Facebook e Instagram a pagamento contrari al DMA: Meta rischia grosso

Il modello Pay or consent di Meta è contrario al Digital Markets Act: lo ha dichiarato la Commissione Europea spiegando che la soluzione adottata dalla società di Mark Zuckerberg non rispetta l'art. 5 par. 2 del DMA secondo cui i gatekeeper sono tenuti a chiedere il consenso degli utenti per l'uso dei loro dati e a mettere a disposizione un'alternativa meno personalizzata ma equivalente.

Questa scelta binaria costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non riesce a fornire loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta.

Articolo 01 Mar

Apps 29 Nov

L'offerta Pay or consent prevede che gli utenti di Facebook e Instagram scelgano tra:

• abbonamento mensile a versione senza pubblicità
• mantenimento dell'accesso gratuito con pubblicità e profilazione

Da qui il parere della Commissione, secondo cui la non conformità al DMA è dovuta al fatto che il modello scelto da Meta

1. non consente agli utenti di optare per un servizio che utilizza meno dati personali ma che è altrimenti equivalente al servizio basato sugli "annunci personalizzati"
2. non consente agli utenti di esercitare il loro diritto di acconsentire liberamente alla combinazione dei propri dati personali.

Quello comunicato a Meta è un parere preliminare che non pregiudica l'esito dell'indagine. L'azienda di Zuckerberg può ora difendersi rispondendo alla Commissione. L'indagine verrà conclusa entro marzo 2025. Nel caso in cui dovesse essere confermata la violazione dell'art. 5 par. 2 del DMA, Meta rischierebbe una multa fino al 10% del suo fatturato mondiale, fino al 20% in caso di violazione ripetuta.

L'offerta a pagamento prevede:

• acquisto da web: 9,99 euro/mese
• acquisto da iOS o Android: 12,99 euro/mese

Possono abbonarsi gli utenti maggiorenni. Chi non si abbona continua ad utilizzare le due piattaforme come sempre fatto.