La recensione di Monster Hunter Wilds che non ha il voto, ma ti toglie i dubbi

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Recensione Monster Hunter Wilds

Il mondo di Monster Hunter si prepara ad accogliere Wilds, il nuovo capitolo che punta ancora una volta a rivoluzionare l'esperienza di caccia firmata da Capcom, in uscita dal 28 febbraio 2025.

Per recensire un videogioco di tale portata occorre tempo: anche solo per formulare un'opinione sensata e completa è necessario dedicare numerose ore, ben oltre le circa 20 che abbiamo speso per completare la campagna e farsi un primo giro delle attività di endgame.

Non si tratta di una questione elitaria: tutti possono esprimere le proprie opinioni, ma Monster Hunter Wilds è un titolo così vasto che va studiato con calma. E noi lo stiamo facendo da un bel po': da beta a gioco completo, che stiamo giocando da un paio di settimane.

Ve lo diciamo subito, a bruciapelo: la sensazione di stupore, lo stacco generazionale percepito dal passaggio dai vecchi Monster Hunter al capitolo World del 2018, non sarà replicato in Wilds. Siamo però fortemente convinti di una cosa: ci sarà un prima e un dopo Monster Hunter Wilds.

Scheda videogioco

  • Publisher Capcom
  • Sviluppatore Capcom
  • Genere Avventura, azione
  • Numero giocatori 1 (Locale) 4 (Online)
  • Lingua Doppiato in italiano
  • Disponibile su

Non ti farà cambiare idea su Monster Hunter

Monster Hunter Wilds si configura come il seguito di Monster Hunter World, mantenendo intatta la formula che ha reso celebre la saga.

Si tratta di un gioco d'azione e avventura incentrato sulla caccia, dove il gameplay ruota attorno a un ciclo ricorrente: affrontare e sconfiggere mostri colossali, raccogliere risorse per realizzare equipaggiamenti sempre più potenti e lanciarsi in battaglie contro creature ancora più temibili.

Il gioco rimane fedele all'essenza della serie, poiché la caccia è il pilastro su cui si fonda il successo del franchise. Tuttavia, la formula viene arricchita da nuove dinamiche e da un'ottimizzazione in ogni singolo aspetto, rendendo l'esperienza molto più fruibile e godibile.

Sarò schietto: se World non vi ha conquistato, difficilmente Wilds saprà farlo. Ma se siete almeno incuriositi dalla serie, questo è il momento giusto per metterci le mani, ancor più di quando uscì sul mercato World.

C'è una storia?

Sul versante narrativo, Monster Hunter Wilds riprende l'impostazione cinematografica di World, stile che invece era stato abbandonato in Rise per Switch.

Il giocatore crea il proprio protagonista, accompagnato da un fedele compagno felino, e viene subito immerso in una trama che lo vede protagonista di una nuova avventura nelle "Terre Proibite", un vasto territorio ritenuto disabitato, con l'obiettivo di localizzare una spedizione scomparsa.

Il capitano della Gilda dei Cacciatori affida al protagonista una missione cruciale, quello di scoprire i misteri delle Terre Proibite e proteggere Nata, un ragazzo sopravvissuto all'attacco devastante di un mostro che ha colpito il villaggio dei Custodi.

La narrazione propone personaggi dalla caratterizzazione abbastanza stereotipata, dove l'aspetto estetico assume un ruolo predominante, ma il vero fiore all'occhiello risiede nella rappresentazione delle diverse culture e tradizioni che circondano i popoli (e, di riflesso, i mostri) delle Terre Proibite.

Un esempio lampante è una scena che mi ha colpito, in cui gli abitanti di un villaggio invitano l'eroe e i suoi compagni a condividere un pasto, esibendo con cura l'arte della preparazione dei formaggi e di altri piatti tipici, a sottolineare quanto il cibo rappresenti un elemento centrale nella loro identità.

In sostanza, mentre il fascino del gioco risiede soprattutto nella maestosità e nel comportamento dei mostri, la trama funge da guida narrativa per esplorare l'universo di Monster Hunter.

Le innovazioni del gameplay

Una delle più grandi novità di Monster Hunter Wilds è la possibilità di muoversi in modo fluido attraverso ogni ambiente e regione, senza le classiche interruzioni o caricamenti che caratterizzavano i titoli precedenti.

In questo nuovo assetto, non esiste più un hub centrale statico: le città si fondono organicamente con gli scenari di caccia, consentendovi di uscire e rientrare liberamente insieme alla vostra squadra, e di incrociare altri giocatori nei villaggi senza soluzione di continuità.

