Fitbit richiama Ionic a causa di un remoto rischio di ustione

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Fitbit Ionic è stato il primo smartwatch a tutto tondo lanciato sul mercato dall'azienda statunitese prima di essere acquisita formalmente da Google. Nelle ultime ore sono emerse preoccupanti novità sul conto del dispositivo.

Fitbit ha intrapreso volontariamente un richiamo ufficiale del suo Ionic a livello mondiale a causa del rischio di ustioni che comporterebbe il suo utilizzo. Tale rischio è da considerarsi molto basso in termini di frequenza: secondo la Consumer Product Safety Commission (CPSC) statunitense, Fitbit ha ricevuto almeno 174 segnalazioni di surriscaldamento della batteria dello Ionic.

Accompagnate alle segnalazioni troviamo 78 segnalazioni di ustioni, che includono due ustioni di secondo grado e quattro di terzo grado negli USA. Altre 40 segnalazioni sono arrivate da altri paesi. Le vendite dello Ionic, conclusesi nel 2020, si attestano a circa 1 milione di dispositivi nel mercato USA e a circa 690.000 negli altri paesi. Da questo deduciamo che le percentuali inerenti ai surriscaldamenti e ustioni sono esigue, ma comunque preoccupanti al punto da far intraprendere a Fitibit un ritiro ufficiale del prodotto.

Fitbit precisa che tutti coloro che possiedono un Fitbit Ionic dovranno contattare l'azienda per la restituzione del prodotto, anche se lo smartwatch funziona regolarmente. Alla restituzione corrisponderà un rimborso in denaro. Oltre al rimborso verrà offerto uno sconto per acquistare un nuovo dispositivo Fitbit, il quale sarà valido per 90 giorni. Per maggiori dettagli vi rimandiamo al sito ufficiale Fitbit.

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