La saga legale tra Google ed Epic Games, il creatore del popolare gioco Fortnite, continua. Dopo la sconfitta subita lo scorso dicembre nel processo intentato da Epic, Google ha deciso di presentare appello contro la sentenza del tribunale distrettuale, che a ottobre aveva imposto una serie di modifiche al Play Store.
Il cuore della disputa riguarda le commissioni che Google applica agli sviluppatori per la distribuzione delle app e gli acquisti in-app tramite il Play Store. Epic Games, insieme ad altri sviluppatori, ha accusato Google di abuso di posizione dominante, sostenendo che le commissioni elevate limitano la concorrenza e danneggiano i consumatori.
Il tribunale distrettuale si era schierato dalla parte di Epic, ordinando a Google di consentire la presenza di app store di terze parti all'interno del Play Store, di fornire accesso al catalogo delle app e di apportare altre modifiche per un periodo di tre anni. Google, tuttavia, non ci sta e ha deciso di portare la battaglia legale in appello.
Nel suo ricorso, Google sostiene che il tribunale distrettuale ha errato nel consentire a Epic di argomentare che Google e Apple non competono nei mercati della distribuzione di app e della fatturazione in-app, nonostante Epic avesse già perso su questo punto nel suo caso contro Apple.
Inoltre, Google contesta l'ingiunzione del tribunale, sostenendo che essa obbliga l'azienda a costruire nuove infrastrutture per fornire servizi ai suoi concorrenti, contravvenendo al principio antitrust secondo cui le aziende non hanno l'obbligo di trattare con i concorrenti, né tantomeno di progettare nuovi prodotti per sostenerli.
Google sottolinea anche che l'ingiunzione va oltre i rimedi proposti da Epic e che il tribunale non ha spiegato perché sia nell'interesse pubblico imporre ulteriori rimedi oltre a quelli concordati con i procuratori generali di tutti i 50 Stati, il Distretto di Columbia e due territori. Infine, Google solleva preoccupazioni per la sicurezza degli utenti, affermando che l'accesso al catalogo delle app e la distribuzione tramite app store di terze parti potrebbero comportare rischi significativi per milioni di consumatori.
L'appello sarà discusso davanti alla Corte d'Appello del Nono Circuito il 3 febbraio 2025. La decisione finale potrebbe avere un impatto significativo sul futuro del Play Store e sul modo in cui le app vengono distribuite e monetizzate su Android.
La battaglia legale tra Google ed Epic Games è solo una delle tante che vedono contrapposti i giganti della tecnologia e gli sviluppatori di app. Il dibattito sulle commissioni e sulla concorrenza nel mercato delle app è destinato a continuare, con possibili ripercussioni per l'intero ecosistema digitale. La documentazione completa è stata depositata il 27 novembre e potete trovarla in FONTE.