Keychron Q1 Pro vi permette di assemblare una tastiera meccanica ISO ITA: la recensione e il montaggio

10 months ago 277

Una tastiera meccanica custom con layout italiano? Impossibile? No! Per quanto in circolazione ce ne siano pochissime, un marchio internazionale come Keychron ha pensato bene di rendere disponibili vari kit fai-da-te e relativi tasti ISO ITA per comporre tastiere del genere. In questa recensione ci dedichiamo alla costruzione di una Keychron Q1 Pro Wireless con layout ISO a cui abbiamo abbinato switch meccanici e tasti (ITA!) sempre di casa Keychron. Vediamo cosa ne viene fuori e quanto costa assemblare una tastiera del genere.

INDICE

La confezione del kit "Barebone knob" denominato Keychron Q1 Pro QMK/VIA Wireless Custom Mechanical Keyboard (sul sito ufficiale lo trovate con questa dicitura) vi accoglie con una quick start guide, manualistica, il corpo della tastiera privo di switch e tasti, un cavo USB-C/USB-C (una rarità) in corda con adattatore USB-C a USB-A, una bustina con strumenti per rimuovere tasti e switch e un'altra con viti e piedini di ricambio e gli strumenti per smontare la tastiera. Non manca nulla, se non un copri-tastiera per proteggerla dalla polvere quando non la si usa.

Montaggio

Definirlo montaggio è alquanto esagerato. Il kit della Q1 Pro di Keychron vi arriva a casa già assemblato. Non dovrete fare altro che applicare switch e tasti scelti. Gli stabilizzatori, un modello a PCB utilizzato da Keychron anche su altre tastiere, sono già montati e lubrificati.

Gli strati fonoassorbenti, così come i collegamenti della PCB a porta USB e altri componenti, sono già lì al loro posto. Nulla vieta di utilizzare gli strumenti presenti in confezione per smontare il kit e dare una sbirciata all'interno, soprattutto se si ha una certa confidenza con la materia e si vuole applicare qualche modifica preventiva (come la tape mod).

Se quindi non si hanno grosse pretese, non rimane che scegliere switch e tasti. Partiamo dagli switch. La scelta, sia per questioni economiche che per testare qualcosa legato al solito marchio, è ricaduta sui Keychron K Pro Silver.

Si tratta di switch MX lineari a 3 pin dotati di stelo con paratie anti-polvere in POM+TPE Double Shot, parte superiore della scocca in policarbonato trasparente, parte inferiore in nylon PA66, molla in acciaio, già lubrificati. La forza di attuazione ammonta a 42±8 gf, la distanza di attuazione ad appena 1,3±0,3 mm e la corsa totale a 3,3±0,3 mm.

Il prezzo stracciato non è il loro unico punto di forza. Prima delle considerazioni, ecco una clip audio della tastiera Keychron con switch proprietari in digitazione e link all'acquisto dallo store del marchio.

16$ per 110 switch con queste caratteristiche sono davvero pochi. Certo, se ordinate solo questi incapperete nei costi di spedizione che porteranno il totale a circa 30$, ma anche 30 dollari sono pochi per switch di qualità (e soprattutto così tanti). E all'atto pratico come si comportano? A livello di sonorità si sente che fanno parte di una linea "pro". Il suono è ricercato e contenuto, anche se è più "tic" che "thoc", caratterizzato quindi da toni alti e comunque ben udibili. Come avrete intuito dalle specifiche tecniche, sono velocissimi. No, davvero, sono incredibilmente veloci. Sono decisamente più adatti al gaming che alla digitazione nuda e cruda, visto che basta sfiorarli per attivarli. Di conseguenza ci vuole un po' per farci l'abitudine, e non sono da escludere un bel po' di errori di battitura durante il periodo di rodaggio.

In ogni caso Keychron riporta i dati dei suoi switch nero su bianco, e se si vuole qualcosa di più adatto alla digitazione si può scegliere quelli tattili della linea K Pro (i Banana o i Mint) o andare su qualcosa con distanze di attuazione più classiche, come gli Yellow.

Mancano i tasti. E qui si apre una parentesi molto interessante, che è anche quella che ci ha spinto a parlarvi di questa build su SmartWorld. Keychron è uno dei pochi produttori che a catalogo vanta set di tasti ISO ITA. Sono set pensati per modelli specifici (come questa Q1 Pro) disponibili in un numero limitato di colori e varianti. Sono tutti raccolti nella pagina "ISO, ANSI & JIS Keycaps" e non sono propriamente in bella mostra, anche perché, diciamolo chiaramente, il layout ANSI USA è uno dei diffusi al mondo, ed è utilizzato anche in nazioni che solitamente usano la versione ISO dotata del tasto Invio grande e orientato in verticale.

