Tra vibrazione, passkey e miglioramenti vari, sono numerose le novità che ci attendono con Android 15, e una riguarda anche l'esperienza di ascolto (sapete come scaricare musica gratis sul cellulare?).
Come annunciato da Google, infatti, nell'ultima versione del robottino l'audio spaziale sarà ancora più immersivo grazie al supporto al Bluetooth LE Audio. Scopriamo cosa significa.
Cos'è l'audio spaziale
Probabilmente avrete sentito parlare dell'audio spaziale, visto che ormai quasi tutti i servizi di streaming si sono lanciati in questa tecnologia per migliorare l'esperienza d'ascolto dei loro utenti.
Ma cosa significa? In pratica, quando ascoltate la musica o guardate un film con le cuffie, avrete a disposizione solo due canali stereo, destra e sinistra, e questo significa che sentirete i suoni provenire da davanti.
Per migliorare l'esperienza musicale ci sono due possibilità. Migliorare la qualità, ed è la strada percorsa verso l'audio lossless. Non tutti però sono abbastanza sensibili da percepire la differenza tra un file mp3 e un brano lossless, soprattutto se usano auricolari o cuffie in mobilità.
Per questo si è pensato a un modo che migliori l'ascolto in maniera immediatamente riconoscibile, da tutti, ovvero facendo in modo, tramite un "trucco" software, che l'audio provenga da diverse sorgenti. Come al cinema.
Pensate per esempio se state ascoltando i suoni di una giungla, con tutti i rumori e le "voci" degli animali provenire da dietro, destra o sinistra, avvolgendovi. Allo stesso modo il passaggio di un treno, che sentirete arrivare da una direzione, passarvi davanti e poi passare oltre, con il suono che si affievolisce nell'altra direzione.
Si chiama audio immersivo, 3D o spaziale.
I tipi di audio spaziale
Ci sono però due tipi di audio spaziale: statico e dinamico. Con l'audio spaziale statico, i suoni sono ancorati all'utente e si muovono con loro, indipendentemente da come muoverà la testa. Un uccello che cinguetta alla loro sinistra sarà sempre alla loro sinistra, non importa come si muovano (sotto, a sinistra).
Con l'audio spaziale con tracciamento della testa, ovvero quello dinamico, i suoni sono posizionati nell'ambiente intorno all'utente. Rivolgendo la testa a sinistra, l'utente sentirà ora l'uccello cinguettare davanti a loro (sotto, a destra), il che crea un'esperienza molto più realistica e appagante.
In Android 15 arriverà l'audio spaziale dinamico tramite Bluetooth LE
Android supporta da tempo l'audio spaziale. In Android 13, Google ha aggiunto API che consentono agli sviluppatori di app di scoprire se il telefono è configurato per supportare la funzione.
Se lo fa, finché l'app cerca di riprodurre contenuti che possono essere spazializzati (di solito audio con 5.1 o più canali), la piattaforma emetterà audio spazializzato. Se non lo fa, è perché il produttore del dispositivo non ha fornito un effetto che la piattaforma può utilizzare per spazializzare l'audio.
Tutti i dispositivi audio cablati e wireless possono supportare l'audio spaziale, almeno il tipo statico, ma per l'audio spaziale dinamico è diverso.
Prima di tutto, visto che richiede il monitoraggio della posizione della testa, l'auricolare collegato deve disporre di sensori di tracciamento.
Inoltre il produttore del telefono deve configurarlo per utilizzare un codec audio Bluetooth a bassissima latenza ma, visto che è necessario elaborare l'audio molto rapidamente mentre traccia anche i movimenti della testa dell'utente, può assorbire una notevole quantità di energia.
Ecco perché per questa tecnologia è meglio passare al Bluetooth LE Audio (Low Energy Audio), un profilo di trasmissione molto diverso dal Bluetooth classico e che consuma meno energia.
Inoltre il Bluetooth LE Audio consente una minore latenza per il tracciamento della testa e un migliore utilizzo della larghezza di banda per un'esperienza ancora più coinvolgente, secondo Google.
Attualmente Android non supporta l'audio spaziale tramite Bluetooth LE Audio, ma è quanto avverrà con Android 15, almeno stando a quanto dichiarato da Google all'I/O 2024. Il che consentirà agli utenti di godere di un audio spaziale ancora più coinvolgente, anche grazie al fatto che ormai sul mercato ci sono sempre più prodotti compatibili con LE Audio.