La nuova dinamicità offre al cacciatore la possibilità di formare un gruppo e partire per cacce senza obiettivi predefiniti, oppure di accedere rapidamente alla bacheca per dirigersi direttamente verso un nemico specifico.

In entrambi i casi, il gioco trasmette una sensazione autentica di immersione nella natura, con un ecosistema vivo e in continuo mutamento, arricchito anche dai nuovi effetti climatici.

Sotto al cofano, poi, Wilds introduce numerosi miglioramenti: è ora possibile portare con sé due armi e cambiarle durante la caccia, cosa che permette la creazione di build più versatili e adattabili ai diversi tipi di mostri e situazioni.

Altra novità assoluta è il nuovo sistema di precisione, studiato per indirizzare con maggior accuratezza gli attacchi.

Colpendo in maniera mirata specifici punti del corpo del nemico, si generano delle "ferite" ben visibili, ulteriormente evidenziabili attivando la modalità precisione. Questa funzione permette di eseguire attacchi critici con animazioni uniche per ciascuna arma, infliggendo danni extra e, in certi casi, facendo cadere il mostro, garantendo un feedback immediato e appagante in battaglia.

Parallelamente, pur mantenendo le classiche animazioni lente, studiate per trasmettere la pesantezza e la potenza degli armamenti, ogni arma è stata accuratamente revisionata: giusto per citare qualche esempio, il martello ora dispone di un nuovo attacco caricato particolarmente efficace, mentre la balestra pesante beneficia di munizioni base infinite.

Peccato che, a malincuore, non ci siano nuove armi.

Anche il processo di affilatura è stato reso più fluido: richiamando il proprio Seikret, la cavalcatura che velocizza gli spostamenti, è possibile riparare l'arma in piena battaglia mentre il destriero si allontana automaticamente dal nemico.

In generale, le cacce risultano più dinamiche grazie ad aree più ampie, interazioni ambientali arricchite, condizioni meteo variabili e momenti in cui i mostri giganti si scontrano in maniera più naturale rispetto a quanto accadeva in World.

Oltre all'ovvia cooperativa a quattro giocatori online, è interessante notare che il gioco consente anche di affrontare le cacce in solitaria, pur offrendo una componente co-op tramite bot che possono essere richiamati in campo per dare supporto.

La parte online è già molto ben strutturata, con un sistema di inviti più semplice e stabile, quantomeno in questa fase di pre-rilascio, e con un sistema di stanze uniche per le squadre/gilde che può contare 50 membri, così da semplificare il reclutamento.

È sempre Monster Hunter

Il gioco rimane comunque fedele a Monster Hunter come base, e come già accennato, non farà cambiare idea a chi non è mai stato affascinato dalla ciclicità del gameplay.

Ciò detto, proprio per questa fedeltà emergono alcune scelte che potrebbero sollevare dubbi tra i meno avvezzi alla saga, e non solo in realtà. La campagna, che si estende per circa quindici ore, è composta da missioni schematiche e lineari: delle sequenze animate introducono la narrazione e spiegano gli obiettivi, per poi farvi salire a bordo della vostra cavalcatura, che, con la semplice pressione di una freccia direzionale, vi guida automaticamente verso il punto d'obiettivo.

Durante il tragitto potrete ammirare l'ambientazione, raccogliere qualche oggetto con il rampino e ricevere brevi spiegazioni sul contesto, prima che abbia inizio la caccia vera e propria.

In teoria, il passaggio seamless tra città e zone di caccia promette un'immersione totale, facendo sembrare l'ambiente un tutt'uno, senza interruzioni.

Nella pratica, però, questo aspetto non viene sfruttato nella campagna per incentivare una vera esplorazione del mondo.

Va inoltre notato che la campagna ha un ritmo serrato, molto più veloce delle aspettative. Ogni mostro abbattuto fornisce immediatamente le risorse necessarie per potenziare l'equipaggiamento, permettendovi di progredire senza mai dover ripetere una caccia. Questo approccio tende a non richiedere la sperimentazione di nuove build o combinazioni di armi e armature,

Basta utilizzare una singola arma e aggiornare l'equipaggiamento in base alle risorse ottenute per poter raggiungere i titoli di coda con molta facilità. A questo proposito, appunto, il livello di sfida mi è sembrato tarato troppo verso il basso, scelta che nelle prime quindici ore tende a sminuire l'importanza della costruzione dell'eroe, elemento importantissimo di Monster Hunter. Solo una volta conclusa la campagna, quando si accede al vero Monster Hunter, i nemici diventano notevolmente più complessi e potenti, tanto da richiedere la sperimentazione di diverse strategie.

