iPhone 16 e 16 Plus, accoglienza tiepida. Vendono meglio i due Pro

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Anche Ming-Chi Kuo è convinto che il debutto degli iPhone 16 “non Pro” non stia andando benissimo: l’analista di TF Securities ne ha parlato nelle scorse ore su Twitter. Le vendite di iPhone 16 e 16 Plus sono definite “scarse” rispetto a quanto fatto dai rispettivi diretti predecessori l’anno scorso. Se non altro iPhone 16 Pro e Pro Max si comportano ragionevolmente bene - diciamo che sono in linea con quanto fatto l’anno scorso dal 15 Pro e 15 Pro Max, anche se i tempi di attesa quest’anno sono inferiori.

Gli aggiustamenti fatti da Apple con i fornitori sono comunque minimi. Si parla della riduzione degli ordini di alcuni componenti, soprattutto quelli specifici di iPhone 16 e 16 Plus, ma di quote marginali - meno del 3-5%. Kuo mantiene inalterate le proprie previsioni di vendite della gamma completa per il quarto trimestre del 2024: 88-89 milioni, un pochino meno dei 90-91 milioni dell’anno scorso.

iPhone 16 shipment updates

1. Assembly orders almost remain unchanged. Suppliers had been asked to continue producing two Pro models during China's National Day holiday, indicating that demand for the Pro models has generally met expectations so far.

2. Some component orders…

— 郭明錤 (Ming-Chi Kuo) (@mingchikuo) October 9, 2024

Per Kuo sarà molto interessante seguire per bene cosa succederà con il lancio di Apple Intelligence: le prime funzionalità arriveranno con iOS 18.1, previsto per la fine di ottobre, almeno negli Stati Uniti. L’interrogativo è, naturalmente, se l’arrivo, finalmente, delle capacità AI proprietarie su cui tanto hanno insistito Tim Cook e soci darà un'ulteriore spinta alle vendite dei telefoni. Proprio ieri un analista di Jeffries paventava un’ipotesi piuttosto pessimista: se gli iPhone 16 non vendono bene, Apple Intelligence non si diffonderà quanto previsto, e di conseguenza il suo sviluppo potrebbe rallentare.

Comunque vada, pare piuttosto chiaro ormai che Apple Intelligence ci metterà un pochino a ingranare - dopotutto debutta solo ora, mentre i concorrenti in campo Android hanno praticamente un'intera generazione di vantaggio. Come già previsto da Kuo a suo tempo, sembra che non saranno gli iPhone 16 ad avviare un nuovo "super ciclo" di aggiornamento del parco dispositivi; forse avrà più senso parlarne l'anno prossimo con gli iPhone 17.

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