Nel settore di mercato dei dispositivi indossabili ci troviamo di fronte a un importante cambio di passo. Gli smart ring, o anelli smart, stanno ormai per invadere il mercato e stando ai dati appena emersi online potrebbero essere qualcosa in più dei classici dispositivi indossabili in termini di monitoraggio della salute.
Nello specifico, parliamo di Oura Ring, un prodotto che è salito alla ribalta durante la pandemia del COVID e che è passato alla storia come uno dei primi anelli smart commerciali. Torniamo a parlarne perché l'azienda che lo produce ha partecipato a un interessante studio in cui il suo anello smart ha dato prova di poter individuare gli stati depressivi degli utenti.
Oura Ring è stato indossato da 20.880 utenti provenienti da 106 paesi durante uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell'Università della California e successivamente pubblicato su Nature. Lo scopo principale dello studio era capire se il dispositivo fosse in grado di rilevare i primi segni di infezione da COVID-19.
Il risultato finale in questi termini ha mostrato come fosse in grado di rilevare i sintomi 2,75 giorni prima della loro manifestazione.
Sulla scia di questo importante risultato, lo stesso gruppo di ricerca ha condotto un secondo studio con successo, pubblicando sempre su una rivista Nature. In questo caso è stato dimostrato come l'anello sia in grado di rilevare stati depressivi negli utenti. Durante lo studio sono stati raccolti dati biometrici, in sostanza solo la temperatura corporea, e dati soggettivi dei partecipanti, ovvero delle risposte a questionari in merito alla salute mentale ed emotiva.
I dati sono stati raccolti su oltre 20.000 utenti. I risultati interessanti hanno dimostrato come l'andamento della temperatura misurata dal sensore, e quella misurata tramite un classico termometro dagli utenti, sia indicativo dello stato depressivo degli utenti. Questi andamenti sono stati ovviamente confrontati con le risposte ai questionari fornite dagli utenti durante lo studio.
Sembra infatti che una temperatura corporea mediamente più elevata durante la veglia sia associata a stati depressivi.
E anche che una scarsa regolazione della temperatura corporea durante i cicli di veglia sia associabile alla depressione.
I dettagli più tecnici li trovate nell'articolo completo che potete leggere a questo link, ma la cosa interessante da osservare è che questa tipologia di dispositivi indossabili commerciali può costituire davvero un valore aggiunto rispetto a ciò che già abbiamo con i classici smartwatch e smartband. In sostanza, gli anelli smart possono registrare le stesse tipologie di segnali dal nostro corpo rispetto agli indossabili già diffusi, con la differenza che risultano praticamente sempre a stretto contatto con il nostro corpo. Questo permette ovviamente una registrazione più accurata dei segnali dal nostro corpo, e di conseguenza una stima più affidabile degli indicatori che vengono calcolati.