Aspettiamoci miglioramenti di sostanza per i display e per le fotocamere di Samsung Galaxy S25: in occasione della presentazione dei suoi ultimi risultati finanziari trimestrali, nella tradizionale sessione di domande e risposte con gli investitori che si tiene subito dopo, il responsabile della divisione mobile Daniel Araujo ha confermato che gli smartphone continueranno a proporre le migliori specifiche e innovazioni tecnologiche.
Il dirigente ha anche confermato, anche se in modo un pochino velato, l’arrivo dell’Exynos 2500, anche se si è limitato a dire che la società sta preparando "il miglior AP [Application Processor] del settore" e che sarà affiancato a memorie di pari livello qualitativo. Il chip non viene chiamato per nome, ma il riferimento è chiaro. Resta da capire se lo sarà davvero, il miglior chip in circolazione: il dubbio è legittimo perché finora Samsung è sempre stata un pochino indietro rispetto alla controparte Qualcomm - il 2023 in cui tutti i Galaxy S a livello globale sono arrivati con chip Snapdragon rimane uno dei migliori di sempre per noi europei.
In ogni caso, Araujo non si sofferma più di tanto nei dettagli tecnici di quali saranno questi upgrade, ma qualche teoria possiamo formularla, anche basandoci sulle indiscrezioni emerse fin qui. Dal punto di vista del display, beh, c’è poco da dire: i pannelli OLED Samsung sono i migliori sul mercato per luminosità, fedeltà cromatica e non solo. È possibile che vedremo i display dei Galaxy S25 già... tra qualche settimana: si dice che sia i Pixel 9 sia gli iPhone 16 (almeno i Pro) monteranno già le unità di generazione successiva a quella vista sui Galaxy S24 a inizio anno.
Per quanto riguarda le fotocamere, invece, per ora è emerso solo che la telefoto ravvicinata del modello Ultra dovrebbe passare da un sensore da 10 MP a uno da 50, mantenendo comunque uno zoom 3x. Questo potrebbe garantire anche un nuovo step di zoom ottico: come sappiamo i sensori da 50 MP ricorrono generalmente alla tecnica del pixel binning 4-in-1 - sostanzialmente le informazioni di quattro pixel adiacenti vengono combinate per fare un “super pixel”. Le foto escono a 12,5 MP ma sono di qualità superiore. Rinunciando al binning e ritagliando l’immagine sempre a 12,5 MP si otterrebbe quindi uno zoom 6x - di qualità inferiore, è vero, ma senza artifici software per l’ingrandimento.