Google lavora su un modello di ragionamento avanzato: sfida a OpenAI

4 weeks ago 48

Google sta accelerando lo sviluppo di un modello di intelligenza artificiale con capacità di ragionamento avanzate, simile al recente o1 di OpenAI. Una mossa per Big G., che potrebbe segnare un importante passo avanti nella corsa all'AI generativa, arrivando addirittura a ridefinire gli equilibri nel settore. Lo sostiene un rapporto di Bloomberg, secondo il quale diversi team all'interno di Google hanno fatto progressi significativi nello sviluppo di questo modello di ragionamento AI.

In realtà l'azienda non è nuova a questi sviluppi, e già a luglio aveva presentato AlphaProof e AlphaGeometry 2, modelli focalizzati rispettivamente sul ragionamento matematico e sui compiti di geometria. Entrambi hanno dimostrato la loro efficacia risolvendo problemi dell'Olimpiade Internazionale di Matematica (IMO).

I modelli con capacità di ragionamento, come o1 di OpenAI, utilizzano l'apprendimento per rinforzo per migliorare le loro abilità. A differenza dei modelli precedenti, che fornivano risposte senza una riflessione interna approfondita, questi nuovi modelli sono addestrati a "pensare" prima di rispondere. Questo processo interno crea una lunga catena di pensiero che permette al modello di affrontare problemi difficili in modo più efficace. Per esempio, nell'esame di qualificazione per l'IMO, o1 ha raggiunto un'accuratezza dell'83%, mentre il suo predecessore GPT-4o si è fermato al 13%.

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Nonostante sia stata una delle prime aziende a lavorare sull'AI, Google ha adottato un approccio più cauto nel rilascio di prodotti correlati rispetto ai suoi concorrenti. Questa prudenza ha suscitato preoccupazioni tra alcuni dipendenti di Google DeepMind, specialmente dopo il lancio di o1 di OpenAI a metà settembre.

A quel che ne sappiamo, il modello di ragionamento di Google è progettato per lavorare su problemi complessi e multistep in vari campi, dalla matematica all'informatica. Tuttavia, al momento non c'è una timeline specifica per quando Google rivelerà questo LLM al pubblico.

Nel frattempo le aziende principali sono concentrate anche sulle capacità vocali degli assistenti AI, e anche su questo fronte sta crescendo la competizione. Su questo fronte Google sembra avere un leggero vantaggio, e le recenti migliorie introdotte in Gemini Live ne sono testimonianza. Per quanto riguarda OpenAI, l'azienda a fine settembre ha annunciato il lancio su larga scala della sua funzione Advanced Voice Mode per ChatGPT, che promette di portare l'interazione vocale con l'AI a un nuovo livello di naturalezza e personalizzazione. La brutta notizia è che dovremo attendere per utilizzare queste funzioni in lingua italiana.


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