Fin da subito però Wilds si distingue per un bestiario notevolmente ampliato: mentre in Monster Hunter World si lamentava la presenza eccessiva di wyvern (draghi, per intenderci), qui troviamo una maggiore varietà che include ragni, scimmie e persino creature con richiami demoniaci, mettendo sul piatto combattimenti particolarmente emozionanti, specie nelle zone sabbiose, sebbene la struttura delle missioni principali resti piuttosto schematica e ripetitiva, malgrado un prologo iniziale di grande impatto cinematografico.

In realtà non ci sono grosse sorprese nelle missioni principali, almeno nello svolgimento: nei titoli precedenti ci si poteva confrontare con situazioni che richiedevano l'uso di armi da assedio, qualche raccolta più rilassante o modalità difensive particolari, sfide che portavano ad una maggiore varietà e ad una gestione diversa delle battaglie, mentre qui si affronta un mostro dopo l'altro.

È strano, perché è come se la campagna vuole fare le veci di un grosso tutorial, anche se di fatto tralascia molti aspetti importanti della costruzione del personaggio.

Per questo motivo, la nostra recensione non include ancora un voto definitivo: è fondamentale approfondire le attività di endgame, dove si cela il cuore dell'offerta. Non possiamo svelare i dettagli delle modalità avanzate, anche perché Capcom ci ha invitato a non anticipare troppo per non rovinare la sorpresa, ma possiamo dire che l'offerta endgame è estremamente ricca, con la presenza della modalità arena e dei mostri Temprati, versioni potenziate di creature già note, pronte a mettere a dura prova le squadre di cacciatori.

Se temevate che questo titolo fosse solo una buona base su cui costruire piano piano, potete stare tranquilli: il gioco offre già un notevole contenuto di fine campagna, a differenza di Rise, che da quel punto di vista aveva lasciato un retrogusto amaro.

La grafica e il sonoro

Chiudiamo con una nota sul comparto audiovisivo: Monster Hunter Wilds si difende bene, pur presentando alcuni inconvenienti tecnici su PC.

Durante scontri intensi, in presenza di numerosi effetti particellati, ho riscontrato cali di framerate e ritardi nel caricamento delle texture, che talvolta compromettono la fluidità complessiva dell'esperienza. La mia configurazione è spinta da NVIDIA GeForce RTX 3070 e Intel Core i5-12600K.

È evidente un certo stacco tra la resa dei filmati, di una qualità visiva superiore, e il gameplay. Tuttavia, il lavoro sui dettagli è eccezionale: i mostri sono curati nei minimi particolari, e il sistema di ferite permette di vedere le parti danneggiate, accompagnate da animazioni estremamente fluide. Le ambientazioni sono poi molto più ampie e ricche, e vantano un respiro inedito rispetto ai capitoli precedenti, con il design di armi e armature, altrettanto meticoloso, che porta alto il nome di Monster Hunter.

Ottimo anche il versante audio, caratterizzato da un doppiaggio completamente in italiano, dal feedback concretissimo dei colpi e soprattutto da una solida colonna sonora, che dà energia in modo perfetto ad ogni scontro: alcune in particolare sono davvero epiche, cucite alla perfezione sulla lore dei mostri.

Che faccio, lo compro?

Arrivati a questo punto avete capito di che pasta è fatto Monster Hunter Wilds. Come ripetuto più volte in questa recensione, il gioco si rivolge soprattutto ai fan e poi ai curiosi, ma questi ultimi dovranno comunque sottostare alle regole intrinseche della formula Monster Hunter.

Non si è cercato di semplificare eccessivamente il gameplay, ma di far vivere una versione "depotenziata" di tutti i mostri nella campagna prima di esaltare la complessità dei loro veri comportamenti, offrendo un punto di partenza ideale per i novizi pur mantenendo l'essenza che da sempre caratterizza la serie.

Una volta provato, non si tornerà più indietro: la fusione tra città e ambienti di caccia, insieme ad una componente online rinnovata e innovazioni come la modalità di precisione, fa respirare un'aria nuova al franchise, malgrado l'ossatura di World sia stata chiaramente più rivoluzionaria.

Detto questo, Monster Hunter Wilds è l'ennesimo titolo costruito con grande maestria da Capcom, che dimostra quanto questa azienda riesca sempre a mantenere altissima la qualità delle sue proprietà intelletuali, senza mai snaturarle.

Monster Hunter Wilds sarà disponibile a partire dal 28 febbraio 2025 su PS5, Xbox Series X|S e PC.

La chiave per questa recensione è stata fornita da Capcom, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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