Saranno quattro i modelli di iPhone protagonisti del solito evento di settembre, come da diversi anni a questa parte. Tre versioni rappresentano dei cardini della serie dagli iPhone 11 del 2019: la "base", la Pro e la Pro Max. Il quarto modello che compone la gamma, invece, finora è cambiato sempre: iPhone 12 e iPhone 13 hanno avuto la variante mini, poi sostituita dalla Plus su iPhone 14, iPhone 15 e iPhone 16 a causa di vendite che Apple ha ritenuto non giustificassero sforzi progettuali e investimenti.
Ma neanche la variante Plus ha evidentemente dimostrato di "valere" il posto in gamma. La sua avventura dovrebbe essersi conclusa con iPhone 16 Plus, come sappiamo la prossima generazione di iPhone vedrà quasi certamente il debutto di una variante "Air", ossia di un iPhone grande tanto quanto gli ultimi Plus ma con uno spessore clamorosamente basso, oltre i livelli dell'iPhone più sottile mai prodotto in 18 anni di storia che è iPhone 6, con i suoi 6,9 mm.
Dunque quest'anno gli iPhone in arrivo saranno ancora una volta quattro - escludendo iPhone SE 4 che potrebbe persino arrivare in settimana - , ma con lo "switch" tra Plus ed Air o comunque Apple deciderà di chiamare il modello super sottile che competerà con Samsung Galaxy S25 Edge:
- iPhone 17
- iPhone 17 Pro
- iPhone 17 Pro Max
- iPhone 17 Air.
A poco più di sei mesi dal lancio, con le decine di indiscrezioni sui nuovi modelli, è il caso di fare un recap delle novità più interessanti degli iPhone 17 che sono arrivate finora.
FINALMENTE I 120 HZ
Con la nuova generazione, non ci saranno più iPhone con il limite dei 60 Hz, verrà meno una delle critiche - sacrosante - fatte finora ad Apple sugli iPhone "base": i display a 60 Hz su smartphone da 1.000 euro sono sempre meno accettabili, specie guardando al versante Android, dove ci sono display a 120 Hz anche su prodotti che costano un quinto o meno.
Quindi iPhone 17 e iPhone 17 Air avranno il display ProMotion, ossia con frequenza di aggiornamento dinamica fino a 120 Hz. Il cliente medio probabilmente non sa nemmeno che esistono display a 60 e a 120 Hz e continuerà a comprare il più economico del più recente dei nuovi iPhone senza porsi molte domande, ma chi ha l'occhio allenato perché ad esempio deve cambiare un vecchio Pro e quindi nota la differenza non potrà che essere felice di non essere "obbligato" a un Pro e di avere quindi un'opzione (valida) in più.
TELEOBIETTIVO
Dopo aver aggiornato la fotocamera ultra wide, che sugli iPhone 16 Pro è da 48 MP dai 12 MP della generazione precedente (e degli iPhone 16 "base"), quest'anno Apple proporrà sugli iPhone 17 Pro un trio di fotocamera posteriori interamente a 48 MP, aggiornando così anche l'ultima fotocamera che era rimasta a 12 MP.
La fotocamera "zoom" degli iPhone 17 Pro passerà dagli attuali 12 MP a 48 MP, il che a parità di zoom ottico (per quanto ne sappiamo, si dovrebbe rimanere sui 5x) consentirà di avere zoom digitali o crop delle immagini di maggiore qualità. Per intenderci: la qualità di un 10x fatto a partire dall'immagine scattata da un teleobiettivo 5x a 12 o a 48 MP non sarà la stessa, sarà migliore se la foto "madre" è a 48 MP.
MODELLO AIR
In realtà di questo abbiamo già detto parecchio. Grande novità del 2025 sarà il debutto della variante Air o Slim che, con l'uscita della Plus, manterrà la gamma iPhone a quattro. Non avremo mai numeri ufficiali, ma secondo gli analisti - quindi sostanzialmente secondo i rumor - iPhone 16 Plus non arriverebbe nemmeno a essere il 10% delle vendite degli iPhone 16, sarebbe intorno all'8%.
Troppo poco, serve una svolta. Svolta che Apple avrebbe individuato in un modello Air o Slim: in un momento storico in cui i SoC, in rapporto alle prestazioni, consumano molto meno che in passato, e dunque l'efficienza dell'hardware ha raggiunto livelli più che soddisfacenti, rinunciare a un po' di capacità della batteria per un dispositivo che può stare molto più comodamente nel taschino della giacca può essere un'opzione che alcune categorie di clienti potrebbero voler percorrere.
Apple si rivolgerà a coloro che vorranno (e potranno) barattare un po' di autonomia per un prodotto che rimarrà comodo da usare grazie al display ampio tanto quanto un Plus ma estremamente più comodo da portare in giro grazie ai - si dice - 5,5 mm di spessore (un 16 Pro, per intenderci, sta a 8,25 mm). La formula avrà successo, o per lo meno più successo dei tentativi fallimentari "mini" e "Plus"?
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO
Con le ultime generazioni di iPhone, Apple sembra aver fatto dei passi in avanti sulla gestione termica. Più di qualcuno con gli iPhone 15 ha lamentato surriscaldamenti, con l'ultima generazione invece le segnalazioni si sono ampiamente ridotte, segno che i progettisti di Cupertino hanno applicato dei correttivi.
