iFixit e Samsung non rinnoveranno il loro accordo per la distribuzione di parti di ricambio: e il fondatore e amministratore delegato di iFixit, Kyle Wiens afferma in modo per niente velato che la colpa è di Samsung. Il colosso sudcoreano “non sembra interessato a facilitare la riparazione in massa” dei suoi dispositivi, a detta di Wiens.
Le due società avevano siglato una partnership poco meno di due anni fa; insieme a Google, Samsung era stata una delle prime, in effetti, ad allearsi con la società americana nell’ambito della difesa del diritto alla riparazione, in un’iniziativa che permette all’utente di comperare direttamente, al dettaglio, pezzi di ricambio per i propri dispositivi, e di ripararseli da soli grazie alle guide preparate da iFixit. Ma a quanto pare la società sudcoreana non ha fatto tutto il possibile per venire incontro al cliente - almeno questo è quanto traspare dalle parole di Wiens.
Secondo Wiens i pezzi di ricambio di Samsung sono troppo cari: il colosso sudcoreano ha inviato a iFixit solo delle batterie pre-incollato a tutta la struttura del display, così che chi volesse semplicemente sostituire la batteria esaurita del proprio smartphone è costretto anche a comprare uno schermo completo. Questi “kit” o assembly arrivano a costare oltre i 16 dollari, laddove per una batteria a sé stante in genere basta una cinquantina di dollari.
iFixit è una risorsa preziosa anche per le piccole imprese di riparazione locale, che possono usare il portale come fornitore oltre che come enorme database di manuali, ma Samsung ha cercato, sempre secondo Wiens, di osteggiare anche questo potenziale sbocco, includendo nel contratto che non è possibile vendere a ogni account più di sette unità di una stessa parte al trimestre. E come se non bastasse, Samsung ha semplicemente smesso di fornire parti per smartphone più recenti dei Galaxy S22.
A onor del vero, comunque, pare che semplicemente entrambe le parti procederanno per la propria strada. iFixit continuerà a vendere parti di ricambio per dispositivi Samsung, solo che si rivolgerà al mondo dell’aftermarket, e Samsung continuerà con i programmi di autoriparazione, ma con altri partner. Come dicevamo, non ha spedito a iFixit ricambi per smartphone più recenti di S22, ma Encompass ha ricevuto quelle per S23 e i pieghevoli di quinta generazione. In effetti pare che proprio su Encompass siano iniziate ad arrivare anche le guide ufficiali scritte (o quantomeno autorizzate) da Samsung. Insomma, sembra che la società intenda mettere in piedi un’iniziativa un po’ più strutturata e ufficiale, un po’ come ha fatto Apple.