Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.
Google Maps e Bard a tutta AI: novit in arrivo e in distribuzione
02 Febbraio 2024 0
Google continua a spingere fortissimo sull’acceleratore dell’intelligenza artificiale: nelle scorse ore ha annunciato diverse novità in arrivo e in distribuzione per uno dei suoi software più popolari di sempre, Maps, e per il suo assistente virtuale sperimentale Bard, che ora “sa disegnare”. Ma andiamo con ordine.
GOOGLE MAPS
Il colosso di Mountain View intende implementare un’intelligenza artificiale generativa che aiuti l’utente a scoprire nuovi luoghi in base alle sue esigenze e ai suoi gusti. Si tratterà in soldoni di un LLM (Large Language Model), ovvero un chatbot avanzato in grado di comprendere le richieste dell’utente e fornire risposte pertinenti in base a una vasta serie di parametri.
L’algoritmo, per usare le parole di Google, analizzerà “le informazioni dettagliate di Maps su oltre 250 milioni di luoghi e le informazioni attendibili della nostra community di oltre 300 milioni di contributori per fornire rapidamente suggerimenti su dove andare”. Inizialmente sarà disponibile negli Stati Uniti, e non ci sono informazioni sulle tempistiche per altri Paesi.
Google dice che procederà con molta cautela nella distribuzione della funzionalità: prima la renderà disponibile solo alle Guide Locali, utenti esperti, parte della community di Maps e quindi più propensi ad avere un approccio collaborativo. Per il momento non ci sono informazioni più dettagliate di come funzionerà l’interfaccia - e soprattutto su quanto migliore sarà l’esperienza d’uso rispetto al sistema di ricerca attualmente disponibile.
GOOGLE BARD
Il chatbot Gen AI di Google diventa finalmente “multimodale” - una delle ultime “buzzword” emerse con questa tecnologia, che significa semplicemente che l’agente è in grado di generare diverse tipologie di contenuto. Bard finora si è occupato di testo, e ora può anche creare immagini.
La multimodalità è uno dei campi in cui i vari sviluppatori di agenti Gen AI si fanno molta concorrenza; in questo senso Google è un po’ in rincorsa, visto che il suo principale rivale ChatGPT è in grado di generare testo e immagini già da qualche mese (ma a pagamento, laddove Bard è gratis). Google spiega che Bard fa affidamento sull’algoritmo Imagen 2. Naturalmente si procede sempre a prompt: basta scrivere al chatbot che tipo di immagine si vuole generare, specificare parametri, stili e quant’altro, e aspettare qualche secondo per il risultato.
Google spiega che ha implementato la funzionalità con un occhio di riguardo per la sicurezza e la salvaguardia della privacy degli utenti: i watermark che confermano la provenienza AI dell’immagine sono inseriti direttamente nei pixel che la compongono, e c’è tutta una serie di protezioni contro l’abuso della funzione per generare immagini di persone famose e limitare contenuti violenti, offensivi o sessualmente espliciti (un chiaro riferimento al caso Taylor Swift esploso negli scorsi giorni).
Non è finita qui: qualche mese fa Bard era stato aggiornato con un algoritmo AI più avanzato, Gemini Pro, ma era compatibile solo con la lingua inglese. Ora Gemini Pro supporta 40 lingue diverse, tra cui l'italiano, ed è disponibile in oltre 230 mercati contro i precedenti 170. Tuttavia, la generazione di immagini funziona solo in inglese per ora. Tra l’altro, Google ha rilasciato anche un tool di generazione immagini basato sullo stesso algoritmo Imagen 2 a sé stante: si chiama ImageFX e si aggiunge ai preesistenti MusicFX e TextFX. Si possono testare su Google Labs.