Ha senso una ventola per "ghiacciare" lo smartphone?

La ventola si alimenta tramite cavo USB-C e può arrivare a un picco di 36W di potenza. Una volta accesa tramite il tasto presente sulla parte superiore si illumina subito con i led integrati e inizia istantaneamente a raffreddare. La differenza di temperatura sulla scocca è notevole e riesce davvero a tenere a bada le temperature anche degli smartphone più potenti e durante le sessioni di gioco più intense.

Nel test AnTuTu Benchmark su iPhone il risultato è passato da 1.461.000 a 1.550.000. Non una differenza abissale, anzi, ma comunque percepibile. Dove la situazione è sicuramente più drastica è nelle temperature e di conseguenza nel comfort e del consumo energetico. Lo stesso test su Android ha visto la temperatura della CPU alla fine della prova passare da 51° a 44°.

Purtroppo non integra una batteria, che probabilmente lo avrebbe reso un dispositivo ancora più interessante, ma anche molto più ingombrante e pesante, andando anche a sbilanciare la presa sullo smartphone mentre si gioca. Dovrete però fare i conti con il cavo sempre collegato al gadget. La comodità maggiore però si ha su iPhone dove è possibile agganciarlo tramite il connettore MagSafe magnetico sul retro. Per tutti gli altri dispositivi bisogna dotarsi di un accessorio a pinza che permette di agganciare il dispositivo al retro dello smartphone. Non è una soluzione particolarmente elegante, ma è comunque funzionale.