Huawei introdurr la sua Dynamic Island con la Mate 60 Series | Rumor
20 Luglio 2023 0
A quanto pare con Huawei Mate 60 Series, prevista per questo autunno, si tornerà a una soluzione estetica ormai abbandonata da un paio di generazioni... Con qualche adeguamento ai tempi correnti e, è lecito assumere, un diretto richiamo a una delle novità che hanno fatto più discutere l’intero settore nell’ultimo periodo. Secondo indiscrezioni appena uscite in Cina, infatti, i nuovi smartphone top di gamma della società cinese adotteranno una doppia fotocamera frontale collocata in un foro allungato, a forma “di pillola” se vogliamo.
Storicamente Huawei è stata tra le più prolifiche sostenitrici di questa soluzione (non solo nella fascia top, specialmente appunto con i Mate, ma anche con i meno prestigiosi Nova), ma con i nuovi smartphone si prevede qualche novità - la pillola sarà infatti posizionata in centro, non nel più tradizionale (per l’azienda, almeno) angolo in alto a sinistra. Ricorda qualcosa? Il rimando agli iPhone 14 Pro e Pro Max non è certo difficile, e si vocifera che ci sarà anche una funzionalità software molto simile alla Dynamic Island studiata da Apple (e che, ricordiamo, dovremmo veder arrivare anche negli iPhone “non Pro” di quest’anno).
Secondo le indiscrezioni il modulo frontale di Mate 60 includerà due fotocamere RGB tradizionali e un sensore ToF (Time-of-Flight) per la mappatura 3D (fondamentale per esempio per avere uno sblocco del volto attendibile e di buona qualità). Per il momento purtroppo non abbiamo informazioni dettagliate sulle specifiche tecniche delle due unità, ma è facile immaginare che la differenza principale sarà il campo visivo.
Anche il modulo posteriore porterà novità importanti per i flagship cinesi. Precedenti indiscrezioni sostengono che tornerà la fotocamera con apertura variabile - già vista con la generazione 50, ma con una tecnologia di seconda generazione che dovrebbe portare diversi miglioramenti tecnici. Previsto anche un chip di ultima generazione Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2, anche se limitato alla sola connettività 4G per via del Ban attivo ormai da più di quattro anni. Sempre per lo stesso motivo continueranno anche a mancare Android (beh, più o meno: è stato dimostrato che HarmonyOS è di fatto un fork del sistema open-source di Google) e i servizi Google - motivo per cui è lecito assumere che anche questa volta in Occidente rimarranno prodotti di nicchia.