra dei contenuti o per pura curiosità, usandolo pochissimo. E poi ovviamente scatta il reso perché sono pur sempre 3.500$ per un prodotto che magari non faceva nemmeno parte della tua sfera di influenza. Possiamo però insinuare il dubbio che sarebbe stato reso a prescindere (o comunque con un'elevata probabilità)?
Aggiungo una nota personale a tutto ciò: quando uscirono i Google Glass li acquistai pagandoli intorno ai 2.000€ (a memoria), che non saranno 3.500$ ma erano comunque una bella cifra per un prodotto del genere.
Li tengo ancora come un cimelio, perché al di là di tutto rappresentano un pezzo di storia della tecnologia, così come sarà senz'altro per Vision Pro, indipendentemente dal suo destino. Chi adesso lo sta restituendo ad Apple è tutto fuorché un fan dell'azienda, e nemmeno un appassionato di tecnologia in generale, se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i.