Durante la stesura di questo articolo, sono questi i set di tasti disponibili nella variante IT-ISO adatta appunto all'Italia:

Anche in questo caso il prezzo è ottimo: tra i 24 e i 30 dollari, a cui aggiungerci le spese di spedizione (che si abbattono nel caso decidiate di acquistare più oggetti).

Sono tutti set molto simili: realizzati in PBT (polibutilentereftalato) Dye-Sub, pensati quindi per resistere nel tempo, non sono shine-through (non fanno passare la retro-illuminazione quindi), e vantano profilo OEM, ovvero una versione rialzata del profilo Cherry classico. A cambiare è il colore, il prezzo e la compatibilità. La prima parte della lista è dedicata a tastiere formato 75%, ovvero come quella protagonista di questa recensione. La seconda parte invece è dedicata a tastiere TKL (prive di tastierino numerico) o tastiere 100%.

Sono tasti di natura estremamente classica, sia nell'aspetto che nel feeling. Avendo profilo OEM è difficile non abituarsi velocemente alla loro struttura. D'altronde il profilo Cherry, su cui l'OEM si basa, è uno dei più diffusi. Le stampe sono ben leggibili, anche se il set Retro utilizzato per questa build ha uno stile italic (corsivo) particolare e molto sottile meno netto di altri set non necessariamente Keychron. I tasti non sono lucidi al tocco, e sono piacevoli e dotati di un buon grip.

Acquistando i set per le 75% avrete solo i tasti per assemblare tastiere con numero di tasti limitati dal formato di riferimento. C'è qualche tasto alternativo in confezione, come l'esc in formato Hello alla Apple, ma non vi aspettate chissà quale scelta. Poco importa: è uno dei pochi ISO ITA in circolazione, ed essendo di buona qualità si soprassiede volentieri anche a eventuali piccoli difetti.

Messi switch e tasti siamo pronti a cominciare! Vediamo quindi le caratteristiche salienti, la qualità costruttiva, ergonomia, funzionalità software e tutte le altre caratteristiche della Keychron!

Keychron Q1 Pro in questa configurazione è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 75% composta da 82 tasti. È priva di tastierino numerico; ci sono però la fila di tasti funzione (F1-F12), tasti aggiuntivi Del, PgUp, PgDn e Home e un potenziometro premibile posto in alto a destra.

Il layout, per la gioia di chi non sopporta le tastiere ANSI, è ISO ITA puro.

Abbiamo quindi il tasto invio classico, gli accenti al posto giusto, i simboli corretti nella fila dei numeri, maggiore e minore a destra dello Shift di sinistra. Lo Shift di destra è più corto del solito, ma quello è dovuto al formato 75% che sposta le frecce direzionali verso sinistra in modo da risparmiare millimetri preziosi in lunghezza.

A riguardo di tasti e switch abbiamo parlato nella sezione precedente. I componenti sono tutti a marchio Keychron, ma nulla vieta di rivolgersi ad altri marchi o a forniture già a vostra disposizione. Sempre nel precedente paragrafo abbiamo fatto cenno alle sonorità. Tanto fa la qualità costruttiva del kit di partenza, ma anche switch e tasti fanno la loro. Di conseguenza le considerazioni riportate in questa recensione fanno testo solo fino a un certo punto.

Gli stabilizzatori a PCB già montati sulla tastiera non sono affatto male, anche se, come dico nel video, non sono pienamente soddisfatto di quello della barra spaziatrice.

In passato ho avuto una Q1 V2 che, ammetto, ho smesso di usare proprio per via dello stabilizzatore della barra. Dopo averlo lubrificato, sostituito, modificato (tape mod e non solo), non riuscivo proprio a farmi andare giù il rumore in digitazione. Con questa Q1 Pro decisamente meglio, anche per via delle accortezze costruttive di cui vi parlo nel prossimo paragrafo. In ogni caso nel test audio che vi ho proposto prima (lo trovate qui) proprio all'inizio potete sentire le sonorità degli stabilizzatori.

