Il trojan per Android ghiotto di dati sensibili non è sparito, è solo più subdolo

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Il trojan per Android ghiotto di dati sensibili non sparito, solo pi subdolo

03 Marzo 2022 0

È tornato TeaBot, anzi non se n'è mai andato. Il trojan venuto alla ribalta nel maggio scorso anche in Italia ha cambiato pelle trovando nuovi modi per ingannare chi aveva imparato a conoscerlo e dunque per sopravvivere. A darne notizia sono ancora una volta i ricercatori di Cleafy, gli stessi che nel maggio 2021 avevano messo in guardia il mondo: "TeaBot non è sparito, anzi: è più subdolo che mai", fanno sapere.


Il trojan a cui piacciono credenziali d'accesso, dati bancari e informazioni sensibili in genere di recente è stato intercettato in un'app regolarmente pubblicata sul Play Store. Gli oltre 10.000, a leggere i numeri pubblicati da Google stessa, ad aver scaricato QR Code & Barcode - Scanner hanno dato del "tu" al pericolo, sperando che siano riusciti ad evitarlo. L'app - inutile che la cerchiate, è già stata rimossa da Google - nonostante come attestano le recensioni sullo store funzionasse benissimo, faceva da "ponte" per l'approdo di TeaBot sullo smartphone del malcapitato.


Alla prima apertura infatti richiedeva di scaricare un add on, una seconda app necessaria al funzionamento della prima. Nessuna "vera" integrazione allo scanner per i QR però, solo un pacchetto contenente TeaBot che diventava invisibile non appena ottenute le autorizzazioni dall'utente: lettura e controllo dello schermo e capacità di controllare le azioni dell'utente e di eseguirne a sua volta le principali. Il necessario per spiare l'utente e carpirne i dati sensibili, insomma.

Cleafy fa notare che la maggiore evoluzione di TeaBot nei mesi gli ha permesso di accrescere la tipologia delle app oggetto di attenzioni "speciali", tra home banking, assicurazioni, portafogli e scambi di criptovalute: "In meno di un anno - scrivono - il numero di applicazioni targetizzate da TeaBot è cresciuto di oltre il 500%, passando da 60 tipologie in target a oltre 400". Inoltre la portata del trojan è stata ampliata con il supporto a diverse altre lingue, tra cui il russo, lo slovacco e il mandarino, ed emerge chiaramente dalla heatmap realizzata dai ricercatori.

Il caso di QR Code & Barcode - Scanner ha dimostrato quanto TeaBot possa infiltrarsi in maniera subdola nello smartphone di chiunque. L'app è stata rimossa dal Play Store, ma conviene tenere alta la guardia nei confronti di quelle app che una volta installate richiedono subito un aggiornamento per utilizzarle, specie quando questo prevede la concessione di un numero maggiore di autorizzazioni rispetto all'app di partenza.

Credits immagine in apertura: 123RF


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