Un'apparizione fugace sul Chrome Web Store ha rivelato l'esistenza di Jarvis, la nuova ambiziosa estensione di intelligenza artificiale di Google, descritta come "un compagno utile che naviga il web per te". La fuga di notizie, che molti sospettano non sia stata del tutto accidentale, arriva una settimana dopo le prime indiscrezioni sul "Project Jarvis".
L'estensione promette di automatizzare attività web quotidiane come prenotazioni e acquisti di generi alimentari, analizzando gli screenshot della pagina attraverso Gemini 2.0, il nuovo modello di linguaggio di Google. Come raccontato in precedenza, il suo funzionamento potrebbe ricordare la recente funzionalità introdotta nell'IA Claude di Anthropic, che può prendere il controllo del cursore del computer per eseguire compiti ripetitivi.
La tecnologia alla base di Jarvis sembra condividere elementi con l'"onscreen awareness" di Apple Intelligence e il controverso Microsoft Recall, utilizzando la comprensione visiva dello schermo per interpretare e agire sul contenuto visualizzato. Nello specifico, potrebbe agire salvando screenshot in rapida sequenza e immediatamente analizzandoli per decidere il da farsi.
Sebbene alcuni utenti siano riusciti a scaricare l'estensione durante la sua breve apparizione, nessuno è stato in grado di utilizzarla. Gli esperti ritengono che il lancio ufficiale avverrà in concomitanza con il rilascio di Gemini 2.0, previsto per il prossimo mese. Mettetevi il cuore in pace poiché per il momento dovremo continuare a navigare il web da soli.
Visto il grande interesse verso questa tipologia di interazione, sembra proprio che i principali player in ambito intelligenza artificiale stiano puntando a una sempre maggiore capacità di automazione delle attività, e non tutti apprezzano i possibili scenari di tali sviluppi. Consentire all'AI di controllare i computer potrebbe essere un primo passo verso scenari distopici degni delle più pessimistiche opere di fantascienza, se poi uniamo anche le recenti dichiarazioni del Pentagono statunitense, intenzionato a integrare l'intelligenza artificiale nella gestione e controllo degli armamenti nucleari, ecco che i scenari più apocalittici non sembrano poi così utopici. E voi che ne pensate? Diteci la vostra nei commenti.