La PCB è dotata di socket hot-swappable compatibili con switch a 3 o 5 pin. Ogni slot vanta LED RGB dedicato orientato verso sud, direzione migliore per la diffusione della luce. Sempre sulla PCB trova spazio anche un chip ARM Cortex-M4 32-bit STM32L432. Il polling rate ammonta a 1.000 Hz in modalità cablata, più che sufficienti per il gaming (soprattutto con gli switch Silver di cui vi ho parlato prima), anche se cala a soli 90 Hz in modalità senza fili.

Ma veniamo alla modalità di costruzione di questa tastiera. Vediamo intanto lo schema esploso della Q1 Pro Wireless:

Keychron la definisce una tastiera double-gasket design. Le tastiere gasket mount (montaggio a guarnizione) sono sempre più diffuse sul mercato. Quella di Keychron sfrutta lo stesso concetto, con guarnizioni di silicone all'altezza della piastra che rimangono chiuse a sandwich tra le due sezioni della scocca, espandendolo con ulteriori guarnizioni sempre in silicone, poste stavolta sul fondo della scocca. C'è anche una GIF che mostra come la struttura interna sia più molleggiata proprio grazie a queste guarnizioni.

Oltre alle apprezzatissime doppie guarnizioni in silicone, all'interno troviamo: piastra in policarbonato, flessibilissima e perfetta per il tipo di montaggio Gasket; strato in schiuma PORON chiuso a sandwich tra piastra e PCB; la PCB; un altro strato di schiuma; batteria e parte inferiore della scocca. Oltre alla struttura double gasket ci sono insomma altre soluzioni fonoassorbenti standard, e infatti le sonorità della tastiera, anche con switch molto "tic" come i Silver usati per questa build, sono molto ricercate.

La scocca è realizzata in alluminio. Ci troviamo insomma di fronte a una tastiera fatta per resistere nel tempo. Come già accennato, il tutto è anche piuttosto facile da smontare. Ci sono 8 viti a brugola sul retro, e in confezione trovate la chiave apposita per svitare il tutto. Altre caratteristiche di natura fisica? Le dimensioni ammontano a 327,5 x 145 x 35,8 mm, misure in linea con quelle di altre tastiere 75%. Keychron non ha sprecato spazio prezioso, e se cercate qualcosa di compatto ma solido siete nel posto giusto. Il peso ammonta a 1,7 kg. Pesante sì, ma ce ne sono anche di più pesanti.

Lato connettività, la Q1 Pro Wireless di Keychron può essere usata in modalità cablata, con il cavo in dotazione o con altri cavi, o via Bluetooth 5.1. Manca quindi connettività Wi-Fi 2.4 GHz, ma se avete necessità di usarla senza fili, magari per collegarla a qualche dispositivo in più (come banalmente uno smartphone), potete appunto appoggiarvi al Bluetooth.

Potete collegare 3 dispositivi via Bluetooth e 1 via cavo. Si passa fra le due modalità di connessione con uno switch fisico posto a fianco della porta USB, e tra i dispositivi collegati in Bluetooth con FN+1,2 e 3. Accanto a questo switch ce n'è un altro per passare fra le modalità Windows/Android a quella macOS/iOS/iPadOS. La modalità d'uso senza fili è alimentata da una batteria da 4.000 mAh con supporto a ricarica 5V 1A. Nella stessa nicchia che ospita porta USB e switch c'è anche un piccolo LED di stato che indica l'autonomia residua con i classici colori.

Estetica, costruzione ed ergonomia

I kit barebone della Q1 Pro di Keychron sono disponibili in altri due colori oltre al nero protagonista di questa recensione: Shell White (bianco) e Silver Grey (grigio). Colori classici e tutt'altro che sgargianti, perfettamente in linea con la filosofia di Keychron.

Acquistando i set di tasti ITA prodotti dalla stessa Keychron otterrete in ogni caso un risultato finale elegante, pensato anche per ambienti professionali.

Le linee sono squadrate, i materiali pregiati e i tasti, anche scegliendo quelli più colorati (blu e bianchi), sono altrettanto eleganti. Insomma, un prodotto rifinito, bello da esporre e da usare. E il potenziometro in alto a destra contribuisce in qualche modo a impreziosire ulteriormente il tutto.

Da un punto di vista costruttivo, Keychron Q1 Pro è virtualmente indistruttibile. La scocca in alluminio è tenuta insieme da 8 viti a brugola, e non ci sono segni apparenti di debolezze. A riconferma della sua indistruttibilità, Keychron l'ha testata per resistere da -10°C a +50°C. L'unico punto più delicato potrebbe essere rappresentato dalla piastra in policarbonato ammortizzata dalle guarnizioni in silicone, ma per romperla dovreste prendere a pugni la tastiera (rischiando tra l'altro di colpire l'alluminio). Come già detto, è un modello fatto per durare, ed essendo una tastiera meccanica custom può virtualmente durare all'infinito sostituendo periodicamente switch e tasti.

