È la dura realtà del denaro, e il capo di Ford, Jim Farley ha deciso: non lanceranno più veicoli in perdita. La storica casa americana, secondo produttore di veicoli elettrici in madrepatria, ha annunciato che daranno la priorità alle auto ibride, rivedendo almeno parte dei suoi piani sulle vetture solo a batteria.
Vediamo cosa comporta questa decisione e a cosa è dovuta, tenendo presente che si riferisce in gran parte alla situazione negli Stati Uniti, mentre i piani completamente elettrici dell'azienda in Europa non dovrebbero essere intaccati.
Le auto elettriche non rendono
L'annuncio è arrivato direttamente dal produttore, che sente la pressione di un mercato in continua evoluzione, con i marchi cinesi che stanno proponendo vetture a prezzi insostenibili.
Nel 2022 Ford aveva creato una squadra di 300 persone dedicata allo sviluppo di un'auto elettrica a basso costo (progetto Skunkworks), e il primo veicolo sarà un pick-up di medie dimensioni che verrà lanciato nel 2027 (doveva arrivare nel 2025).
Ricordiamo che attualmente negli Stati Uniti il produttore ha a catalogo Mach-E e il pick-up F-150 Lightning. Inoltre, sempre negli Stati Uniti il divario di prezzi tra auto elettriche e auto a benzina si è ridotto moltissimo, e nonostante una flessione, le previsioni sono di una forte crescita.
Tanto che le vendite dei pick-up F-150 e Maverick (la cui versione elettrica non è ancora stata lanciata, mentre è presente come ibrido) sono aumentate del 34% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Non abbastanza per affrontare il mercato. Il direttore finanziario di Ford, John Lawler, ha dichiarato di non essere "stati in grado di mettere insieme un veicolo che soddisfacesse il nostro requisito di essere redditizi nei primi 12 mesi".
La divisione elettrica dell'azienda ha infatti riportato una perdita di 1,1 miliardi di dollari, che ha attribuito in parte alla "pressione dei prezzi a livello di settore sui veicoli elettrici di prima generazione".
Se a questo si aggiunge che le auto elettriche si svalutano anche del 50% dopo il primo anno e la pressione dei produttori cinesi che hanno "strutture di costo vantaggiose tra cui integrazione verticale, ingegneria a basso costo, tecnologia delle batterie avanzate multi-energia ed esperienze digitali", secondo Ford, è la ricetta perfetta per far innervosire gli investitori.
Quindi hanno deciso che se questi "veicoli non sono redditizi", "ci adatteremo e prenderemo quelle decisioni difficili, ed è quello che abbiamo fatto".
Il CEO Farley ha dichiarato di aver imparato molto su quello che i clienti vogliono e apprezzano, e hanno costruito un piano che offre ai nostri clienti la massima scelta e gioca con i loro punti di forza.
Il che significa un taglio delle spese di capitale annuali dedicate ai veicoli elettrici puri da circa il 40% al 30% e maggiori investimenti nelle auto ibride, per quella che è stato definito un "ampliamento della strategia di elettrificazione per raggiungere più clienti e migliorare la redditività", pur continuando a ridurre la CO2.
Cosa comporta il cambio di rotta
Meno veicoli elettrici e più auto ibride, quindi, ma cosa comporta questa decisione? Partiamo dai veicoli elettrici.
Ford lancerà comunque un nuovissimo furgone commerciale totalmente elettrico che inizierà la produzione nel 2026 in Ohio, seguito da vicino nel 2027 da due nuovi veicoli.
Il primo è un pick-up di medie dimensioni basato sulla piattaforma progettata dal team skunkworks a Irvine, in California. La vettura, nome in codice T3, di cui abbiamo già parlato nel precedente capitolo, dovrebbe essere il successore dell'F-150 Lightning ed è stata rinviata rispetto ai piani precedenti. Il secondo è un furgone di nuova generazione da assemblare nel Tennessee.
Verrà cancellato invece il progetto di un nuovo SUV elettrico a tre file di sedili, che Farley aveva definito un "treno proiettile personalizzabile", e che diventerà ibrido. Cancellando questo veicolo e ritardando il pick-up di prossima generazione, Ford spera di arginare le perdite derivanti dai suoi piani legati all'elettrico.
Ma non sarà economico. Ford spenderà circa 400 milioni di dollari per convertire il SUV in ibrido, e la cancellazione del progetto costerà altri 1,5 miliardi di dollari, per un totale di 1,9 miliardi di dollari buttati.
Lawler ha dichiarato che Ford ha "diverse tecnologie ibride in fase di sviluppo" e sta lavorando su altre opzioni di powertrain. "Continueremo a fornire veicoli a benzina e veicoli diesel, perché c'è una domanda", ha confermato.
"Il nostro obiettivo è quello di portare Ford in crescita, con un margine più elevato, più capitale e un business efficiente e duraturo", ha detto Lawler.
A difesa di Ford, c'è da dire che, almeno negli Stati Uniti, non è l'unica a pensarla in questo modo. General Motors e Honda l'anno scorso hanno abbandonato un piano per co-sviluppare veicoli elettrici a basso costo, con GM che ha preferito dare la priorità agli ibridi.
E Volkswagen America ha affermato di recente che "un approccio equilibrato è il modo migliore".
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