Tutti i fan di Tesla lo sanno: il 30 novembre si terrà l'evento ufficiale di consegna dei primi Cybertruck ai fortunati clienti, e in Texas e California si moltiplicano gli avvistamenti dei prototipi RC - Release Candidate, da noi si direbbe pre-produzione (a proposito, sapete come comprare una Tesla?).
Durante lo scorso fine settimana, si è verificata poi l'occasione più ghiotta per ghiotti e appassionati, in quanto il capo progettista del marchio, Franz von Holzhausen, ha portato un Cybertruck con finitura nera opaca all'evento Cars and Coffee che si è tenuto a Malibu. La vettura è stata fotografata da ogni angolazione da parte di Daniel Golson di InsideEVs, rivelandone i numerosi difetti di produzione e alcune criticità costruttive, facendo sorgere un dubbio. Non è che tutto questo hype sia eccessivo?
Le buone notizie: è un'auto come nessun'altra
I gusti sono gusti, quindi non possiamo entrare nel merito delle scelte stilistiche. Molti osservatori trovano il Cybertruck orribile, e questo tanto più ora che l'hanno visto da vicino, mentre altri lo trovano eccitante.
Una cosa è certa: non c'è nessuna vettura sul mercato come il pick-up elettrico voluto fortemente da Musk. Le sue linee squadrate, per quanto non aggraziate, sono una ventata di novità, e anche il suo minimalismo trasmette una innegabile firma stilistica.
Chi ha sempre rinfacciato a Tesla poco coraggio, con vetture eleganti ma tutto sommato stilisticamente anonime, non potrà muovere la stessa critica a questo veicolo, è un dato di fatto.
Anche una serie di particolari sono degni di nota. Gli pneumatici all-terrain di Goodyear sono personalizzati, con tacche nella parete laterale per ospitare le coperture aerodinamiche in plastica. Forse il design contrasta un po' con il minimalismo della vettura, e le ruote potrebbero sembrare anche un po' goffe, ma danno anche una sensazione in stile "cyberpunk" che ben si adatta con le intenzioni di Musk. E soprattutto non sono cambiati dal concept presentato nel 2019, di questo bisogna dare atto a Tesla.
Un'altra caratteristica è lo sterzo posteriore, che dovrebbe consentire un angolo di rotazione fino a 5 gradi, meno dei 10 gradi di veicoli come il GMC Hummer EV e la Mercedes-Benz EQS, ma nondimeno entusiasmante.
Secondo diversi osservatori, inoltre, il veicolo è più piccolo rispetto a quello presentato nel 2019, e dobbiamo comunque pensare che il mercato americano è molto diverso dal nostro (Musk ha ipotizzato un Cybertruck "mini" per l'Europa), ma l'impatto visivo è assicurato.
Le cattive notizie: difetti su difetti, e su un veicolo di pre-produzione?
Ora però è il momento di controllare i dettagli del veicolo, e non sono buone notizie. Vi piaccia o meno, questi sono dati oggettivi, e purtroppo Tesla non è nuova a queste sviste.
Il Cybertruck visto a Malibu è un veicolo pre-produzione, con una serie di dettagli definitivi come luci, vetri, telecamere, rivestimenti dei parafanghi e finiture del sottoscocca, ma con tali e tanti difetti di assemblaggio da essere quasi imbarazzante.
Iniziamo dal colore. Come abbiamo anticipato tempo fa, Tesla proporrà la possibilità di rivestire i Cybertruck con una pellicola in vinile.
Questo in particolare ne ha una nera opaca, che nasconde le ditate, ma secondo chi l'ha vista è stata applicata in maniera pessima, con bolle e pezzi di vinile che si sollevano e si staccano visibilmente.
Ma i problemi costruttivi sono ben più preoccupanti. Come vedete dalle foto (in fondo potete accedere alla galleria completa), si possono notare spazi tra i pannelli abbastanza grandi da infilare un dito, sul cofano ma anche nelle sezioni inferiori delle portiere.
Tutti e quattro i parafanghi angolari sono disallineati e applicati male, con fessure e difetti vari, ma soprattutto in questo concentrato di orrori spiccava il portellone posteriore. Soprattutto con le luci accese si nota un vistoso problema di montaggio, quasi comico se si pensa a un'email di Musk ai dipendenti, trapelata a inizio anno, in cui si specificava che tutte le parti del Cybertruck devono essere costruite con una "accuratezza di sotto i 10 micron".
Anche il punto di collegamento tra il montante "A" e il cofano è saldato in maniera piuttosto grossolana, con una sovrapposizione visibile dei pannelli.
Fin qui i problemi di montaggio, ma ci sono anche alcune osservazioni da fare dal punto di vista progettuale. Molti dei bordi sembrano pericolosamente affilati, mentre le parti in plastica come i parafanghi e i paraurti non danno la sensazione di qualità, perlomeno per un veicolo che dovrebbe essere usato per il fuoristrada o per il trasporto.
Per quanto riguarda la sicurezza si potrebbero fare degli appunti, anche se rimandiamo il giudizio alla prova su strada. Il montante "A" è molto spesso, meno di prototipi precedenti ma comunque abbastanza da creare un preoccupante angolo cieco. E la finestra triangolare sul davanti non migliora molto la situazione. Il cofano inoltre non è lungo, ma lo spazio tra conducente e attaccatura del parabrezza è così elevato che sembra difficile prendere le misure, senza considerare eventuali riflessi dal cofano piatto.
Un altro punto critico è l'enorme tergicristallo, che a sua volta causa dei problemi di visibilità.
Il posteriore non è molto meglio, con spessi montanti e finestrini laterali ridottissimi, e Daniel Golson non è riuscito a vedere se la telecamera posteriore possa essere utilizzata con il coperchio del pianale chiuso.
Golson ha notato una singola fotocamera nella parte superiore del portellone posteriore, e non è riuscito a capire se lo specchietto retrovisore fosse di tipo digitale. C'è però da dire che il Cybertruck ha telecamere montate nei parafanghi anteriori, come quelle montate su altre Tesla e auto come la Hyundai Ioniq 5 e Lucid Air.
La parola ai clienti
Come abbiamo scritto qualche giorno fa, ancora non si conoscono bene i dettagli del Cybertruck, e persino il prezzo finale non è stato annunciato, ma sappiamo che dovrebbe partire da ben più di 40.000 dollari.
Insomma, ci sono ancora molti punti oscuri, e a tre settimane dalle consegne. E anche se questo è ancora un veicolo pre-produzione, il fatto che il capo progettista non si renda conto di questi difetti è piuttosto sconcertante.
Certo, Musk ha già messo le mani avanti, affermando che se le stime per la produzione annuale di Cybertruck sono di 125.000 unità, con la possibilità di arrivare a 250.000 unità l'anno, questi numeri non arriveranno fino al 2025, e che sarà "enormemente impegnativo" da da produrre che da rendere redditizio (l'espressione esatta è stata "ci siamo scavati la fossa con le nostre mani").
In tutto questo manca ancora un dettaglio: i vetri adesso resisteranno se colpiti con una mazza?