Potrebbe essere Garmin, un po’ a sorpresa, a portare sul mercato il primo smartwatch con display MicroLED: nelle scorse settimane sono stati avvistati riferimenti ufficiali a due nuovi modelli di orologi sportivi del produttore dagli sviluppatori di watchface - Tactix 8 AMOLED e, appunto, Fenix 8 MicroLED. Ora uno sviluppatore anonimo sostiene di aver visto, in effetti anche tenuto in mano, proprio quest’ultimo.
La fonte in questione, che si è descritta come uno sviluppatore di app fitness, ha contattato i colleghi di Android Central per divulgare le informazioni; dice che il prototipo MicroLED è stato mostrato a un gruppo di sviluppatori sotto NDA (Non-Disclosure Agreement: sostanzialmente impegno legale a non divulgare le informazioni riservate mostrate). La descrizione del dispositivo è... anticlimatica, tocca osservare. Le differenze con un “normale” Fenix 8 AMOLED (foto in apertura) sono a una prima occhiata impercettibili, e anche dal punto di vista della compatibilità delle app sembra che il lavoro di adattamento per gli sviluppatori sia marginale.
La fonte dice che l’orologio è “incredibilmente costoso” e “probabilmente un progetto futuro”. Tutto questo è piuttosto in linea con quanto sappiamo a oggi sui MicroLED, tecnologia molto promettente ma ancora molto difficile da produrre in modo stabile e affidabile. Come dicevamo, anche Apple e Samsung stanno lavorando sodo per proporre dispositivi con questa tecnologia, ma i ritardi continuano ad accumularsi. Alcune previsioni iniziali dicevano che Apple Watch MicroLED sarebbe arrivato già quest’anno, allo stato attuale il 2026 sarebbe già un bel risultato.
La tecnologia MicroLED è concettualmente simile a quella degli OLED: a ogni pixel che compone il display corrisponde un LED, o meglio un gruppo di LED che ne determina il colore e la luminosità in modo univoco e indipendente, senza retroilluminazione come avviene nei tradizionali pannelli LCD (e nei MiniLED). L’unica differenza è che i LED non sono di natura organica, come invece avviene negli OLED. Questo, sulla carta, comporta diversi vantaggi: nessun rischio di burn-in più o meno permanente, maggior longevità, luminosità più elevata.