La saga dei licenziamenti nel mondo tecnologico continua con, ancora una volta, Google: stando a quanto riporta The Information, il colosso di Mountain View ha lasciato a casa “centinaia” di dipendenti della divisione Platforms and Devices, che è di recente formazione e che si occupa di Android e app varie, Chrome e Chrome OS, dispositivi Pixel, Nest, Home e tutto il resto dell'hardware consumer. L’operazione era nel complesso attesa: già negli scorsi mesi Google aveva aperto un programma di “licenziamenti volontari”, per così dire, con bonus e incentivi per chi decideva di andarsene spontaneamente.
Come dicevamo, la divisione è di recente concezione: in passato il team hardware, guidato dall’ex Motorola Rick Osterloh, era un’entità separata da quella software (in particolare Android e Chrome OS). Con la fusione delle due divisioni, sempre con al timone Osterloh, si sono create delle ridondanze di ruoli e posizioni; Google ha inoltre implementato già da qualche tempo delle misure per diventare più snella e agile, in modo da reagire più rapidamente alle condizioni di un mercato in continua evoluzione.
Parlando con la fonte, Google ha dichiarato:
Da quando abbiamo creato Platform and Devices l’anno scorso, ci siamo impegnati per diventare più agili e operare in modo più efficace, e questo ha incluso alcune riduzioni di posti di lavoro oltre al programma di uscita volontaria che abbiamo offerto a gennaio.
Google è stata tra le grandi protagoniste delle massicce ondate di licenziamenti che hanno coinvolto il settore tecnologico dalla fine della pandemia di COVID-19 in poi. Nel 2023 ha annunciato uno dei round più grandi di sempre, con 12.000 posizioni eliminate, ma da quel momento a oggi hanno fatto seguito diversi altri round per qualche ulteriore migliaio complessivo. La società rimane comunque tra le più grosse al mondo per dipendenti: le statistiche più aggiornate indicano ben oltre 180.000 persone.