E la retro-illuminazione? Scegliendo i tasti di Keychron non shine-through risulta utile solo fino a un certo punto. I colori chiari e i LED orientati verso sud contribuiscono alla diffusione della luce, ma al buio non vi aspettate di vederci chissà che. I colori comunque sono brillanti e la luminosità massima sufficientemente alta.

Sul retro ci sono 4 piedini gommati rotondi alti 2,4 mm che, insieme al peso di quasi 2 chili, contribuiscono a rendere praticamente inamovibile questa Keychron. Non ci sono sostegni per rialzare la struttura, che di suo risulta essere inclinata di 5,2°C rispetto al piano su cui la si poggia. Vediamo una foto del retro.

Ho usato Keychron Q1 Pro Wireless per diversi giorni a questo punto. Avendo avuto una Q1 in passato, sapevo già a cosa andavo incontro. Se non altro, come accennato, soluzioni fonoassorbenti e sonorità sono decisamente migliorate. Come ci si scrive? Benissimo.

Nonostante l'assenza di sostegni per inclinare in modi diversi la tastiera, non si sente l'esigenza di modificarne l'inclinazione o il posizionamento. A dirla tutta non ho usato nemmeno poggiapolsi, scrivendoci per diverse ore filate senza avere problemi. Ho palesemente sbagliato a chiedere a Keychron questi switch, visto che sono più adatti al gaming che alla scrittura, ma se non altro mi sono serviti a dimostrare che Q1 Pro, almeno in modalità cablata (con 1.000 Hz di polling rate), con gli switch giusti, sa il fatto suo anche in ambito gaming. Certo, si parla di sessioni di gioco casual, o magari competitivo senza grosse ambizioni, ma è già qualcosa. E qui non avete nemmeno il problema di layout strani: l'ISO ITA permette a tutti di abituarsi sin da subito alla tastiera Keychron, convincendo potenzialmente anche chi per una vita ha usato tastiere a membrana. Promossa a pieni voti quindi anche a livello ergonomico!

Keychron Q1 Pro Wireless, come praticamente tutte le tastiere del marchio, vanta il supporto a VIA, il software open source che permette di riprogrammare la tastiera, gestire i layer e relative mappature, creare macro e tanto altro. Come tante altre tastiere meccaniche comunque, anche Q1 Pro presenta varie funzionalità già abbinate a specifiche scorciatoie da tastiera. Vediamo prima queste. Per prima cosa, i set di tasti di Keychron sono pensati per evidenziare le funzioni secondarie abbinate ai tasti da F1 a F12, attivabili con la pressione di FN + il relativo tasto. Nel caso voleste far sì che la pressione del tasto implichi l'esecuzione diretta della funzione, nulla vieta di riprogrammare la fila dei tasti abbinandoci direttamente le funzioni in questione. Questo se usate Windows. Se usate macOS invece la tastiera esegue direttamente i comandi normalmente abbinati ai tasti F1-F12.

Il resto delle scorciatoie pre-impostate permettono di gestire i parametri di retro-illuminazione della tastiera, come luminosità, saturazione dei colori, velocità delle animazioni e simili, e il passaggio fra i dispositivi Bluetooth collegati alla Keychron.

Ma questo è solo l'inizio. Con VIA si può personalizzare il tutto, mettendo mano anche ai vari layer che costituiscono la tastiera. Piccola parenti sui layer: di base si usa il layer 0, quello programmato con i tasti convenzionali di cui sono dotate le tastiere. Con la pressione del tasto FN si accede al layer 1, quello che in sostanza attiva le funzioni secondarie già programmate o programmate dallo stesso utente. Nel caso della Q1 Pro, i layer 0 e 1 sono abbinati alla modalità d'uso macOS, mentre i layer 2 e 3 sono abbinati a Windows.

Dalla schermata principale, oltre a poter selezionare i layer, si possono associare ai tasti un bel po' di funzioni, scorciatoie, tasti speciali e simili. Si può modificare anche il comportamento del potenziometro, cosa affatto scontata, anche se c'è bisogno di una tabella dei QMK keycode per potergli assegnare nuove funzioni, ma basta premere sul campo di testo per far apparire l'elenco di comandi abbinabili.

E sì, si possono abbinare anche macro. Con un po' di fantasia il potenziometro può diventare un accessorio incredibile!

