L'inizio dell'anno è tempo di buoni propositi, che, per le aziende, diventano veri e propri obiettivi. È quanto ha fatto Sundar Pichai, l'amministratore delegato di Google, rilasciando ai dipendenti della GrandeG una nota interna che definisce i traguardi da raggiungere nel corso dell'anno (a proposito di Google, sapete come impostare il motore di ricerca come pagina iniziale?).
Tra questi c'è ovviamente tanta intelligenza artificiale, ma anche l'intenzione di migliorare su tutti i settori, consumer o aziendale, e, per quanto riguarda gli aspetti societari, migliorare l'efficienza (tradotto: anche tagliare i posti di lavoro).
Ma quali sono questi obiettivi? Vediamoli:
- Presentare l'IA più avanzata, sicura e responsabile del mondo.
- Migliorare la conoscenza, l'apprendimento, la creatività e la produttività.
- Produrre le piattaforme e i dispositivi di personal computing più utili.
- Consentire alle organizzazioni e agli sviluppatori di innovare su Google Cloud.
- Fornire i prodotti e le piattaforme più affidabili al mondo.
- Costruire un Google straordinario, per i Googler e per il mondo.
- Migliorare la velocità, l'efficienza e la produttività dell'azienda e offrire risparmi sui costi che siano duraturi.
Come possiamo vedere, per PIchai l'IA è l'obiettivo più importante.
È in cima alla sua lista, il che la dice lunga sulle sue ambizioni, e abbraccia una serie di funzionalità e prodotti di cui è difficile tracciare un confine.
Se infatti a fine 2022 abbiamo ricevuto la novità di Gemini, l'azienda sta già preparando versioni più avanzate, oltre a soluzioni mirate per i consumatori come l'esperienza di ricerca generativa (SGE) o Duet AI, l'assistente per i clienti Workspace.
Da questo punto di vista, vediamo che Pichai abbraccia nei suoi propositi entrambi i settori del suo business. Se da un lato si rivolge ai consumatori parlando di piattaforme e dispositivi più utili, dall'altro prende direttamente di mira il ramo aziendale con Google Cloud, curiosamente l'unico prodotto della GrandeG nominato direttamente.
Ma ce n'è anche per i dipendenti: Pichai vuole una società più snella ed efficiente, e soprattutto vuole risparmiare sui costi. Questo è un punto importante - e preoccupante per i dipendenti dell'azienda.
Secondo quanto si è potuto apprendere, Pichai ha espressamente detto di avere "obiettivi ambiziosi" e di voler investire "nelle nostre grandi priorità quest'anno", aggiungendo poi "la realtà è che per creare la capacità di questo investimento, dobbiamo fare scelte difficili".
Scelte difficili significa licenziamenti, e anche se il CEO ha rassicurato che non raggiungeranno i 12.000 tagli dell'anno scorso, impatteranno una serie di gruppi, rimuovendo "dei livelli per semplificare l'esecuzione e migliorare la velocità in alcune aree".
Il processo era già stato avviato una settimana fa con una riorganizzazione societaria importante, soprattutto per quanto riguarda la realtà aumentata, ma che in generale ha visto l'accorpamento delle divisioni hardware dei diversi prodotti con il licenziamento dei fondatori di Fitbit.
Pichai ha messo le carte in tavola, quindi: vuole un'azienda più concreta. Ma se questo significherà la chiusura del cimitero Google, questa è un'altra storia.