Gli iPhone 17 invece secondo i rumor faranno un ulteriore e deciso passo in avanti con l'adozione di un sistema di raffreddamento a camera di vapore. Il sistema, molto diffuso sul versante Android, sfrutta i passaggi di fase di un fluido per estrarre calore dai componenti che ne producono, su tutti il SoC durante le operazioni più impegnative o la batteria in ricarica.
Con un sistema ad hoc, la dissipazione del calore sarà più efficace e ciò avrà dei riflessi positivi su molti ambiti e operazioni. Un dispositivo che rimane mediamente più freddo, specie d'estate, può esprimere prestazioni elevate più a lungo, giochi inclusi, e ricaricarsi più rapidamente con rivolti positivi anche sull'usura della batteria, che soffrono il calore.
SOC E MEMORIE
Anche nel 2025, Apple proporrà dei nuovi SoC per gli iPhone: l'A19 "base" per gli iPhone 17 "base" (tra cui rientrerà il modello Air o Slim), l'A19 Pro per i modelli Pro. Molto improbabile il passaggio a un processo produttivo a 2 nm (ricordiamo che più il "numero" è basso, maggiore è l'efficienza) dal momento che la resa non sarebbe ancora soddisfacente, si rimarrà sui 3 nm con una probabile ulteriore ottimizzazione del processo.
Ci aspettiamo migliorie su ogni componente che equipaggia SoC e base tecnica, a partire dal motore neurale che nell'era dell'intelligenza artificiale dovrà garantire la maggiore reattività possibile ad Apple Intelligence, passando per l'ISP, ossia il chip dedicato a foto e video, che avrà un ruolo cruciale per mantenere il livello di smartphone considerati da sempre i migliori o quasi nella registrazione video.
Su anche le memorie, secondo i rumor: i modelli Pro passeranno dagli attuali 8 a 12 GB, i "base" rimarranno sugli 8 GB. Ricordiamo che l'esigenza nasce quasi esclusivamente dall'AI, che per funzionare al meglio ha bisogno di memorie molto rapide quali sono le RAM. Apple asseconderà l'esigenza. E poi - ma è più un nostro desiderio - ci auguriamo di non vedere più le anacronistiche varianti da 128 GB, almeno su iPhone 17 Pro.
ALWAYS ON DISPLAY
Poco da dire. Il passaggio alla tecnologia ProMotion anche sui modelli "base", porterà con ogni probabilità tutti gli iPhone ad avere l'Always on Display, lo schermo sempre attivo.
Sembra banale ma non lo è. Mantenere l'AoD costa, e costa parecchio: nonostante gli schermi OLED consumino solamente per la porzione accesa, e in modalità AoD la porzione accesa è generalmente piccola, "sfamare" quella zona per diverse ore al giorno rimane comunque dispendioso, se quell'area viene aggiornata 60 volte al secondo (60 Hz) o persino 120 volte al secondo (120 Hz) malgrado l'orario cambi solo una volta al minuto.
Uno spreco di risorse che a fine giornata "pesa" sulla batteria. Di conseguenza, oltre che la frequenza di aggiornamento massima, è altrettanto importante la frequenza di aggiornamento minima. Se il passaggio alla tecnologia ProMotion sugli iPhone 17 "base" implicherà l'adozione di un OLED LTPO, capace di arrivare sì a 120 Hz ma anche a 1 Hz come sui modelli Pro, allora l'Always on Display sarà utile e allo stesso tempo sostenibile per la batteria.
DESIGN
Anche qui c'è poco da dire, perché il restyling che partirà dall'introduzione dell'inedita variante Air e che si rifletterà verosimilmente anche sulle varianti Pro è al centro dei rumor da mesi, per cui si è già detto e scritto parecchio.
Le novità estetiche degli iPhone 17 diremmo che non sono in discussione: si può discutere (e lo si farà probabilmente fino all'ultimo) sull'indirizzo imboccato di Apple, se sarà più sul "fascione" in stile Pixel o una soluzione di altro tipo, non sull'esistenza di un cambiamento che è un fattore confermato da più insider, alcuni dei quali molto autorevoli.
All'orizzonte c'è il primo restyling alla superficie posteriore da 6 anni a questa parte, da quando la serie iPhone 11 nel 2019 introdusse il gruppo fotocamere "a freccia".
FOTOCAMERA SELFIE
E dall'iPhone 11 è inalterata anche la fotocamera frontale, quella per i selfie. Il sensore è rimasto sempre lo stesso, un 12 MP dalla superficie fotosensibile nemmeno troppo ampia. Ecco, con la prossima generazione di iPhone Apple cambierà "musica", passando - si dice - dall'attuale 12 MP a una fotocamera tutta nuova con il doppio della risoluzione, con 24 MP.
Pare che il passaggio alla fotocamera frontale da 24 MP riguarderà tutti gli iPhone 17, anche i modelli "base" e questa sarebbe certamente una gran novità.
'BASE' CON TANTE FUNZIONI 'PRO'
Abbiamo condensato rumor e sensazioni arrivati finora sulla serie iPhone 17, e di novità all'orizzonte ce ne sono tante, molte delle quali (certamente più di quanto avvenuto negli ultimi anni) sono attese sui modelli Pro ma anche sui due "base", su iPhone 17 e iPhone 17 Air.
- Raffreddamento a camera di vapore
- display ProMotion (120 Hz)
- Always on Display
- SoC A19
- fotocamera selfie da 24 MP
sono tutte novità che dovrebbero caratterizzare gli iPhone 17 Pro ma anche gli iPhone 17 "base", e se sarà tutto confermato nei fatti questi saranno tra gli iPhone più interessanti degli ultimi anni. Troppo bello per essere vero?