C'è ovviamente l'editor di macro, che però ha un piccolo problemino: in digitazione prende il layout ANSI USA anche se la tastiera è una ISO. Se non altro aprendo la visualizzazione "codice" si può mettere mano a quanto digitato, e si possono aggiungere anche i QMK keycode per concatenare più operazioni. Uno strumento alquanto potente insomma.

Infine si può aprire il key tester per testare il corretto funzionamento di tutti i tasti, utile dopo che si è sostituito gli switch, e mettere mano ai parametri di retro-illuminazione senza usare le scorciatoie da tastiera.

Tante funzioni, tante possibilità di personalizzazione: VIA non è il più intuitivo dei software (ed è solo in inglese) ma è leggero, open source e fa il suo dovere senza troppi arzigogoli.

Tra scorciatoie già impostate e possibilità offerte da VIA, Q1 Pro è promossa anche lato funzionalità.

Per quanto la batteria da 4.000 mAh debba alimentare anche 80 LED RGB, il Bluetooth 5.1 LE a 90 Hz di polling rate consuma davvero poco, tant'è che si arriva a 300 ore di utilizzo con i LED spenti o un centinaio di ore con i LED accesi alla minima luminosità. Se li tenete al massimo riuscite a portare a termine una settimana lavorativa classica, non di più. Si tratta insomma di valori nella media. La verità è che una tastiera del genere non la si porta in giro facilmente, e il Bluetooth è più facile che lo si usi in casa per scrivere agilmente su smartphone o altri dispositivi magari mentre la tastiera è collegata via cavo al PC.

Per quanto qualcosa di Keychron si riesca a trovare anche su Amazon, la Q1 Pro Wireless protagonista di questa recensione va presa direttamente sul sito ufficiale.

Il kit ISO base privo di switch e tasti costa 179$. Per risparmiare si può optare per il modello solo cablato (159$) e se invece si vuole il modello dotato di connettività Wi-Fi c'è la variante Max a 189$.

A questi 179$ dovete obbligatoriamente aggiungerci almeno i tasti ISO ITA di Keychron, che vengono a costarvi 30$. Se ci mettete anche gli switch della linea K Pro del marchio aggiungeteci altri 16 dollari. Mancano le spese di spedizione, che ammontano a circa 24$. Il totale ammonta a 249$, circa 230€ al cambio attuale. Il prezzo è in linea con quello richiesto da questo genere di prodotti, con l'enorme differenza che questo modello è ISO ITA.

E se il modello 75% non fa per voi, potete puntare ai kit Keychron Q6 Pro che aggiungono il tastierino numerico, frecce direzionali separate e isola sopra le frecce con tutti i tasti di una tastiera completa. In quel caso i tasti ISO ITA costano anche meno!

Al momento della stesura di questa recensione per qualche motivo tutti i kit Q1 ISO (anche Max o standard) sembrano essere esauriti, ma dovrebbe essere solo questione di tempo prima che tornino disponibili.

In caso comunque ci sono diversi altri modelli da assemblare che possono essere resi ISO ITA con i tasti di Keychron.

Recensione Keychron Q1 Pro Wireless ISO ITA - Altre foto dal vivo

Giudizio Finale

Keychron Q1 Pro ISO ITA kit fai-da-te

Anche solo per il fatto che è tra le poche tastiere meccaniche custom a poter essere resa ISO ITA facilmente meriterebbe una menzione d'onore. A dirla tutta basterebbe anche solo comprare i tasti ITA prodotti da Keychron e metterli su modelli ISO di altri marchi, ma la Q1 Pro Wireless merita comunque la vostra attenzione. Il prezzo è in linea con quello di altri kit in alluminio, e in più questa vi arriva già montata e con pieno supporto a VIA. Un prodotto per intenditori insomma, che però, vista la sua adattabilità al mercato italiano, potrebbe fare gola anche a chi è sempre rimasto a debita distanza dalle tastiere meccaniche per via della diffusione del layout ANSI USA.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 10

Voto finale

Keychron Q1 Pro ISO ITA kit fai-da-te

Pro

  • Finalmente una custom ISO ITA
  • Hot-swappable e facile da smontare
  • Anche senza fili via Bluetooth
  • Scocca in alluminio super resistente
  • Programmabile tramite VIA

Contro

  • Prezzo non per tutti
  • Stabilizzatori solo "ok"
  • Senza fili cala il polling rate a 90 Hz
  • Retro-illuminazione utile fino a un certo punto

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.

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