Proseguono incessanti le critiche sul nuovo corso di Twitter targato Elon Musk, e parallelamente non cessano i tweet dal tono provocatorio pubblicati dal neo-proprietario. La situazione è in continuo divenire, e bisogna essere capaci di interpretare i messaggi dando loro il giusto peso. Certo è che quando l'autore dei post è Musk stesso, si fatica a capire quale sia il confine tra provocazione e reali intenzioni.
É, questo, il caso delle conseguenze che potrebbero verificarsi nel caso in cui Google ed Apple decidessero di estromettere Twitter dalle loro rispettive piattaforme, ipotesi (remota) che alcuni analisti hanno lanciato sui social se in futuro dovessero essere rilevate non conformità dell'app ai termini e condizioni di Play Store ed App Store.
Tutto è nato da un messaggio pubblicato su Twitter dalla commentatrice politica americana di fede conservatrice Elizabeth Wheeler, che lancia l'idea di uno smartphone realizzato da Musk. "L'uomo costruisce razzi per Marte, un piccolo stupido smartphone sarebbe facile, no?"
La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere troppo:
Spero ovviamente che non si arrivi a questo, ma sì, se non ci fosse altra scelta, farei un telefono alternativo.
Ricordate Freedom Phone? Era lo smartphone libero, basato su FreedomOS (una versione rimaneggiata di Android), con tanto di app store proprietario e Parler preinstallata voluto lo scorso anno dal miliardario (in bitcoin) Erik Finman. Come immaginabile, il progetto è fallito praticamente subito. L'idea di Elon Musk - se così si può definire - assomiglia molto a questo caso: se nessuno mi vuole, allora costruisco uno smartphone tutto mio con store proprietario, pronto a contrastare iOS e Android. Similitudini ci sono anche con HTC First, il Facebook Phone del 2013 che, anche in questo caso, non ha avuto successo sul mercato.
Leggiamola almeno per ora come una semplice provocazione da parte di Elon Musk, interpellato sull'argomento ma probabilmente colto anche un po' di sorpresa. Tra i seguaci della commentatrice l'idea è comunque piaciuta: al sondaggio "passereste ad un tELONphone?" il 51,2% dei 130.000 votanti ha risposto sì.
ANCORA GUAI SUI LICENZIAMENTI
Mentre si sogna su un Twitter-phone ci sono questioni ben più urgenti da risolvere. Il riferimento va ai licenziamenti in azienda, ed in particolare a quello di Sinead McSweeney, VP, Global Public Policy and Philanthropy di Twitter con sede in Irlanda. La manager ha ottenuto dall'Alta Corte di Dublino il blocco del suo licenziamento avvenuto dopo la mancata risposta (affermativa) di impegno hardcore alla causa aziendale voluto da Musk. Non avendo risposto alla mail inviata dal proprietario, subito dopo le sono stati bloccati gli account ed è stata licenziata. Anzi, si è "dimessa volontariamente" non avendo accettato le nuove condizioni. Il caso verrà discusso in questi giorni in tribunale.