È guerra sui browser: Chrome e Firefox contro Apple, le norme UE non bastano

7 months ago 85

Una delle tante novità previste dal DMA (Digital Markets Act), ossia il nuovo regolamento per i mercati digitali dell'Unione Europea, riguarda i browser su iPhone: a partire da iOS 17.4, infatti, Apple consentirà ai browser di terze parti di utilizzare i propri motori di rendering, non costringendoli più ad adottare WebKit, ossia il motore dietro Safari. Fino a ora, infatti, tutti i browser disponibili su iPhone erano sostanzialmente poco più di reskin di Safari, costretti a utilizzare lo stesso engine del browser di default di Apple.

Da marzo, con l'entrata in vigore del DMA, non sarà più così, ma ovviamente le nuove regole si applicano solo per l'Unione Europea. E questo è un problema per Google e Mozilla che, se vorranno effettivamente sviluppare un browser per iPhone col proprio engine, si vedranno costretti a mantenere lo sviluppo di due versioni in parallelo, una per l'UE e l'altra per il resto del mondo.

Un portavoce di Mozilla, Damiano DeMonte, ha commentato la notizia a TheVerge criticando molto Apple e il modo in cui ha scelto di implementare le normative europee:

"Stiamo ancora esaminando i dettagli tecnici, ma siamo estremamente delusi dal piano proposto da Apple di limitare il BrowserEngineKit appena annunciato alle applicazioni specifiche per l'UE.

L'effetto sarebbe quello di costringere un browser indipendente come Firefox a costruire e mantenere due implementazioni separate del browser, un onere che Apple stessa non dovrà sostenere.

Le proposte di Apple non offrono ai consumatori una scelta valida, rendendo il più difficile possibile per gli altri fornire alternative competitive a Safari. Questo è un altro esempio di come Apple crei barriere per impedire una vera concorrenza tra browser su iOS.

Dopo la dichiarazione di DeMonte, la vicepresidente della divisione Chrome di Google, Parisa Tabriz, ha commentato su X che Apple non sta prendendo seriamente la possibilità di offrire una scelta di browser su iOS.

A proposito di Chrome, un'altra limitazione che sicuramente non sarà andata giù a Google è l'impossibilità di "sincronizzare cookie e stato tra browser e altre app, anche app dello stesso sviluppatore", come previsto dai requisiti per la privacy di Apple.

Questa norma, che certamente tutelerà anche la privacy dell'utente, limiterà molto lo spazio di azione per Google, che fa della sincronizzazione tra i suoi servizi uno dei suoi punti di forza.

Al momento non sappiamo se e quando Google e Mozilla lanceranno effettivamente i loro browser con engine proprietario in Unione Europea, ma è estremamente improbabile che Apple deciderà di sua volontà di consentire la stessa libertà in altri mercati.

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