Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.
Huawei sta tornando alla lucentezza di un tempo, almeno nel mercato domestico. Adesso non è più solo una sensazione di chi in Cina vive e può raccontare quel che vede, non ci sono solo i dati sul successo dei singoli modelli come la linea Mate 60, arrivano anche i sigilli delle analisi numeriche di Counterpoint. Certo il periodo a cui si riferisce l'analisi è abbastanza piccolo, ma dà buone indicazioni su come Huawei ha aperto l'anno.
Mettendo insieme le spedizioni di smartphone dagli stabilimenti produttivi verso i rivenditori cinesi nelle prime due settimane del 2024 vien fuori che Huawei ne ha spediti più di ogni altro. In quel periodo è stato il primo produttore. Counterpoint aggiunge dell'altro all'analisi, individua tre componenti chiave della nuova luna di miele tra l'azienda e i consumatori:
- il successo della serie Mate 60, con il SoC Kirin 9000S 5G realizzato in Cina dalle fonderie SMIC
- la fedeltà al marchio; nonostante il periodo buio che ha indotto parte degli affezionati a rivolgersi altrove, al primo segnale di competitività molti hanno ridato fiducia al brand senza pensarci troppo
- la curva di crescita di HarmonyOS 4.0 (a cui seguirà, entro fine anno, HarmonyOS Next, il primo OS totalmente indipendente da Android).
Di solito Counterpoint non pubblica analisi così a corto raggio, come quella sul mercato cinese ristretta a due settimane appena. Ma la parabola di Huawei, con una flessione a dir poco accentuata dall'alto al basso per effetto del ban USA e altrettanto pronunciata dal basso verso l'alto in pochissimi mesi, gli ultimi, è certamente curiosa. Vedremo come evolverà, Counterpoint pubblica periodicamente i frutti delle analisi di mercato, le prossime ci diranno se il rally di Huawei prosegue e a che ritmo.
Intanto nei giorni scorsi l'autorevole Ming-Chi Kuo ha pubblicato un'analisi su Apple che proprio con i numeri del mercato cinese finora ha alimentato buona parte del suo fatturato. L'analista sottolineava il cambiamento di abitudini dei cinesi, i quali in sostanza, al momento di cambiare smartphone, andrebbero su un top di gamma pieghevole o, evidentemente, sempre più su un Huawei tradizionale quale può essere uno dei nuovi Mate 60. Le scelte della maggioranza dei cinesi influiscono in modo non indifferente sui bilanci delle aziende: Huawei al momento sorride, Apple sul lungo periodo potrebbe soffrire non poco.