Gli aggiornamenti di Windows 10 a pagamento: ecco perché

9 months ago 169

Microsoft è un punto di riferimento assoluto quando si parla di PC e dei sistemi operativi che li animano. Parliamo ovviamente di Windows, il sistema operativo che troviamo su milioni di PC e notebook in tutto il mondo.

L'ultimissima generazione del sistema operativo è Windows 11, che ormai conosciamo bene e che ha già ricevuto diversi aggiornamenti importanti, come quello che ha portato Copilot. Ma il predecessore Windows 10 gode ancora di un discreto successo tra gli utenti.

Attualmente infatti Windows 10 risulta utilizzato ancora da un buon numero di dispositivi in tutto il mondo. Le ragioni possono essere diverse: qualcuno vi è affezionato e non vede la necessità di passare a Windows 11, altri hanno dispositivi che non supportano ufficialmente Windows 11, mentre altri ancora hanno dispositivi aziendali che devono necessariamente girare su Windows 10.

E forse anche per questa ragione Microsoft ha appena annunciato un importante cambiamento in merito alle sue politiche di aggiornamento per Windows 10. Si tratta delle politiche che riguardano gli aggiornamenti software oltre la scadenza del periodo di supporto.

Per Windows 10 tale scadenza è stata fissata al 14 ottobre 2025.

Seguendo la logica, oltre il periodo di supporto non dovrebbero arrivare aggiornamenti. Microsoft da sempre permette alle aziende di sottoscrivere dei programmi di supporto, definiti Extended Support Update, per ricevere aggiornamenti di sicurezza anche dopo la scadenza del supporto. Questo proprio per supportare le aziende che hanno necessità di tenere i propri dispositivi a una versione specifica, magari anche obsoleta, del suo sistema operativo.

La novità è che ora Microsoft permetterà anche agli utenti privati di sottoscrivere tali programmi, in modo da ricevere aggiornamenti di sicurezza per Windows 10 anche dopo ottobre 2025. Si tratta quindi a tutti gli effetti di aggiornamenti a pagamento per Windows 10. Microsoft precisa che si tratterà esclusivamente di aggiornamenti di sicurezza, i quali non includeranno novità software. In futuro dovrebbe anche comunicare quali saranno i prezzi di tali abbonamenti.

La novità ci sembra abbastanza rilevante, e conferma la sostenuta diffusione che ancora oggi si verifica per Windows 10, anche tra gli utenti privati.

Questa arriva insieme alla notizia, di qualche giorno fa, per cui Copilot dovrebbe arrivare anche su Windows 10.

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