La crisi dei chip e della logistica non rallenta l'avanzata di Apple nel mercato smartphone. La casa di Cupertino è riuscita ad affrontare in maniera ottimale le difficoltà nel soddisfare la domanda in uno dei periodi dell'anno più propizi per le vendite. Lo sostiene il recente rapporto di TrendForce che sottolinea come Apple abbia ottenuto un nuovo record di iPhone prodotti nel quarto trimestre 2021 con 85,5 milioni di unità (+66% su base trimestrale). Sono dati che si collocano nell'ambito di un settore che, come ricordato di recente da Counter Point Research, continua a reggere, nonostante tutto.
APPLE, TRE MOSSE PER GUIDARE IL SETTORE
La ricetta dell'Azienda guidata da Tim Cook per superare mantenere il primo posto nella classifica dei produttori si snoda in tre punti:
- continuare a portare avanti una campagna di marketing aggressiva e aumentare la produzione ai livelli sopraccitati per soddisfare la domanda dei modelli più recenti (gli iPhone 13 lanciati a settembre scorso)
- attuare una convincente strategia dei prezzi dei suoi smartphone: quelli degli iPhone 13 adeguati alla categoria di prodotto (e percepiti come tali dal pubblico fedele ai prodotti della Mela), quelli dei modelli precedenti rimasti nel catalogo contestualmente ridotti
- capacità di conquistare posizioni di mercato precedentemente occupate da Huawei, impossibilitata a trovare una via d'uscita per superare le restrizioni statunitensi
Risultati altrettanto positivi emergono quando si passa ad esaminare la complessiva produzione 2021 degli iPhone: 233 milioni di unità, contro i 200 milioni dell'anno precedente. Uno dei mercati più rilevanti per la crescita di Apple nel corso del 2021 è stato quello cinese in cui l'Azienda ha aumento le sue quote di mercato passando al 16%. dal 10% del 2020.
SAMSUNG NON CEDE
Apple a parte, è Samsung a svettare sui restanti produttori: nel Q4 2021 ha prodotto 71 milioni di unità e la sua quota di mercato è stata pari a 20%, contro il 24% di Apple. Nel 2021 la casa sudcoreana è stata costretta a rallentare il ritmo a causa della recrudescenza della pandemia che ha condizionato le attività della sua fabbrica in Vietnam. Al netto di questo imprevisto, la prestazione di Samsung è risultato molto solida in tutto il 2021.
Seguono poi Oppo, Xiaomi e Vivo con una produzione nel quarto trimestre 2021 rispettivamente pari a: 48, 45,5 e 30 milioni di unità. Da citare anche Honor che, per quanto non ancora in grado di inserirsi nella classifica dei primi cinque produttori di smartphone a livello mondiale, è tornata a crescere dopo la scissione da Huawei.
LE INCERTEZZE DEL 2022
Le stime di TrendForce sulla complessiva produzione di smartphone per il 2022 puntano a 1,381 miliardi di unità prodotte, valore che si tradurrebbe in un lieve incremento su base annua (+3,6%). Sono però valutazioni molto rischiose da fare in questo momento, perché non è possibile prevedere quale sarà l'evoluzione della guerra della Russia contro l'Ucraina e quali gli effetti delle connesse sanzioni economiche contro il Cremlino - qualcosa è già in atto, si veda la decisione di Apple di interrompere la vendita dei suoi prodotti in Russia. Senza trascurare poi la pandemia che, seppur meno pressante in questo periodo, non è ancora finita.